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LARA'S POV

Ho riflettuto molto sulle parole dette ieri notte dalla mia amica Alyce e sono giunta ad una conclusione: lasciar perdere per sempre Adam. So che sarà difficile, so che soffrirò, so che lui comparirà ma quando scomparirà saprò di averlo dimenticato. Non avrò più bisogno di lui e vivrò una vita normale malgrado la sua presenza. 
Mentre infilo i miei jeans, la porta si spalanca e appena mi volto trovo la figura di Michael che si è appena coperto gli occhi con le mani. <<Quando finisci avvisami.>> afferma ed io faccio il più in fretta possibile, <<Cosa c'è?>> chiedo e lui automaticamente scopre gli occhi, <<Gwen.>> dice e basta questo singolo nome a farmi salire l'ansia, <<Cosa è successo?>> chiedo su di giri e lui sorride, <<Nulla; lei sta bene. Ha solo dolori addominali ma è ovviamente normale. Volevo chiederti se potresti stare con lei dato che io dovrei andare a fare una commissione.>> mi dice gentilmente ed io annuisco sorridendo ampiamente. 

Seguo Michael verso la sua camera dove sono già presenti Jennifer ed Alyce che mi sorridono appena mi vedono entrare. <<Sarò di ritorno tra circa un quarto d'ora, ragazze.>> ci informa Michael per poi avvicinarsi a Gwen e baciarla sulle labbra con una delicatezza innata. Lascia la camera ed io vado a sedermi con la schiena poggiata al muro sul comodo letto; <<Tra un po' nascerà la piccola peste.>> ammette Alyce e Gwen sorride guardandosi il ventre, <<Sono felicissima.>> afferma Jennifer e Gwen le sorride, <<Anche io; non vedo l'ora di poterla guardare.>> dice sorridendo ampiamente Gwen che si accarezza il ventre ed io la guardo, <<Immaginate le sue piccole manine, i piedini piccoli, gli occhietti e la testolina. Sarà un amore.>> ammette poi Gwen ed io sorrido guardando le mie mani intrecciate tra loro.

<<Lara, qualcosa non va?>> chiede Jennifer ed io la guardo, <<No, va tutto bene.>> mento ma Alyce mi guarda male, <<Se non vuoi dircelo, potresti anche dirlo.>> dice poi lei ed io la guardo seria, <<Si tratta di Adam, stranamente. Ho deciso di lasciarlo stare.>> ammetto e subito Alyce mi guarda con tristezza; ma cosa sta succedendo? Non è stata lei quella che mi ha detto di lasciarlo stare? Proprio non capisco...
<<Sei sicura?>> mi chiede seriamente Gwen ed io la guardo, <<No, ma so che è la cosa giusta.>> ammetto con il cuore aperto ed è vero; non voglio dimenticarlo ma so che è la cosa migliore per me e anche per lui. Sarà un percorso molto complicato a causa dei ricordi che ogni volta che il mio cuore si ferma a pensare, riemergono nella mia mente e bruciano come sale sulle sanguinanti ferite. Non riesco nemmeno a capire quel che voglio fare a causa dei sentimenti forti e contrastanti che sono in gioco quando si parla di lui. 

<<Penso che questa sera dovremmo dormire assieme tutte quante.>> propone sorridente Gwen ed io annuisco sorridendo lievemente, <<La trovo un'idea perfetta.>> ammette Alyce seguita da Jennifer che annuisce mentre un sorriso a trentadue denti si forma sulle sue carnose labbra. <<Io e Jennifer ci occupiamo di andare a comprare le cose da mangiare e da bene.>> dice subito Alyce sorridendo e Jennifer sorride d'accordo con lei; <<Io e la piccola ci occuperemo dell'organizzazione della camera dato che staremo in camera vostra.>> si prenota Gwen sorridendo ed io rimango fuori dai giochi dato che non so cosa potrei fare, <<Lara tu potresti andare a comprare qualche dolciume, che ne dici?>> chiede Jennifer ed io annuisco sentendomi parte di qualcosa e attiva in qualcosa che comprende tutte noi. 

<<Potremmo anche invitare Ashley ed Hanna dato che adesso sono parte integrante del gruppo.>> propone Gwen ed io annuisco subitissimo d'accordo con la sua nuova idea, <<Anche secondo me va benissimo.>> afferma Jennifer e Alyce sorride annuendo energicamente. 
<<Allora io le chiamo anche e non preoccupatevi, loro mi aiuteranno con l'organizzazione della vostra camera dato che non posso fare determinati sforzi.>> ci dice Gwen e tutte noi annuiamo andando verso le diverse mete. 
Mi incammino verso l'uscita ma appena mi volto a causa di una spallata da parte di una studentessa mai vista, mi scontro contro un petto sodo e saldo. Alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare gli occhi scuri e seri di Adam che mi scrutano da cima a fondo, <<Ehm... Scusami.>> dico secca per poi andarmene ma mentre faccio per proseguire, lui mi afferra per il braccio e mi attira a sé, <<Dovremmo parlare, noi due.>> impone ed io lo guardo stranita, <<Ripeto: io e te non abbiamo nulla da dirci, Adam.>> sputo acida e più chiara possibile per poi tirare a me con prepotenza il mio polso e massaggiandomelo a causa della forza utilizzata da lui per attirarmi al suo corpo. 

Cammino a passo svelto a causa della pressione e del martellarmi del cuore dentro il mio sterno. Non riuscirò mai a dimenticarlo se mi sta attaccato e se lo incontro praticamente ovunque io vada. Sento i suoi passi, pesanti e svelti, arrivare a me così mi volto e me lo ritrovo accanto a me. <<Perché?>> chiede lui ed io so già a cosa si riferisce, <<Non voglio parlare con te.>> dico calma e serena anche se dentro di me c'è un tornado di emozioni, <<Bene bene e sentiamo, perché?>> chiede ancora ed io chiudo per un po' gli occhi, <<Perché non meriti le mie attenzioni.>> ammetto e lui si acciglia, <<Come scusa?>> chiede incredulo ed io annuisco, <<Esattamente, Adam. Non meriti più nulla da me.>> affermo guardando dinanzi a me. 
Non vedo l'ora di trovarla una fottuta pasticceria. 
<<Dove stai andando?>> chiede d'un tratto ed io mi blocco per poi voltarmi verso di lui che mi guarda stranito, <<Perché non la smetti di preoccuparti per me e di farti gli affari miei? Non hai da scopare con qualcuna?>> chiedo brusca e rabbiosa e lui mi guarda sostenendo alla perfezione il mio sguardo, <<Non sto capendo, Myers; vuoi che sparisca dalla tua vita?>> chiede d'un tratto ed io mi ritrovo in difficoltà.

Sbuffo e continuo a camminare lungo la mia via ma lui non vuole saperne di starsene per conto suo. Lo ignoro, come giusto che sia. Lo ha fatto mille volte con me...
Arrivo finalmente ad una pasticceria e ci entro in tutta fretta seguita immancabilmente da Adam. C'è molta gente qui per cui si sta molto stretti e la folla costringe Adam a starmi ancora più vicino al mio corpo. Sento il suo respiro caldo sul mio collo e mille brividi invadono il mio corpo, facendomi tremare per un solo secondo. 
Prendo i dolci e dopo aver pagato, cerco di seminare Adam che nel frattempo si è perso nella mischia non vedendolo più. Cammino velocemente, quasi corro ma me lo ritrovo nuovamente al mio fianco con in bocca una sigaretta. 
<<Quando la finirai di tormentarmi?>> chiedo ormai esausta e priva di ogni traccia di pazienza, <<Mai.>> risponde secco lui ed io alzo gli occhi al cielo, <<Sei la persona più patetica che esista sulla faccia della terra, Adam.>> ammetto e lui sorride leggermente, <<Grazie per il complimento, Myers.>> risponde ed io sospiro. 

Rientriamo in università e subito cammino verso la mia camera ma purtroppo anche lui mi segue. Entro in camera mia grazie alla chiave ma mentre sto per chiudere la porta e tagliare finalmente fuori Adam, lui posiziona la sua scarpa nera in mezzo alla porta ed io non riesco a chiuderla del tutto. Lo guardo seria ma non riesce a capire il concetto "Vai via." purtroppo.
<<Cosa non capisci delle parole "Vai Via."?>> chiedo spazientita e lui mi guarda come se stesse guardando qualcosa di misterioso, <<Se sei tu a dirlo non mi fa effetto; so che mi vorresti accanto a te per sempre.>> risponde a tono ed io spalanco gli occhi e la bocca, <<Ti reputi troppo il centro del mondo, Adam. Cresci e capisci che tutto non ruota attorno a te.>> sbotto seria e lui porta all'insù i suoi lati della bocca, <<Prima non mi pare che fosse così.>> ammette ed ha ragione, <<Non sto mica dicendo il contrario.>> ribatto per poi chiudere la porta e lasciarlo fuori. Non riuscirò mai a dimenticarlo; a tagliarlo fuori dalla mia quotidianità se continua a camminare sul margine dell'entrata e dell'uscita della mia vita...


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⏰ Ultimo aggiornamento: May 04, 2020 ⏰

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