3. Tutta acqua sotto i ponti

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Quella notte, nel dormitorio maschile di Grifondoro, non dormì nessuno. C'erano tante cose da raccontarsi, persone da rincontrare, amicizie da restaurare.
Fortunatamente le lezioni sarebbero cominciate solo la settimana seguente, quindi tutti ebbero l'occasione di rispolverare i libri e chiedere ad Hermione chiarimenti sull'aconito, sugli schiopodi sparacoda e anche, quando lui non era presente, sulla salute soprattutto mentale di Harry, che aveva di certo passato vacanze peggiori delle loro.
Hermione rispondeva sempre allo stesso modo "È un ragazzo forte, non solo fisicamente. Ha passato molti brutti momenti e quest'estate è sicuramente stata d'aiuto per riuscire a schiarirsi un po' le idee. Penso sia così un po' per tutti, in realtà."

Finì la settimana, e cominciarono le lezioni.
"Chissà se adesso che Voldemort è morto, riusciremo ad avere un anno tranquillo" disse Ron ai suoi amici, mentre andavano verso l'aula. Prima lezione: Difesa contro le Arti Oscure. "Adesso lo chiami per nome? Devi essere diventato molto coraggioso" lo prese in giro Hermione.
"Non cominciate voi due, ora abbiamo altro a cui pensare" disse Harry serio.
Erano appena arrivati davanti all'aula e videro seduto alla cattedra Severus Piton. Era l'ultima persona che si aspettavano di vedere, ma fu piacevole constatare che non tutto era cambiato.
Alla fine la lezione non fu nulla di incredibile: Piton era sempre Piton, apatico, depresso, severo; l'argomento era interessante e come al solito Hermione aveva tutte le risposte.
Alla fine di quelle due ore, il professore richiamò l'attenzione prima di lasciar andare gli allievi.
"La lezione è finita, per settimana prossima voglio che leggiate da pagina 390 a pagina 394. Signori Potter, Weasley, Granger: oggi alle 16 avete lezione?"
"No professore"
"Bene. Allora vi aspetto nel mio ufficio a quell'ora"
I tre ragazzi uscirono e si guardarono l'un l'altro con volti perplessi. "Dite che ha già trovato un motivo per toglierci punti? Cavolo, sarebbe il suo record!" scherzò Ron. "Non so cosa voglia dirci, ma prego Merlino che non sia nulla di preoccupante" Con questa frase, Harry, tradusse magnificamente i loro sguardi in parole.

Anche le altre lezioni passarono tranquillamente, come primo giorno non era andato male. Ora però, dovevano andare da Piton. Quando furono davanti alla porta dell'ufficio, si guardarono ancora, chiedendo silenziosamente chi avesse il coraggio di bussare. Alla fine Hermione alzò il pugno e fece per picchiettarlo sulla lastra di legno, ma quella sì aprì prima che lei lo facesse. Davanti a loro si parò il professore, ormai erano alti quanto lui e potevano guardarlo negli occhi facilmente.
"Ciao ragazzi,- disse lui, non sorrideva, ma la sua voce era calda e tranquilla -state tranquilli, non voglio rifilarvi nessun veleno o attentare alla vostra vita; voglio solo parlarvi. Sedetevi pure"
I tre ragazzi si sedettero su alcune sedie davanti alla scrivania del professore, mentre Piton si sedette dall'altra parte del tavolo.
"Professore, ehm, io vorrei-"
"Aspetta Potter, lascia che sia io a parlare adesso. Come prima cosa vorrei scusarmi - i tre ragazzi si guardarono un po' straniti 'Piton che si scusa? Oltretutto, che si scusa con loro?' -voglio scusarmi per come vi ho trattati in questi anni, soprattutto te Potter: non sei tu quello che ho sempre odiato, bensì tuo padre e ho finalmente capito che tu e lui siete due persone diverse. Riconosco che tu abbia ricevuto la calamita per i guai da tuo padre e anche altri tratti, ma voi siete persone diverse, ed è bene che veniate trattati in modi diversi.- Harry sorrise "Grazie professore" -in secondo luogo vorrei ringraziarvi. Se non avessi premuto la mano contro il mio collo, se la signorina Granger non avesse lanciato quel piccolo incantesimo guaritore mentre scappavate ... beh ecco, ora non sarei qui. Quindi grazie."
"Non deve ringraziarci, professore, lo abbiamo fatto perché era la cosa giusta da fare" "Hermione ha ragione, nonostante io non riesco ancora a non odiarla, sono stato male quando l'abbiamo vista così. Ero in ansia e non sapevo cosa fare, quindi non ho fatto nulla, mi scusi professor Piton."
"Il solo fatto che tu fossi lì per aiutare la tua ragazza, signor Weasley, ha fatto in modo che lei non perdesse la lucidità di pensiero e mi salvasse la vita. Non hai fatto niente, ma è bastato". Piton stava sorridendo, era un sorriso un po' storto, evidentemente era da tanto che non lo faceva. Intanto Harry taceva, non sapeva se doveva parlarne o no, ma la risposta arrivò presto.
"Comunque ragazzi, io vi sono grato, ma il rapporto tra noi non cambierà, soprattutto in pubblico. E vi chiedo di non raccontare a nessuno ciò che avete visto quella sera. Sono cose, ehm, direi, private ecco."
"Mi scusi professore, ma quali 'cose'? Durante la guerra, ne abbiamo viste di cose" Ron diede voce ai pensieri suoi e di Hermione.
Finalmente Harry ritrovò la voce "Professore, loro non lo hanno visto"
"Beh, glielo hai raccontato, presumo"
Harry scosse la testa "No signore"
"Scusate l'intromissione, ma cos'è che dovevamo vedere, che non abbiamo visto, che però Harry ha visto e non ci ha raccontato?" Hermione era un po' stizzita, non le piaceva non sapere.
"Penso che voi due abbiate il diritto di saperlo, ma vi chiedo di non raccontare a nessuno ciò che vi sarà rivelato."
"Non lo diremo a nessuno, professore" risposero in coro io due ragazzi dalla chioma rossa.
E così passarono l'ora successiva a raccontare i ricordi di Piton, il quale era addirittura arrossito leggermente.

Quella sera a cena, la coppietta era ancora un po' stupita da ciò che aveva scoperto. "Non riesco ancora a credere che Piton sappia amare" disse Ron, per circa la quarantesima volta, mentre Hermione sembrava arrabbiata e disgustata allo stesso tempo "Harry, ma ti tendi conto?! Ti hanno praticamente allevato come una bestia da macello!".
"Sì, beh, alla fine sono vivo comunque. Questo è ciò che conta"
"Ma potevi morire!"
"Come se ad affrontare un cane a tre teste, il professor Raptor, un basilisco, un lupo mannaro e semplicemente a vivere non ci fosse il rischio di morte"
"Ma è diverso, Harry, non capisci!?"
"Hermione, è solo uno spreco di energie arrabbiarsi per questo. È passato. È solo acqua sotto i ponti"

Da duello a durello  || DRARRY ||     [aggiornamenti lenti]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora