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Mi dirigo verso la porta principale della confraternita e appena sono fuori, l'aria mi investe facendomi rinascere.
Lì dentro si moriva di caldo mentre qui fuori fa caldo ma si sta decisamente meglio.
Mi do una sistemata al vestito troppo corto e quando alzo lo sguardo, noto in lontananza una figura scura che cammina con le mani nelle tasche dei suoi skinny jeans neri e subito lo riconosco; lui è qui.
Il mio cuore sta aumentando i battiti mentre nel mio stomaco si stanno divampando miliardi di farfalle che volano con leggerezza. Cerco di staccare i miei occhi dalla sua figura che pian piano diviene più chiara ma non ce la faccio; è come se i miei occhi si fossero incollati su di lui. 
Mi passa dinanzi senza nemmeno guardarmi ma io so bene cosa sta facendo; sta facendo il duro solo per vedermi crollare nuovamente ai suoi piedi ma non mi farò abbindolare nuovamente da lui. Se mi vorrà, mi dovrà cercare; Lara ha smesso di correre dietro alla gente.

Mi volto per vederlo entrare e scomparire nella rumorosa casa ma mi sorprendo vedendolo andare sul retro di essa dove i ragazzi della confraternita hanno montato qualche tempo fa una piscina davvero molto bella e grande. Lo seguo senza farmi notare anche se con questo vestito è un'impresa totalmente difficile ma non impossibile. Il mio sguardo lo segue e appena noto che si è seduto sul muretto presente ai lati del giardino, decido di fare la mia entrata.
Gli passo accanto e ricevo da lui un'occhiata piena di vitalità ma adesso sono io a fare la dura perché solo con lui riesco a tirare fuori questo lato selvaggio di me. 
<<E così adesso mi segui?>> chiede per poi ridacchiare, mantenendo lo sguardo fisso ai suoi piedi, <<Sai; qui le persone usano farsi i cazzi propri.>> dico maligna ma mantenendo sempre una nota maliziosa e seducente, <<Quando Lara Myers si farà i cazzi propri, io sarò già morto e sepolto all'inferno.>> afferma lui portando alla bocca una sigaretta già accesa in precedenza, <<E quando Adam Langord la smetterà di giocare con me, io sarò già andata via con un altro ragazzo.>> ribatto guardando la sua chioma scura e riccia.

<<Io non gioco con nessuno, dolcezza.>> dice con voce roca e maledettamente seducente, <<Strano. Adam che si contraddice da solo? Impossibile.>> affermo sorridendo lievemente, lui porta i suoi occhi nei miei e sento immediatamente una scossa lungo la schiena che mi fa rabbrividire, <<Lara, Lara; sono capace di farti rabbrividire solo guardandoti e lo sai benissimo.>> ammette e no, non si sbaglia per niente; <<Ed io sono capace di farti eccitare solo parlando.>> ribatto decisa e seducente, mantenendo le distanze dal suo corpo, <<Sarei molto onorato di poter constatare questa tua affermazione.>> dice con tono di sfida guardandomi negli occhi e sorridendo malignamente, <<Non sono una troietta, Adam. Dovresti saperlo oramai.>> affermo e lui alza le sopracciglia, mordendosi il labro inferiore. <<Wow, non ti ricordavo così maledettamente sexy.>> ammette ed io lo guardo seria anche se dentro di me si sta pian piano divampando un fuoco, <<Ed io non ti ricordavo così disperato.>> affermo incrociando le braccia al petto e subito il suo sguardo si sposta dai miei occhi al mio seno e poi nuovamente ai miei occhi che lo guardano con pena.

<<Disperato? E di cosa, sentiamo.>> mi incita ed io sorrido, <<Così disperato, così determinato a trovarti una ragazza facile da portare a letto...>> dico lasciando la farse sospesa, <<Be', non mi serve cercare altrove; ho te qui davanti e so che saresti felice di scopare con il sottoscritto.>> dice facendo il modesto ed io alzo le sopracciglia, <<Poco presuntuoso, il ragazzo.>> ammetto e lui sorride mostrando i denti bianchissimi, <<Il giusto, tesoro.>> afferma, <<Sai che queste tue tattiche non funzioneranno con me?>> chiedo ormai arrivata allo sfinimento, <<Ah sì?>> chiede lui, <<Sì.>> rispondo secca e lui scende dal muretto parandosi dinanzi al mio corpo che sta pian piano avvampando. <<E come dovrei fare, Lara? Forse così?>> dice prendendomi per la vita ed avvicinandomi al suo bacino, <<Lasciami stare, Adam.>> dico non muovendomi di un centimetro, <<Potresti scansarmi, eppure non lo fai. Mi vuoi anche tu.>> afferma ed io lo guardo negli occhi, <<No, Adam. Non ti voglio.>> ribatto forzando la presa e conficcando le mie unghia nella carne del suo braccio scoperto dalla t-shirt nera che indossa.

Me or Him?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora