25. Secret Santa

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"Harry! Ron! Svegliatevi! Non farete in tempo a fare colazione, fra un'ora parte il treno!" Seamus e Neville li buttarono giù dal letto (letteralmente).
"Ahia! Sono sveglio! Che bisogno c'era di ribaltare il materasso?!" disse Ron sbiascicando per il sonno restando sdraiato a terra.
"Fate presto, Hermione vi sta aspettando di sotto." continuò Neville ignorandolo, prendendo le ultime cose e uscendo dal dormitorio.
A quelle parole i due ragazzi si svegliarono di botto e, non volendo far arrabbiare Hermione, in cinque minuti si prepararono, infilando malamente il pigiama nel baule prima di uscire dalla stanza.
"Dai sbrighiamoci! Io ho fame, andiamo a fare colazione." disse la ragazza non appena li vide correre giù per le scale quasi cadendo, mentre andava verso il ritratto della Signora Grassa.
"Non hai ancora fatto colazione?" le chiese Harry mentre percorrevano il corridoio che portava alla Sala Grande.
"No, vi ho aspettato. Nel frattempo ho fatto altro."
"Scusa se ti abbiamo fatto aspettare tanto." fece Ron con aria mortificata.
"Non fa niente. Basta che riusciremo a prendere il treno. Vedete che ho fatto bene ieri a insistere affinché voi finiste di fare i bagagli prima della festa?"
I due non le risposero neanche, sapevano tutti che aveva ragione.
"In ogni caso, non c'è tempo per il Secret Santa adesso, perciò lo faremo in treno durante il viaggio."

"Ma dove sono?!" sbuffò Malfoy incrociando le braccia al petto mentre batteva freneticamente un piede per terra. Pansy glielo pestò per fermarlo.
"Hey! Le mie scarpe!"
"Vedrai che arriveranno, hanno ancora dieci minuti prima che il treno parta." gli disse Blaise con tono indifferente, per poi salire sulla carrozza e sedersi in uno scompartimento vuoto.
Un minuto dopo Hermione era davanti a loro, pronta per partire.
"E Chip e Chop dove li hai lasciati?" domandò Pansy a metà tra divertita e stufa di aspettare.
"Li ho sgridati a colazione, arriveranno in tempo. Conosci Chip e Chop?" si meravigliò la Grifondoro.
"Chi sono Chip e Chop?" domandò confuso il biondo.
"Sono due scoiattolini fratelli protagonisti di varie storie per bambini babbani. Mia madre mi leggeva i libri quando ero piccola. Diceva sempre che tra tutte le cose che i babbani abbiano mai fatto, i libri per bambini sono quella migliore." alzò le spalle per dare poca importanza alla cosa, salendo sul treno seguita dagli altri due.
Ad un minuto esatto dalla partenza del treno, Harry e Ron entrarono nella carrozza che avevano occupato i tre Serpeverde ed Hermione, con il fiatone per la corsa.
"Alla buon ora" Malfoy alzò gli occhi al cielo, ignorando l'occhiata divertita di Pansy.
Harry gli spostò la gamba che aveva piegato sui sedili occupando due posti, e si sedette a riprendere fiato.
"Perché quella faccia, Parkinson?" domandò dopo aver ripreso a respirare normalmente.
"Oh, devi sapere che il caro Draco era così preoccupato che tu- ehm, che voi poteste perdere il treno, Potter." disse teatralmente, ricevendo un calcio da parte del biondo.
"Molto semplicemente, non mi piacciono i ritardatari." si difese lui. Da una parte era vero. Dall'altra sperava che Harry arrivasse in tempo perché aveva proprio voglia di vederlo. Ma questo non lo disse.

La prima mezz'ora la passarono parlando del più e del meno. Tra una chiacchiera e l'altra, Harry portò inconsciamente una mano sul ginocchio di Draco e aveva cominciato a fare piccoli ghirigori con le dita. Il biondo aveva fissato la mano del Grifondoro per cinque minuti, prima di risvegliarsi dalla specie di trance in cui era caduto e bearsi di quel piccolo gesto.
Tutto ciò, naturalmente, era stato notato dalle due ragazze, che si erano scambiate uno sguardo d'intesa.

"Bene! Direi anche che possiamo passare al Secret Santa!" esclamò felice Hermione, mentre Pansy prendeva la borsa con i regali (*).
Con sommo dispiacere di Malfoy, Harry tolse la mano dal suo ginocchio e prestò attenzione alle ragazze.
"Va bene, Weasley, pesca un regalo e vediamo per chi è. " disse la Parkinson allungando la borsa verso il rosso.
Ron infilò dentro una mano, ma non trovò niente.
"Non trovo nulla" fece confuso, mentre continuava a tastare l'interno della borsa con le dita.
"Forse sono caduti in fondo, prova a cercare più in basso." consigliò Hermione, allungando il collo per vedere meglio. Ron infilò il braccio fino al gomito e poi fino all'ascella.
"Trovato!" esclamò allegro, ritirando indietro il braccio tenendo in mano un pacchettino con un nastro verde. Hermione lo riconobbe, era il dono che aveva scelto per Zabini. Non sapeva cosa gli piacesse, quali fossero le sue passioni, così aveva optato per qualcosa di utile.
"Zabini, è per te" gli allungò il regalo e il ragazzo lo ringraziò sorridendo. Tolse il nastro e la carta regalo, aprì la scatola e tirò fuori una tazza. Ma non era una tazza qualsiasi: era in ceramica con lo stemma dei Serpeverde e aveva annesso un cucchiaino color argento a forma di serpente.
"Bella! Questa la userò sicuramente!" sorrise maggiormente, ammirando il suo regalo, per poi rimetterlo nella scatola e passare a pescare lui un regalo. Intanto Hermione sorrideva felice di non aver fatto un buco nell'acqua con quel regalo.
Blaise tirò fuori dalla borsa un pacchetto rettangolare con una carta regalo rossa e un fiocco d'orato. Lesse il nome che c'era scritto sopra e lo porse alla Grifondoro.
"È per te Granger."
Hermione lo prese e cercò di non sembrare troppo eccitata nello scartare il regalo.
"L'invenzione dei desideri" lesse il titolo ad alta voce e poi girò il libro appena ricevuto per leggerne la trama. Il biondo, che aveva girato varie librerie prima di trovare un libro che lo soddisfasse, sperò con tutto il cuore che non lo avesse già.
"Sembra molto interessante, lo leggerò appena arrivo a casa. La trama ha stuzzicato molto la mia curiosità." concluse allegra, rialzando lo sguardo. Mise da parte il suo regalo e infilò il braccio nella borsa alla ricerca di un altro pacchetto. Tirò fuori un parallelepipedo dorato con un fiocco rosso.
"È per te Harry" gli diede il pacchetto e lui lo aprì curioso: era un libro di ricette dei maghi.
Ad Harry si illuminarono gli occhi: lui amava cucinare e ringraziò mentalmente chiunque glielo avesse regalato.
"Fantastico. Ron, ruberò il posto in cucina a tua madre." disse scherzando.
"Mia madre sarebbe capace di proporti una sfida di cucina e se ci tieni a passare il Natale con noi dovrai farla vincere." rispose lui, facendo ridere tutti.
Fu il turno di Harry di prendere un pacchetto dalla borsa, ne tirò fuori un scatola allungata e la riconobbe come il regalo che aveva trovato per la Serpeverde.
"Parkinson, questo è tuo"
La ragazza lo aprì felice e ne tirò fuori una specie di vestito.
"Ma questo è...- guardò meglio e capì cosa fosse -un portagioie! È bellissimo!" esclamò con gli occhi quasi a cuoricino.
Dopo aver rimesso nella scatola il suo regalo, Pansy tirò fuori dalla borsa un pacchetto morbido, che era ciò che lei aveva preso per Ron.
"Weasley" chiamò per fargli capire che era il suo turno di spacchettare.
Il rosso strappò la carta e tirò fuori una maglietta grigia con una scritta ocra.
"Che c'è scritto?" domandò curioso Harry, che non riusciva a leggere dall'angolazione in cui era.
"I'm a vergin [sono vergine]..." stava per prenderla male, pensando che fosse uno dei soliti modi per punzecchiarlo, ma poi si accorse di una scritta più piccola e lesse anche quella ad alta voce.
"Very old shirt [maglia molto vecchia]" l'istante dopo scoppiarono tutti a ridere. Ron sparì qualche minuto nel bagno del treno e quando tornò non indossava più la divisa ma portava la sua nuova maglia con il petto gonfio e le mani poggiate a pugno sui fianchi.
Weasley prese la borsa dei regali sapendo che c'era solo il regalo che aveva fatto al biondo e gli si avvicinò.
"Manchi solo tu" gli disse sorridente, allungando la borsa verso di lui.
Malfoy infilò dentro il braccio e ne tirò fuori l'ultimo dono. Snodò il fiocco verde e tolse la carta regalo argentea, rivelando un arnese che non aveva mai visto prima.
"Ma che cos'è?" chiese, continuando a non capire cosa fosse.
"È un aggeggio babbano che serve a fare i cocktail. Ho notato che sembri abbastanza esperto di alcolici e cocktail." rispose pronto il rosso.
Hermione fece un sonoro face-palm.
"Ronald, in un Secret Santa non si deve sapere chi ha fatto il regalo." gli disse con tono arreso.
Weasley corrugò la fronte non capendo cosa la ragazza intendesse.
"Cosa? Non lo sa che gliel'ho fatto io il regalo." si lasciò sfuggire. Il secondo dopo si rese conto di ciò che aveva detto e si schiaffò violentemente una mano sulla bocca.
"Questo non dovevo dirlo." bofonchiò da sotto la mano, facendo ridere tutti gli altri.
"Beh, ti ringrazio Weasley. Alla prossima festa farò da barman"
A quel punto decisero di rivelare chi aveva fatto il regalo a chi e, nel chiacchierare, la mano del moro tornò a posarsi leggera sul ginocchio di Draco, riprendendo a disegnare forme indistinte.

Da duello a durello  || DRARRY ||     [aggiornamenti lenti]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora