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<<Non posso assolutamente crederci.>> ammette per la milionesima volta Gwen, seduta comodamente sulle poltroncine della biblioteca; <<Be' credici.>> le ripeto ancora e lei si accarezza il ventre, <<Zio Adam e zia Lara si amano.>> le sussurra lei ed io sorrido, <<Non ci amiamo.>> affermo seria e lei mi guarda immediatamente, <<Non posso e non voglio darti ragione. Nemmeno Lauren vuole darti ragione.>> dice sorridendo ampiamente Gwen ed Alyce ridacchia assieme ad Hanna e Jennifer. <<Penso che Gwen abbia ragione, Lara. Chi meglio di lei conosce Adam?>> chiede Hanna ed io mi ritrovo a darle ragione, <<Non lo so ragazze; è come se adesso fosse tutto diverso.>> ammetto e loro mi guardano confuse, <<Nel senso che mi sembra tutto molto regolare e non è solito nella mia vita.>> affermo e loro alzano gli occhi al cielo, <<Esistono i "Buoni Periodi" in cui Dio è benevolo con te.>> dice ridacchiando Ashley ed io ridacchio.

<<Ragazze, Lauren.>> ci saluta la voce di Adam che sta guardando me con insistenza e tutte lo notano, <<Stasera ti porto in un posto.>> annuncia, rivolgendomi un sorriso ampio e vero, <<C-Cosa? E dove?>> chiedo felicemente e lui mi guarda, <<Non puoi saperlo.>> dice per poi andarsene senza lasciarmi parlare. <<Cosa ti avevo detto?! Una cena!>> esclama felicissima Gwen ed io arrossisco, <<Non ci posso credere parte tremilacinquecento.>> afferma Hanna sorridendo ampiamente, <<Ragazze per favore.>> chiedo e loro annuiscono sorridendo. <<Questa sera ti prepariamo noi, ragazza.>> dice subito Jennifer sorridendo e pensando già a cosa dovrei mettere, <<Ma non so dove andremo.>> ammetto e lei ci pensa, <<Troveremo l'abbinamento perfetto.>> dice poi Alyce ed io annuisco. 

***

Guardandomi, capisco di non essere io quella riflessa nello specchio. <<Sei un a favola.>> ammette Gwen sorridendomi ampiamente ed io mi riprendo, <<Non è un po' troppo... sensuale e provocatorio?>> chiedo passandomi sul corpo le mie mani che scorrono liberamente sul nero tessuto del corto ed aderente vestito; <<Ma cosa dici, Lara! Adam deve sbavarti dietro come un cane.>> afferma Alyce per poi ridacchiare ed io le sorrido, <<Lara non dare peso al tuo aspetto fisico. Adam sa come sei; capirà che ti abbiamo conciata noi così.>> dice poi Jennifer che si butta a peso morto sul letto ed io la guardo seria, <<Grazie eh.>> dico poi e lei sorride divertita. 
Sentiamo bussare alla porta e subito l'ansia inizia ad impadronirsi del mio corpo, consumandolo sempre di più. Gwen mi guarda per poi aprire e salutare Adam con un amorevole bacio sulla guancia ma a lui sembra non fare nessun effetto dato che i suoi occhi sono fissi su di me.

Mi volto piano e subito lo esamino da capo a fondo; Vans nere e consumate, jeans skinny e neri, maglietta a maniche corte nera e su un giubbotto in pelle nera. I suoi capelli, rigorosamente spettinati, gli ricadono sul volto che adesso sta assumendo un'espressione divertita appena i miei occhi si appigliano ai suoi. <<Wow, sei... sei bellissima.>> dice inghiottendo rumorosamente ed io abbasso lo sguardo, imbarazzata e con il cuore che batte un po' di più.
<<Va bene ragazzi, io direi che sia arrivato il tempo di smammare.>> ci incita Jennifer che ci spinge lentamente verso l'uscita. Ridacchio seguita dallo sguardo di Adam che mi sta osservando da un po' ma io faccio finta che non mi stia spogliando con lo sguardo.

<<Adam!>> lo richiama urlando Gwen, affacciatasi dalla porta, <<Dimmi.>> la incita a parlare lui, voltandosi verso di lei, <<Non la guardare troppo che sennò la sciupi.>> dice ed io scoppio a ridere portandomi una mano sulla bocca mentre Adam la manda a quel paese alzandole il medio per poi mettere le mani nelle tasche dei suoi jeans e camminare a testa alta lungo i corridoi dell'università. 
Tutto è così silenzioso e strano; non è mai successo tutto ciò e mi meraviglio del fatto che Adam non mi abbia ancora parlato o detto qualcosa; <<Allora, dove andremo?>> chiedo curiosa e lui mi guarda, come se si fosse ripreso o avesse distolto la mente da altri pensieri, <<Sorpresa.>> dice per poi alzare lievemente gli angoli delle sue labbra carnose.

<<Tutto bene?>> gli chiedo, vedendolo abbastanza strano, <<Ehm; sì. Perché?>> chiede mettendosi subito sulla difensiva ed è qui che capisco che, purtroppo, qualcosa in lui non va questa sera; <<Nulla. Ti vedo solo strano; sei troppo silenzioso per i miei gusti e questo non va bene.>> ammetto e lui sorride non guardandomi, <<Sono serio; sto bene, specialmente se sono con te.>> ammette ed io non posso credere a ciò che le mie orecchie hanno appena udito; sorrido senza dire nulla e lui mi guarda per poi sorridere e guardare nuovamente dinanzi a lui.
Arriviamo alla sua macchina, mi apre la portiera e la richiude non appena io monto su. Entra in macchina e la mette in moto; accende la radio mettendola sulla stazione rock e subito urla e chitarre elettriche rimbombano nella vettura. Non amo affatto questa musica ma alla fine; è Adam. Guida tenendo lo sguardo fisso sulla strada, senza mai distrarsi. Nocche bianche a causa della pressione che mette nelle mani e schiena dritta sul sedile. Le labbra, carnose e rosee, sono serrate mentre il suo respiro è molto lento e profondo.

Ferma la macchina e noto che siamo arrivati in una casa che mai avevo visto. Mi acciglio e subito mi volto verso di lui. <<Dove siamo?>> chiedo subito accigliandomi e incuriosendomi, <<Adesso ti farò conoscere una parte di me.>> ammette e la curiosità sale maggiormente. <<Solo una cosa; non devi assolutamente dire nulla di noi, di quel che ho fatto in università e altro; non dire nulla che riguarda noi e tutta questa cosa che c'è.>> mi impone severamente ed io lo guardo negli occhi, triste e ferita a morte. Non vuole che parli di noi? E perché? Non saremo mica a casa della sua ragazza o altro, spero.
Chiediglielo.
<<Perché non vuoi che sappiano di noi? Ti vergogni di me per caso?>> chiedo con la voce tremante e lo sguardo basso, verso le mie mani. <<Ehy.>> mi sussurra lui, alzandomi il mento servendosi di due delle sue dita; i nostri occhi entrano immediatamente a contatto e noto sincerità e un sacco di emozioni che mai avevo visto all'interno di quei occhi scuri e prive di emozioni a parte l'odio e la cattiveria.

<<Io non mi vergogno affatto di te; semmai dovresti vergognarti tu di uscire e stare con uno come me. Non sei tu il casino, tra i due; sono io. Guardami e poi guarda te; chi dei due è il più strano?>> mi chiede ed io indico subito me, <<Sbagliato; indovina un po'? Sono io quello strano e quello incasinato per cui allontana quella stupida idea e scendiamo da qui; ci stanno aspettando.>> ammette e tutto questo mi fa venire in mente un perfetto scenario per un film horror. Casa nuova e assai misteriosa; un ragazzo misterioso e persone che non conosco che mi stanno aspettando; tutto perfetto per commettere un omicidio di cui la vittima sarei io. 
Lo guardo per cercare conforto e sicurezza ma lui è già sceso dall'auto; il cuore inizia a battermi forte nello sterno e l'ansia prende il sopravvento. Non so chi o cosa mi aspetterà, so solo che se sono qui con Adam credo di essere al sicuro.

Mi guarda come per chiedermi di scendere; sorride per poi tornare indietro e prelevarmi dalla macchina. Mi prende la mano e camminiamo lungo il vialetto brecciato che conduce alla casa dalle pareti bianche. Ѐ una semplice casa a due piani con un piccolo cortile sul retro e degli alberi davvero molto carini dai fiori rosa.
Adam mi guarda prima di suonare il campanello; mi posa le mani sui fianchi e dopo avermi stampato un affettuoso ed amorevole bacio sulla fronte mi guarda negli occhi e sorride lievemente; <<Saprai chi sono e cosa mi tormenta e capirai molte cose che non sarai sicuramente riuscita a capire in passato...>> mi dice per poi farsi coraggio e suonare il campanello della casa. L'ansia sale ma appena gli occhi di Adam entrano in contatto con i miei, mi calmo e sorride ampiamente.


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