E i suoi bellissimi occhi di ghiaccio. Ghiaccio che però, non era più presente come copertura del suo cuore. Ghiaccio amico, in grado di proteggerti. Un ghiaccio bellissimo, come lui. Harry andò a dormire sereno con questi pensieri.
Quel giorno, Harry era arrivato a lezione particolarmente stanco, anche se aveva dormito più che a sufficienza.
"Potter! Si svegli! È metà lezione che dorme, sta bene? È piuttosto pallido...- disse la McGrannit guardandolo severa, mentre cercava di capire se volesse solo saltare la lezione o stesse realmente male -Forse è meglio che vada in infermeria. Signor Weasley, accompagni il signor Potter, per favore. Poi torni qui."
Harry si era svegliato, sentendo la professoressa parlare, e aveva un mal di testa assurdo. Ron lo aiutò ad alzarsi e lo accompagnò in infermeria. Il moro era piuttosto debole, faticava a stare in piedi da solo.
"Madame Pomfrey,- chiamò il rosso una volta arrivati in infermeria -Harry non sta bene. Stamattina si è addormentato a lezione ed è molto pallido."
L'infermiera aiutò Ron a far stendere Harry su un lettino.
"Che non stia bene è chiaro. Ma è solo febbre. Parecchio alta, ma solo febbre."
"D'accordo. Io torno a lezione. Ciao Harry, arrivederci Madame Pomfrey"Alla 3ª ora c'era Difesa contro le Arti Oscure. Grifondoro e Serpeverde insieme. Draco notò subito l'assenza di Harry, ma si imbarazzava a chiedere di lui. Pansy invece, che era diventata molto amica di Hermione, glielo chiese senza farsi problemi.
"Ciao ragazzi, dov'è Potter? Non lo vedo..."
"È in infermeria con la febbre." rispose Ron.
"Oh, beh spero migliori in fretta, fra pochi giorni iniziano le vacanze e la professoressa McGrannit ci ha dato il permesso per fare un altra festa questo venerdì". Pansy ed Hermione si guardarono raggianti, stavolta volevano fare dei giochi di gruppo e coinvolgere tutti i presenti. Ma gli altri lo avrebbero scoperto solo una volta là.La giornata era passata tranquilla, ma Draco era preoccupato: voleva andare a trovare Harry in infermeria, per vedere come stava e stare un po' insieme. Ma non poteva, sarebbe stato strano che un Serpeverde si preoccupasse per un Grifondoro. Soprattutto se i due ragazzi erano loro.
Così decise di aspettare la sera tardi per andare da lui, e verso le 23¹º uscì di nascosto dalla sala comune e partì alla volta dell'infermeria.
Arrivato nella stanza, Draco si guardò intorno, ma non vide nessuno. Allarmato cominciò a guardare ovunque: dietro le tende, sotto ai letti, dietro ai cuscini... niente. Mentre ricontrollava ancora una volta dietro tutte le tende delle finestre, Harry uscì dal bagno con una camicia da notte bianca e lunga e si trascinò stanco fino al suo letto, sembrava un fantasma. Appena il biondo lo notò gli andò incontro, trattenendo a stento un gridolino di gioia.
"Potter- disse a bassa voce -Harry!"
Harry si girò e appena lo vide, un sorriso si allargò sul suo viso. Improvvisamente gli era tornata tutta l'energia.
"Draco! Ciao! Che ci fai qui?" rispose, sussurrando a sua volta.
"Sono venuto a trovarti, mi pare ovvio"
Il moro rise leggermente
"Ovvio? È quasi mezzanotte e a te pare ovvio andare a trovare i tuoi amici in infermeria?" Draco lo guardò sgranando appena gli occhi.
"Allora è questo che siamo? Noi siamo amici? Cioè, tu accetti di essere amico di una persona che ha tentato di ferirti gravemente e il cui padre ha tentato di ucciderti. Più volte, tra l'altro. Devi avere davvero tanta febbre..."
"È vero che ho la febbre, ma madame Pomfrey mi ha dato una pozione e si è già abbassata molto. Non sto delirando Malfoy, anzi, Draco. Io voglio essere tuo amico, se me lo permetti. Non voglio che l'odio che c'era tra di noi continui ancora. Abbiamo dimostrato entrambi di poter andare d'accordo, senza dover fingere di essere qualcun altro. Anzi, insieme a te posso essere chi sono veramente, come faccio con Ron, Hermione e alcuni dei Weasley."
Draco era parecchio emozionato, si sentiva il cuore in fiamme. Mentre ragionava su quello che aveva detto l'altro, vide Harry prendersi la testa le mani e sdraiarsi lentamente.
"Aaaah, credo che l'effetto della pozione sia finito. Sento come se un porcospino stesse facendo le capriole sul mio cervello. Uff"
Il biondo lo guardò con un misto di preoccupazione e divertimento.
"Un porcospino che fa le capriole? Certo che sei bravo con le metafore- rise un po' e poi disse preoccupato -Voi un po' d'acqua? Un panno bagnato da mettere sulla fronte?"
"Sì" rispose Harry, sdraiandosi più comodamente tra i cuscini.
"Sì cosa, l'acqua o il panno bagnato? O entrambi?"
"Sì" ripeté il moro, con un fil di voce. E un attimo dopo stava già viaggiando nel modo dei sogni, ignaro del fatto che Malfoy lo stesse ancora guardando. Alla fine, Draco decise di mettergli il panno bagnato sulla fronte e di lasciargli un bicchiere d'acqua sul comodino. Stava per andarsene quando qualcosa attirò la sua attenzione: Harry si era mosso un po' nel letto facendo scoprire il braccio sinistro. C'erano molte cicatrici e anche dei tagli più freschi. Gli occhi gli si fecero lucidi, sussurrò:
"Oh Harry, ti prego, non farti del male.- una lacrima scese leggera sulla sua guancia -se solo sapessi quanto mi piaci. Ma non posso dirlo, come non posso dire di essere gay. Sarebbe uno scandalo, non lo sanno neanche i miei genitori." Restò a guardarlo ancora un po', ma poi la stanchezza si stava facendo sentire e decise di tornare nel suo dormitorio. "Buonanotte Harry".
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Da duello a durello || DRARRY || [aggiornamenti lenti]
FanficLa Seconda Guerra Magica si è conclusa al meglio, la scuola è stata ricostruita e gli studenti posso recuperare l'anno perso. Harry e Draco sembrano avvicinarsi pian piano l'uno all'altro, ma se qualcuno lo scoprisse cosa succederebbe? Se questo qua...