28. Lascia che ogni cosa faccia il suo corso

1.6K 94 27
                                    

Arrivato in cima alla collina, Harry guidò Draco oltre i primi alberi di un boschetto e si fermò in un piccolo spiazzo. Con un incantesimo fece sciogliere la neve lì intorno, mostrando l'erba soffice e curata. Appoggiò il vaso e si sdraiò per terra, invitando il biondo a fare lo stesso.
Restarono a guardare le stelle in silenzio, poi Draco parlò.
"Vieni spesso qui?" chiese girando la testa verso il moro.
"Ogni tanto, quando voglio stare un po' per conto mio." rispose senza distogliere lo sguardo dal cielo.
"Come ti sei trovato in questi giorni? È stato uno sbaglio così grande accettare l'invito dei Weasley?" domandò Harry dopo qualche momento di silenzio, girandosi sul fianco sinistro a guardare il biondo. Draco abbassò lo sguardo mentre di mordicchiava il labbro inferiore, nel tentativo di trattenere un sorriso che però gli scappò ugualmente. Ogni volta che li guardava, si perdeva in quegli occhi verdi che erano quasi una droga per lui.
"È bello qui, mi sono divertito. La loro è una bella famiglia." sospirò tornando a guardare il cielo.
Passò qualche altro minuto di silenzio, poi Draco sentì il moro muoversi vicino a lui e un attimo dopo se lo ritrovò a cavalcioni sul bacino.  Sgranò gli occhi per i pensieri poco casti che quella mossa gli aveva portato alla mente dopo averli ripescati dai sogni dell'ultimo mese. Con un lampo di imbarazzo che gli attraversò lo sguardo si rese conto che era stata una pesca molto proficua.
"C-cosa fai?" chiese il biondo con il respiro spezzato, sperando che Draco Junior non si presentasse in quel momento.
Harry abbassò il viso verso quello del Serpeverde, le mani piantate a terra per tenersi su.
"Nulla, se tu non vuoi" sospirò il moro in risposta ad un centimetro dalle labbra dell'altro, muovendo appena il bacino.
La natura attorno a loro restava in silenzio, come se non volesse disturbarli, per non privarli dell'intimità di cui avevano bisogno. Ma la mente del biondo era un completo caos: la voce del moro gli rimbombava nella testa, insieme al rumore ovattato e al tempo stesso assordante del battito del suo cuore.
Con un movimento frettoloso prese Harry per il colletto e annullò la distanza tra le loro labbra, mentre con l'altro braccio si aggrappava alla sua vita e se lo tirava contro, facendo risvegliare qualcosa la sotto.

L'atmosfera si fece bollente nonostante fosse dicembre. Il bacio si fece umido di saliva e desiderio. Harry teneva i polsi del biondo bloccati per terra sopra la sua testa ed era sceso a baciargli la mascella pronunciata, arrivando al collo pallido. Cominciò a leccare, baciare e mordere mentre strusciava il proprio membro eretto contro quello di Draco. Il Serpeverde si lasciò sfuggire un gemito, seguito subito dopo da altri versi di piacere. Si morse il labbro per trattenersi. Harry lasciò andare una mano del biondo, che finì subito tra i suoi capelli corvini, tirandoli leggermente. Il moro scese con la mano sotto la camicia del ragazzo sotto di lui e cominciò a giocare con i bottoncini di carne rosea, rendendo difficile al biondo trattenere i gemiti.
Harry smise ti lavorare sul collo e si spostò a mordicchiare gentilmente il lobo di un orecchio.
"Lasciati andare, fatti sentire." la sua voce roca di desiderio provocò al biondo una scossa alla colonna vertebrale e smise immediatamente di mordersi il labbro, lasciando che i suoi gemiti si disperdessero nell'aria.
In poco tempo rimasero entrambi a petto nudo, a osservare l'uno il corpo dell'altro, con la fiamma magica nel vaso che non gli faceva sentire il freddo.
Harry scambiò le posizioni, lasciando il comando al biondo, che prese a torturargli i capezzoli con la bocca: leccando, mordendo e succhiando.
Il Grifondoro portò una mano ai pantaloni di Draco, slacciandoli e cominciando a massaggiare il suo membro gonfio dall'esterno.
Uno dopo l'altro, si disfarono anche dei pantaloni e si persero in un bacio che non aveva nulla di romantico: era passionale, feroce, bisognoso.
"H-Harry..." disse il biondo mentre spostava il bacino facendo scontrare le due erezioni pulsanti ancora costrette nelle mutande. Il moro si fermò e lo guardò negli occhi.
"Sì?" gli occhi del biondo erano scuriti dal piacere, diventando color tempesta.
"Per favore" gemette Draco facendo scontrare di nuovo i loro membri. Harry non si mosse, gli prese il mento con due dita, obbligandolo a fissare lo sguardo nel suo.
"Dillo." i suoi occhi di giada sembravano due pozze di petrolio. Il biondo trattenne malamente un gemito, invertì nuovamente le posizioni, portando Harry sopra di lui.
"Prendimi." la voce carica di desiderio e sicurezza. Il moro prese un respiro profondo.
"Ne sei sicuro?" Draco annuì frettolosamente, prima di tirare il moro contro di sé, perdendosi nel sapore delle sue labbra morbide, leggermente screpolate dal freddo invernale.
Harry gli tolse i boxer e, senza smettere di baciarlo, cominciò a stuzzicare la sua apertura con un dito. Quando provò ad inserirlo, sentì l'anello di muscoli contrarsi appena e rilassarsi l'attimo dopo, mentre il biondo gemeva nel bacio.
Cominciò ad entrare e uscire con il dito, spostandosi con la bocca su una clavicola.
Aggiunse in fretta un secondo dito, che fece uscire dalle labbra di Draco il suono più bello che il Grifondoro avesse mai sentito. Sforbiciò con due dita e, nel muoverle, toccò un punto che fece gemere profondamente il biondo.
Harry cercò di nuovo quel punto e iniziò a far gemere Draco sempre di più, finché non venne copiosamente sui loro petti, pressoché intoccato.

Da duello a durello  || DRARRY ||     [aggiornamenti lenti]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora