LARA
Gwen, Elia e Adam sono tornati ormai da qualche ora e appena sono rientrati, Gwen è corsa in bagno a vomitare. Non so cosa abbia ma appena è entrata, aveva una pessima cera.
<<Non so cosa cazzo io abbia, Lara. Ho paura.>> ammette lei che è di testa nel water mentre io le sostengo i capelli e la fronte; <<Non preoccuparti; sarà stato il volo. Alla fine, sono pur sempre quasi sei ore, Gwen.>> ammetto io ma non finisco nemmeno la frase che un altro conato fuoriesce dalla sua bocca. Non riesco a capire il motivo del suo improvviso star male; non ha vomitato quando siamo venuti qui eppure siamo venuti a San Francisco due volte.
Alyce entra in bagno con un bicchiere pieno di acqua e lo porge con delicatezza a Gwen che lo butta giù in soli pochi secondi, <<Ragazze grazie di tutto.>> ammette lei sorridendo e pulendosi le labbra con il dorso della mano. Ѐ bianca in volto e mentirei se dicessi che stia bene. Ormai è da ieri mattina che la vedo bianca in volto e mai l'ho vista ridotta in questo modo.<<Hai vomitato anche ieri notte?>> chiedo essendo che ieri mattina aveva delle occhiaie e un colorito bianco, <<Sì ma non mi girava la testa...>> ammette ed io annuisco seguita da Alyce che si siede accanto a lei. Aiutiamo Gwen ad alzarsi e si poggia subito al lavandino, stringendolo con tutta la forza che ha nel suo debole corpo. Si sciacqua il viso e lo asciuga con un asciugamano. Fa una coda alta e scende di sotto servendosi del nostro aiuto. Adam è in camera mentre Elia è seduto sul divano con lo sguardo perso chissà dove.
Alyce si siede di fianco a lui ma per Elia è come se nessuno esistesse in questo momento. Il suo sguardo è diretto verso il tavolino in vetro posto al centro del salotto ma in realtà è disperso in qualche meandro della sua mente.Salgo in camera mia solo dopo aver fatto sedere Gwen sulla poltrona presente in salotto e averle messo vicino un succo all'arancia. Apro delicatamente la porta e trovo subito Adam a torso nudo affacciato alla finestra con la sua immancabile sigaretta tra le labbra.
Faccio come se lui non esistesse; vado in bagno e decido di farmi una doccia e di lavare anche i miei capelli. Dopo esser uscita dalla doccia, pettino i miei capelli e li faccio asciugare in maniera naturale, senza l'aiuto dell'inutile phon. Applico un olio e li lascio asciugare. Esco dal bagno con indosso un pantaloncino corto in jeans nero ed una maglietta lunga fin sopra il ginocchio azzurra. Mi stendo sul letto assieme al mio portatile ed inizio a leggere qualcosa sul web che possa interessarmi ed attirare la mia attenzione.Sento il suo sguardo addosso ma cerco di non guardarlo; alla fine non voglio farlo innervosire.
<<So che mi stai ignorando...>> dice lui ed io continuo ad ignorarlo, <<Non c'è bisogno di farlo.>> continua a dire chiudendo la finestra, <<Non voglio essere disturbata, grazie.>> dico secca io senza nemmeno guardarlo e lui viene a sedersi accanto a me, spiando quel che sto leggendo; <<"Cose da visitare a-">> inizia a leggere ma io chiudo il mio portatile guardando dritto dinanzi a me, <<Mi spieghi cosa hai?>> chiede sbuffando e poggiando la sua schiena nuda contro il muro presente dietro il letto.
<<Nulla. Voglio solo farti passare una giornata serena, proprio come ieri..>> dico e lui si rabbuia subito; rimane in silenzio senza dire nulla così io mi alzo dal letto e vado via, scendendo in salotto.Non vedo né Gwen, né Alyce così mi acciglio e mi avvicino ad Ashley che sta smanettando con il suo cellulare, <<Dove sono Gwen ed Alyce?>> chiedo poggiando due delle mie dita sulla sua spalla, <<In bagno; Gwen ha vomitato di nuovo.>> ammette lei ed io mi porto una mano sulla fronte. Non riesco più a connettere in questo momento. Chiudo gli occhi e lascio che Gwen ed Alyce se la vedano da sole. Vado vicino Michael che mi sorride nervoso ed io subito capisco che c'è qualcosa che non va e quel qualcosa si chiama "Gwen" per quel che ne so e deduco.
<<Mi spieghi cosa sta succedendo?>> chiedo nervosa e confusa, <<Gwen mi preoccupa.>> ammette ed io mi acciglio, <<E perché dovrebbe?>> chiedo ancora e lui spalanca gli occhi, <<Vomita e si sente male. Dovrebbe preoccuparmi, no? Ѐ pur sempre quasi la mia ragazza.>> afferma lui ed io sorrido ampiamente per la notizia.<<Cosa?!>> esclamo e lui alza gli occhi al cielo, <<Sì, insomma; ci comportiamo come normali e perfetti fidanzati per cui... ci siamo quasi, credo.>> ammette lui ed io non posso crederci, <<Sono felicissima!>> ammetto e sono ufficialmente gelosa di Gwen. Sento dei passi pensanti e subito capisco di chi si tratta; Adam. Scende come se fosse senz'anima e guarda verso le sue scarpe.
Non posso resistere più a questa sua tristezza. Vado verso di lui, afferro il suo braccio e lo porto in camera nostra chiudendo a chiave la porta.
<<Adesso tu mi spieghi cosa cazzo ti prende. Ѐ da ieri mattina che sei triste e giù di morale; non posso vederti così, Adam.>> sbotto guardandolo negli occhi che gli si riempiono subito di lacrime che fa sparire in un secondo; <<Non sono cazzi che ti riguardano. Questa è la mia vita; i miei dolori e le mie sofferenze. Tu non c'entri nulla e non devi nemmeno provare ad entrarci nella mia fottuta vita.>> ringhia rabbioso e subito serra i pugni lungo il busto chino in avanti.Dette queste parole, annuisco chiudendo gli occhi e mentre vado via, lui mi prende per il braccio; <<Lara aspetta. Scus->> inizia a dire ma adesso parlo io, <<No, Adam. Non ci casco più alle tue parole false come te. Tutte le volte che io cerco di avvicinarmi, tu mi respingi; ogni volta che cerco di aprirmi con te, tu mi ferisci usando le mie debolezze contro di me; ogni volta che io ti do il mio cuore perché mi fido di te, tu mi tiri contro coltelli che mi feriscono. La cosa buffa è che ci godi nel vedermi stare male mentre io mi faccio in quattro per vederti stare bene. Non riesci nemmeno a dirmi un fottuto grazie e devo fingere per farti dire cosa pensi e cosa provi e sinceramente non ho ancora capito il motivo. Sei debole, Adam; non nascondiamocelo più.>> sputo acida e anche se me ne pento subito, vado via chiudendo forte la porta alle mie spalle.
Vado in bagno a passo svelto e lì incontro Jennifer, Alyce e Gwen. Chiudo la porta e inizio a piangere dinanzi a loro che, appena mi vedono, corrono ad abbracciarmi forte. Con loro non ho bisogno di parlare, ci bastano solo gli sguardi.
<<Non ce la faccio più.>> dico tra le lacrime; <<Stanotte dormiamo tutte assieme.>> stabilisce Jennifer e tutte noi annuiamo d'accordo, <<Credo che rimarremo sveglie grazie ai miei conati.>> ammette Gwen e noi sorridiamo, <<Dobbiamo rimanere a prescindere sveglie; abbiamo molto da raccontarci, ragazze.>> afferma Alyce facendoci un occhiolino ed io sorrido portandomi la mano sulla fronte. <<Torno a vomitare.>> afferma Gwen per poi vomitare nuovamente; proprio non capisco... oggi stava bene eppure si è fatta sei ore di viaggio per Miami e non ha vomitato come ci ha detto. Forse ha mangiato qualcosa che le ha fatto male ma per vomitare ormai due o tre volte di seguito lo trovo un po' strano.<<Gwen...>> chiedo io collegandolo ad una lampadina che mi si è accesa in mente, <<Dimmi.>> mi incita lei ed io ingoio un groppo formatomi in gola, <<Hai per caso fatto sesso con Michael?>> chiedo preoccupata al cento per cento e lei spalanca gli occhi, <<Sì ma abbiamo usato il preservativo...>> dice per poi chiudere gli occhi e riaprirli di getto, <<Cazzo! Non lo abbiamo usato!>> urla ed io spalanco gli occhi come Alyce e Jennifer che sono sconvolte.
<<Devi fare una visita ginecologica, Gwen.>> dico io subito e lei fa di "No" con la testa, <<Non ci vado da quella.>> dice ed io alzo gli occhi al cielo, <<Non fare la bambina, Gwen.>> la rimprovero e lei sbuffa per poi vomitare nuovamente. <<Che bello! Abbiamo la probabilità di diventare zie!>> ammette esaltata e contenta Alyce che in questo momento non aiuta per niente; la guardo male e lei si zittisce subito. Spero solo che non sia come credo...
Non sarebbe una bella cosa per Gwen e nemmeno per Michael...
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Me or Him?
RomanceSEQUEL DI "ME OR OTHERS" Tutto è divenuto oscuro nella vita di Lara Myers che adesso si è chiusa ancor di più con tutto il mondo che la circonda. Grazie ad uno spiacevole incidente, però, metterà da parte il suo lato debole e timido lasciando lo spa...