Click
Nessuno dei due si accorse che una persona gli aveva fatto una foto.
I due ragazzi si guardarono. Fu Draco il primo a parlare.
"È stato..."
"Strano" concluse Harry con un risolino.
"Sì. Ma anche..." il biondo arrossì.
"Magnifico" finì una seconda volta la frase dell'altro.
"Sì. Magnifico."
Restarono a guardarsi qualche minuto, fin quando l'imbarazzo gli saltò addosso e si accorsero di starsi anche tenendo la mano.
Si rialzarono imbarazzati.
"Per cosa eravamo venuti qui?" chiese il moro.
"Per la mia bacchetta"
"Ah già"
Harry tolse il quadro dal muro e lo girò al contrario. Schiacciò un punto preciso della cornice e un parallelepipedo allungato si staccò. Lo prese e ne tirò fuori la bacchetta in biancospino, rimettendo a posto la scatoletta.
Porse la bacchetta a Draco, che la prese con un luccichio negli occhi.
Il moro riappese il quadro e poi decisero di andare a fare una passeggiata nel prato. Uscendo dalla stanza non si accorsero che anche un gatto,che teneva in bocca un pezzo di carta, ne era uscito, prendendo la direzione opposta.Passeggiarono un po', senza curarsi troppo della direzione presa, fin quando il biondo non si bloccò di colpo.
Harry si voltò preoccupato, trovandolo con gli occhi sbarrati e le mani che tremavano leggermente.
"Draco? Va tutto bene? Cioè, no, lo so che c'è qualcosa che non va, ma che cosa?"
"Harry tu eri lì." rispose tirando su con il naso. Il moro non capiva.
"Io... ero lì?"
Il Serpeverde annuì.
"Sì. Tu eri lì. E io non sapevo cosa fare. Qualcuno aveva urlato ma tu eri solo e semi-svenuto e io mi sono spaventato e avevo paura che fossi morto e non capivo cosa fosse successo e-"
Harry bloccò il suo discorso e lo abbracciò.
"Draco io non ho capito, ma rilassati, io sono qui e sto bene, okay?"
Il biondo lo guardò negli occhi e si calmò un po'. Prese un respiro profondo, deciso a spiegare al Grifondoro il motivo della sua preoccupazione.
"Harry, qualche giorno fa, alla festa di Halloween ti ho trovato qua. Proprio qua. E mi sono spaventato molto."
Lo sguardo del moro si fece triste.
"Avevo sentito qualcuno, credo una donna, che gridava NO! e sono andato verso dove ho sentito la voce: ma c'eri solo tu. Mi sono spaventato e fortunatamente qualcuno ha visto il mio incantesimo per chiamare aiuto. Harry, io mi sono spaventato davvero tanto."
"Io non ero solo, c'era qualcuno lì con me, voi però non siete riusciti a vederla. Comunque se non ti dispiace preferirei cambiare argomento."
"D'accordo, ma andiamo da un'altra parte." sentenziò il biondo, non ancora del tutto calmo.
"In realtà dovrei studiare un po'. Da quando sono iniziate le vacanze non ho fatto nulla."
"Vuoi una mano in Pozioni?" chiese Draco con lo sguardo di chi la sa lunga.
"Se dovessi averne bisogno dopo potrei aiutarti con l'Incanto Patronus." replicò Harry con sguardo complice.
Così i due ragazzi passarono il resto del pomeriggio studiando varie materie, cercando di far recuperare a Harry tutti i compiti che non aveva fatto."Facciamo una pausa?" chiese il biondo.
"Io direi di fermarci proprio, sono stanco e ho fame" replicò il Grifondoro.
"Harry, tu hai sempre fame" gli fece notare Draco mentre si sdraiavano scompostamente sui libri nel prato.
In quel momento arrivarono Ron, Hermione e il gruppetto del biondo.
"Spiegarti pozioni è uno sforzo psicologico immenso. Come ha fatto la Granger per tutti questi anni?!"
"Ah guarda, non me lo chiedere, non ne ho idea." rispose lei, mentre si mettevano tutti seduti.
Harry guardò male i due ragazzi.
"Non vado così male in pozioni!"
Hermione e Draco si scambiarono uno sguardo e poi guardarono verso il moro.
"Harry, io ti voglio bene, davvero. Ma..." cominciò la riccia.
"Per capire un concetto ti ci vogliono tra i 25 e i 40 minuti. Per noi è un esercizio mentale estenuante trovare miriadi di modi diversi per spiegare sempre la stessa cosa!" concluse al posto suo il biondo.
"Beh sappi che lo Sforzo Psicologico in questione è anche quello che ti spiega Difesa contro le Arti Oscure." disse Harry fingendosi offeso.
"Allora ringrazia lo Sforzo Psicologico da parte mia, perché sto migliorando in quella materia."
"Possiamo smetterla di chiamarmi Sforzo Psicologico?" chiese il moro tornando a sdraiarsi.
A quel punto Pansy decise di intervenire, bloccando la possibilità che i tre ragazzi ricominciassero con gli sforzi psicologici.
"D'accordo va bene così. Volevo solo dirvi che fra poco è ora di cena, la fiamma che avete usato per scaldarvi si è spenta e ora fa freddo. Quindi rientriamo."
Ron parve risvegliarsi in quel momento.
"Finalmente un argomento interessante: cibo! Prendete le vostre cose e andiamo." disse alzandosi in piedi, seguito subito dopo da Blaise.
"Cosa avete da guardarmi così? Weasley ha ragione: il cibo ci attende!" disse Blaise, con il tono di voce di chi dice una cosa ovvia.
Così dopo aver sistemato tutti i libri, il gruppo si diresse verso il castello, per andare a cena.
STAI LEGGENDO
Da duello a durello || DRARRY || [aggiornamenti lenti]
FanficLa Seconda Guerra Magica si è conclusa al meglio, la scuola è stata ricostruita e gli studenti posso recuperare l'anno perso. Harry e Draco sembrano avvicinarsi pian piano l'uno all'altro, ma se qualcuno lo scoprisse cosa succederebbe? Se questo qua...