18. Uno scoop incredibile

3.4K 158 76
                                    

Quando tutti i giocatori di Serpeverde furono con i piedi ben saldi a terra, il capitano diede gli ultimi consigli e decise concluso l'allenamento. Fortunatamente, nonostante lo scompiglio, nessuno si era fatto male.

Draco raggiunse Harry sugli spalti, incrociando Ron che stava tornando al castello.
"Allora Potter, qual buon vento ti porta qui?"
Harry si girò verso il suo interlocutore e restò imbambolato a guardare i suoi occhi.
"Casualità"
"E perché sei rimasto a guardare il nostro allenamento?"
Il moro distolse con difficoltà lo sguardo da quelle iridi in cui si sentiva al sicuro.
"Curiosità"
"Continuerai a rispondere così per molto?" sospirò il biondo.
Harry continuò a guardare fisso in campo, ma fece un ghigno degno di quelli del Malfoy al suo fianco.
"Probabile"
Draco lo guardò storto per un attimo, poi si girò e disse
"D'accordo, io vado"
Il corvino si mosse ad una velocità sovrannaturale e prese il braccio del biondo.
"No aspetta. Resta"
Draco si girò con un ghigno.
"Hai ritrovato le parole, a quanto pare"
"Possibile" rispose l'altro divertito all'evidente esasperazione sul volto del biondo.

Si sedettero uno di fianco all'altro, a osservare l'azzurro del cielo lasciare spazio ai colori tenui della sera.
"Perché vuoi che io resti?"
"Tu perché vuoi andare via?"
"Ti hanno mai detto con non si risponde a una domanda con un'altra domanda?"
"L'hai appena fatto anche tu"
Draco aprì la bocca come per dire qualcosa, ma poi ci ripensò.
"Ho una strana sensazione..." disse il biondo dopo qualche minuto.
"Tipo di essere osservati? Anche io" rispose Harry, guardandosi un po' attorno.
"Tipo di essere osservati e ascoltati" specificò l'altro iniziando a guardare in giro anche lui.
"Credo sia meglio rientrare"
"Hai ragione, andiamo"

Arrivò il weekend precedente a quello di Hogsmeade, e una Grifondoro riccioluta insieme a una Serpeverde con il caschetto, si stavano dirigendo verso l'ufficio della preside. Bussarono.
"Avanti"
Hermione e Pansy entrarono salutando educatamente e fecero per sedersi sulle sedie davanti alla scrivania della preside, ma lei le bloccò subito.
"No no, non qui, ci sono troppe orecchie" disse lei, accennando a tutti i quadri presenti nella stanza.
Erano indecise su dove andare... In che posto si può parlare senza essere spiati?
Hermione si illuminò.
"Ho un'idea, seguitemi"
Le portò al settimo piano e passò davanti al muro tre volte, pensando a un posto dove poter parlare in pace.
La Stanza delle Necessità apparve e loro si andarono a sedere comodamente sulle tre poltrone che c'erano davanti al camino.
"Allora,- cominciò la McGranitt -fatemi vedere queste lettere."
Pansy le porse una piccola pergamena arrotolata, spiegando come l'aveva avuta.
"Me l'ha portata Blaise appena l'ha letta. Era indirizzata a Draco, ma lui non era in stanza quando Blaise l'ha trovata. Ha detto che era per terra e non c'era un destinatario all'esterno, quindi l'ha aperta e letta, per vedere a chi fosse indirizzata. Draco non sa di aver ricevuto una lettera di minaccia."
La McGranitt annuì pensierosa, dopo aver letto la lettera e aver ascoltato Pansy.
"Invece per Potter? Lui sa della lettera?"
Questa volta fu il turno di Hermione.
"No, Ron l'ha trovata per terra e poi l'ha portata a me, proprio come ha fatto Blaise. Ci sono scritte pressapoco le stesse cose della lettera per Draco." disse, passando a sua volta una piccola pergamena arrotolata alla preside.
"Professoressa, noi dobbiamo fare qualcosa! Harry è molto fragile, anche se sta pian piano meglio, da dopo la guerra. Ma è ancora una situazione traballante, con Draco è felice, non so se riuscirebbe a sopportare un suo allontanamento improvviso"
Pansy sembrò leggermente offesa.
"Beh, di certo non sarà Draco ad allontanarsi da Potter: ogni volta che ne parla, cioè quasi due ore ogni sera, è così spensierato. È completamente cotto, non si sognerebbe mai di far stare male Harry."
Hermione stava per rispondere, ma la McGranitt intervenì, per evitare che le due ragazze cominciassero a litigare.
"Nessuno dei due ragazzi si sognerebbe mai di fare del male all'altro, ma questo loro non lo sanno. Potter potrebbe pensare che fosse stata tutta una messa in scena di Malfoy, e che magari era anche d'accordo con dei Serpeverde che ancora non hanno lasciato il ruolo di Mangiamorte. Mentre Malfoy potrebbe pensare che Potter non si sia mai veramente lasciato alle spalle la storia di Voldemort, dei Mangiamorte e anche il fatto che suo padre aveva tentato di ucciderlo. Più di una volta."
Hermione e Pansy si guardarono nervose. Fu la riccia a prendere la parola.
"Allora, cosa facciamo?"
"Dobbiamo scoprire chi è che li ha minacciati e impedirgli di riprovarci. E soprattutto, dobbiamo fare in modo che i due non si facciano vedere troppo in giro insieme."
La Serpeverde si fece pensierosa.
"Non penso che i genitori di Draco centrino qualcosa: loro non sono contrari all'omosessualità. E per il fatto di avere un erede, si possono sempre adottare i bambini o avere una madre surrogata."
"Beh, questa è una buona notizia: avremo l'appoggio dei signori Malfoy, potremmo parlargli e magari sapranno darci una mano." constatò la preside.
Hermione assunse un'espressione preoccupata.
"Questa è una buona notizia, è vero. Ma abbiamo un problema: questo weekend Harry e Malfoy hanno un appuntamento ad Hogsmeade. E non penso che gli interessi poi tanto nascondersi agli altri, visto che c'è anche già stato un bacio tra di loro."
"A proposito del bacio!- cominciò la professoressa, elettrizzata, tirando fuori dalla tasca due pezzi di carta -Ecco una foto per entrambe, mi trovavo lì per caso quando sono arrivati loro due. Ho pensato che vi avrebbe fatto piacere averne una copia. Ma state bene attente a non falda vedere in giro, non sappiamo ancora di chi fidarci"
Le due allieve presero una foto a testa, osservando compiaciute quello che mostrava: Harry e Draco che si tenevano la mano, seduti davanti al grande quadro con i genitori del Grifondoro, che si univano in dolce bacio.
"Ora è meglio andare, devo parlare con alcuni professori a proposito del rendimento di alcuni alunni, e voi dovete tornare dai vostri amici, se qualcuno capisse che state cercando di risolvere la situazione, potrebbe decidere di agire subito e noi non saremmo pronti."
Tornarono tutte e tre ai loro impieghi, facendo finta di niente.

Da duello a durello  || DRARRY ||     [aggiornamenti lenti]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora