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Pronta per partire. Ecco cosa sono. Sono pronta a passare due dei miei mesi a casa mia, nella lontana a caotica New York che non mi era affatto mancata.
Mia madre; da quanto non la vedo... Sembra esser passata un'eternità, invece è passato solo qualche mese. Alexander, mio fratello, mi manca più dell'aria e non poterlo veder crescere come un tempo mi fa soffrire come non mai.
In quest'ultimo periodo tutto è cambiato; dal mio carattere divenuto più chiuso e meno fiducioso, alle mie numerose amicizie cessate a causa di due persone che mi hanno distrutto la vita: Alyce... considerata come una sorella; dopo quello che mi ha fatto ha cercato di chiarire il più possibile con me ma non ho voluto. Ho cambiato camera e adesso sono con Charlotte, la ragazza che si era fatta sedurre dal fascino di Adam. Siamo diventate ottime amiche anche se i momenti di silenzio che viviamo assieme sono maggiori dei bei momenti.
Ed Adam... Adam Langford... tutto è diventato oscuro ed ho deciso di lasciar perdere.
Mi convinco del fatto che io non ho bisogno di loro e mentirei se dicessi di stare bene. 

Carico la mia valigia sull'aereo e vado a prendere posto accanto ad una signora che sta leggendo un romanzo abbastanza grande e vecchio. Metto le cuffiette nelle mie orecchie e lascio che la musica scorra dentro di esse per farmi rilassare come non mai. L'aereo decolla così prendo la mia borraccia piena di acqua, un libro e mi metto a leggere assieme alla signora seduta alla mia sinistra. Ci vorranno circa due ore per cui ho tutto il tempo per terminare qualche capitolo. La musica culla i miei timpani mentre le parole che leggo mi fanno viaggiare nella fantasia fino a quando il momento di atterrare si avvicina. Metto a posto tutto ciò che avevo in precedenza tirato fuori e mi preparo per scendere. Mia madre verrà a prendermi e nel mentre, io aspetterò all'aeroporto nel più totale caos di mille persone che sono già presenti lì.

Scendo dall'aereo e mi dirigo verso un nastro trasportatore di valigie trovando e prendendo la mia per poi dirigermi all'uscita di questo manicomio e attendere con pazienza mia madre che arriva in compagnia del suo nuovo fidanzato che mi sorride ampiamente. 
Entro in macchina solo dopo aver riposto la valigia nel bagagliaio dell'auto di mia madre e dopo aver abbracciato mia madre e Trevor, il suo fidanzato. <<Alex sarà felicissimo di vederti. Non sa che tu saresti venuta!>> ammette mia madre con la felicità che si riversa da tutti i pori, <<Pensavo lo sapesse.>> ammetto e lei fa di "No" con la testa per poi sorridere e ritornare a vedere la strada dinanzi a noi.
Arriviamo a casa e appena entro, un piccolo esserino viene ad annusarmi le scarpe e la gamba. <<E questo cos'è?>> chiedo intenerita dall'aspetto così piccolo del cucciolo, <<Un regalo che ho fatto ad Alex.>> ammette Trevor sorridendomi e chinandosi per accarezzarlo. 

<<Ma è bellissimo!>> esclamo chinandomi e accarezzandolo con gioia e tenerezza. <<Come di chiama?>> chiedo quasi con le lacrime agli occhi, <<Pako.>> ammette mia madre ed io faccio sporgere il labbro inferiore, <<Quanto sei carino, Pako.>> dico sottovoce continuando ad accarezzare il carlino che sta a pancia in giù.
<<Alex!>> urla mia madre e appena scende e mi vede, corre giù e mi abbraccia forte. Il suo odore mi inebria le narici e non riesco a non piangere. Ѐ cresciuto molto e con lui anche i suoi capelli che ha arricciato con cura. Sembrano molto morbidi e subito glieli tocco. <<Hey, non iniziare.>> mi mette in guardia sorridendo ampiamente ed io faccio lo stesso. <<Mi sei mancata, sorellina.>> ammette ed io sorrido felice, <<Anche tu.>> affermo e lui mi stampa un bacio sulla fronte.

<<Peccato che stasera non ci sarò. Mamma non mi ha avvisato del tuo arrivo così ne ho approfittato e stasera andrò ad una festa. Se vuoi potresti venire anche tu.>> ammette ed io lo guardo, <<Io in mezzo a voi più piccoli?>> chiedo con le braccia conserte, <<Non ci saremo solo noi.>> ribatte subito ma io declino l'invito decidendo di rimanere con mia madre e con Trevor.
<<Va bene, rimani con la coppietta.>> mi dice giusto per farmi cambiare idea e risale su in camera sua per farsi una doccia, credo.
<<Certo che tuo fratello è una testa dura quando vuole ma so che non riuscirà a convincere un'altra testa dura come la tua, Lara.>> ammette Trevor sorridendomi ed io faccio lo stesso. Salgo in camera mia e noto che tutto è rimasto come prima; il mio letto con le stesse lenzuola, la mia libreria con qualche libro in meno e tutto il resto uguale a qualche mese fa.

Sorrido fiera di me stessa e della strada che ho fatto per meritarmi tutto quel che ho adesso ed inizio a mettere a posto le mie robe nella più totale calma e quando finisco, videochiamo Gwen che mi risponde subito.
<<Hey dolcezza!>> mi dice ed io sorrido ampiamente, <<Cosa fai?>> chiedo sedendomi sul letto, poggiando la schiena contro le sbarre in ferro battuto e mettendo il computer sulle mie gambe conserte; <<Ho appena messo le mie cose a posto nella mia vecchia camera. Cavolo quanto è brutta.>> ammette vedendosi attorno ed io ridacchio, <<Come va?>> mi chiede d'un tratto e nel dedalo di emozioni che si riversano a poco a poco nel mio cuore come onde di un mare in tempesta, non so nemmeno io come mi sento... 
<<Insomma... Non è una cosa da poco quella che mi è successa, Gwen. Non so nemmeno io come ci sono riuscita ad uscirne viva.>> ammetto e lei sorride tristemente.

<<Sono stati dei coglioni entrambi e adesso Alyce si trova fregata mentre lui... Be' lui è sempre solo per cui non gli cambia nulla se ha perso tutti.>> osserva ed io annuisco, <<Alla fine, sto bene anche io a grandi linee.>> cerco di convincermi e lei mi sorride.
<<E tu? Come te la passi?>> chiedo sorridendo e lei mi fa un occhiolino, <<Ancora nulla. Non ho trovato un cazzo per me.>> afferma guardando in terra, <<Sempre molto elegante e fine.>> dico ironica e lei mi fa il medio sorridendomi.
<<Non vedo l'ora che questi due mesi passino.>> ammette lei ed io guardo in basso, <<Allora, Lara! Non demoralizzarti. Andrai in vacanza con due pezzi di merda ma non fa nulla! Lì ti devi solo divertire come una matta assieme a me e Jen, intese? Voglio un sì.>> dice ed io la guardo, <<Sì.>> dico senza un minimo di felicità, <<Lo voglio più deciso questo sì.>> mi impone di fare ed io alzo lo sguardo al cielo, <<Sì!>> urlo felice e lei annuisce ridacchiando. 

La realtà è che non ho superato ancora tutto quello che mi è successo; il brutto colpo basso che la mia migliore amica ed il ragazzo che mi piace mi hanno inflitto non accenna a scomparire o solamente ad alleviarsi. Ricordo perfettamente quella sera ed una domanda adesso mi sorge in testa; "Sei io non fossi arrivata, avrebbero anche fatto altro?" e la risposta arriva senza che io me ne accorga, <<Sì, Lara.>> dice la mia amica sorridendo tristemente ed io abbasso lo sguardo, <<Come lo fai a sapere?>> chiedo alzando lo sguardo e puntandolo nei suoi occhi semichiusi, <<Perché lui è un puttaniere e lei una puttana.>> dice ed io spalanco gli occhi, <<Hey! Alyce non è una puttana. So che si è comportata di merda con me ma ciò non vuol dire che io non ci tenga ancora a lei.>> ammetto e lei alza le sue mani in alto, non replicando. 

Finisco di parlare con Gwen e riattacco salutandola. Chiudo per un po' gli occhi, beandomi della quiete e del silenzio che ho attorno. Sospiro e così facendo, scendo dal letto e mi dirigo in bagno pronta per farmi una doccia e andare a letto come di mia consuetudine.
Apro l'acqua che scorre dal rubinetto e quando arriva alla temperatura che più mi piace, mi immergo nella vasca dove lascio l'acqua scorrere libera e calda sul mio freddo corpo che subito si rilassa e si riscalda. Lavo anche i capelli e finisco di farmi la doccia solo dopo un'ora. Lascio i miei capelli bagnati e mi infilo nel mio letto con solo un pantaloncino verde ed una maglietta lunga e viola. Prendo il mio computer ed inizio a guardare una serie TV che avevo iniziato a vedere qualche tempo fa, eliminando dalla mia mente tutti i pensieri negativi e non.


Me or Him?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora