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ADAM'S POV

Sapevo fin dal principio che questa "riunione" fosse già stata organizzata secondo i minimi dettagli e la faccia di Lara me ne sta dando conferma.
<<Non è vero!>> continua a dire ma io ci credo poco; so quando mente e quando dice la verità, lei per me ormai è un libro aperto per certi versi. <<Va bene, hai ragione tu.>> gliela do vinta ma non per molto dato che sicuramente Gwen mi darà la conferma della piccola messa in scena. 
<<Io voglio andare via con te. Sarebbe bellissimo fare quel che stavamo facendo ieri qui, in spiaggia.>> ammetto e sono sincero con lei perché mi sono rotto di mentirle; subito avvampa e la trovo irresistibile quando lo fa. Mi guarda con occhi di una madre che deve sgridare il figlio ma non lo fa ed io ridacchio per la buffa espressione. <<Ti conviene stare zitto se non vuoi che tutti vengano a sapere di... questa cosa tra me e te.>> ammette ed io mi acciglio, <<"Questa cosa"?>> chiedo sorridendo lievemente e lei si ritrova spiazzata e in imbarazzo, <<Fanculo, Adam!>> esclama per poi voltarsi e sorridere.

Ultimamente Lara sta cambiando un po' troppo. Dal carattere timido sta passando ad un caratterino davvero molto sensuale ed eccitante a parer mio. <<Adesso sai dire anche le parolacce, eh? Certo che ti ho proprio cambiata.>> affermo prendendomi i meriti e lei mi guarda seriamente, <<Questo è solo merito mio.>> ribatte ed io mi fermo per un attimo ad osservarla; i suoi occhi mi stanno guardando con attenzione, le sue labbra sono leggermente socchiuse e cavolo, quanto vorrei baciarla. Non so cosa questa ragazza mi stia facendo ma so solo che mi sento bene con me stesso, con il mondo, con tutti. C'è solo un problema; non riuscirò mai a superare un solo ostacolo che mi logora dentro da molto tempo. Non c'è niente che possa estrarre questo maledetto dolore che provo e che mi porto dietro da quando ero un adolescente.

Lara si rende conto del mio stato di trance e del mio umore che pian piano sta arrivando al lastrico e mi prende la mano stringendomela e portandosela sulla coscia dove le intreccia e le osserva. <<Non so cosa ti prende, ma non voglio vederti triste.>> ammette per poi darmi un bacio sulla guancia e guardarmi negli occhi. Una scintilla si sta accendendo nel mio corpo mentre il mio cuore sta aumentando i battiti. Queste sono le cose che di Lara mi attirano come un orso al miele; le sue piccole attenzioni, il suo saper leggere nella mia anima confusionaria, il suo tocco che su di me ha un effetto davvero strano e mai provato perché è sempre stato il mio tocco a far uscire fuori di testa le donne e mai il contrario. Ma con lei è tutto diverso, tutto è cambiato e non vorrei mai perderla perché senza di lei mi ritornerei a vivere nel baratro della mia monotonia che ogni giorno dipingeva le mie giornate di grigio. Con lei sto imparando a donare colore alla mia vita e tutto questo mi piace. Lei torna e poi va via ed è questo che mi fa uscire fuori di me quando si tratta di lei. Non sono innamorato perché Adam Langford non si potrà mai innamorare ma la mia vita sta prendendo una piega piacevole e sgradevole allo stesso tempo. 

<<Grazie.>> dico senza nemmeno pensarci e lei mi guarda subito negli occhi allibita, <<E per cosa?>> chiede subito accigliandosi ma so che lei sa, vuole solo sentirselo dire; <<Per esserci sempre per me.>> ammetto e lei sorride illuminando subito la mia anima che stava pullulando nell'oscurità del mio passato. <<Non devi ringraziare me, ma te stesso che hai deciso di aprirti con me.>> ammette e non ha affatto ragione; <<Fanculo. Questo è tutto merito tuo.>> dico solo per creare una piccola lite che mi fa sorridere sempre, <<Mh... Forse hai ragione.>> dice ed io rimango stranito e la guardo, <<Voglio andarmene.>> dico perché la voglia che adesso ho di sentire le sue labbra sulle mie è davvero alta, <<Ma non puoi.>> dice ed io decido di metterla in difficoltà, <<Mi vuoi qui?>> chiedo guardandola con malizia e lei sorride portando lo sguardo sulle nostre mani ancora intrecciate e mi stringe la mano un po' di più; <<Non vorrai lasciarmi fare la candela a queste coppiette!>> dice alzando lo sguardo e puntandolo nei miei occhi e subito avverto un sensazione strana.

<<Quindi siamo noi due le candele?>> chiedo sorridendo e lei annuisce facendo di "Sì" con il capo. Devo farlo, non ne posso più. <<Ragazzi noi dovremmo andare via.>> ammetto alzandomi e prendendo per mano Lara che mi sta guardando come se mi volesse uccidere. <<Va bene ragazzi e mi raccomando, voglio una femminuccia eh.>> dice Gwen che è comodamente poggiata al petto di Michael che le cinge la vita, <<Molto spiritosa.>> dico alzando lo sguardo al cielo per poi vedere Lara che è in totale imbarazzo. Raccogliamo le nostre cose, ci vestiamo e ci dirigiamo verso la mia macchina nera. Lei sale e si rilassa un po' chiudendo gli occhi, so che è stanca ma prego che non si addormenti perché avremo molto da fare in camera mia.
<<Non addormentarti.>> le ricordo scuotendola poco e lei sorride annuendo e ritornando a fare silenzio e a chiudere gli occhi rivolgendo il viso verso il finestrino.

Accendo lo stereo e abbasso il volume per non disturbarla. Guido fino al dormitorio e nemmeno il tempo di scendere dalla macchina che la noto appisolata e ormai dormiente come un ghiro. Sbuffo e maledico la sua stanchezza per poi aprire piano la portiera per evitare che cada e me la carico in braccio e così facendo cammino fino alla mia camera che apro con moltissima difficoltà. 
La poggio sul letto e inizio a spogliarla con delicatezza e lentezza, per godermi ogni minimo dettaglio del suo corpo fino a quando delle piccole cicatrici presenti nel suo interno coscia mi attirano e cavolo, sono smagliature che mi fanno eccitare davvero molto. Ho sempre amato quelle piccole cicatrici bianche perché sono un segno di crescita e di bellezza che ho sempre apprezzato in ogni ragazza.

Le accarezzo e nemmeno poso l'indice sulla sua coscia che inizia a muoversi e a respirare forte, mi acciglio e decido di lasciar stare. Sfilo tutto il suo vestito e lo poggio sulla scrivania presente in camera per poi raddrizzarla sul mio letto. Mi svesto rimanendo solo con i miei boxer neri e mi stendo accanto a lei rivolgendomi verso il suo perfetto corpo. Lei è perfetta; occhi chiusi e rilassati, labbra socchiuse, il petto che si alza e si abbassa ogni qual volta respiri e gambe stese lungo tutto il letto. Sorrido e le stampo un piccolo e leggero bacio sulle sue labbra e poi un secondo sulla fronte per poi mettermi a pancia in su proprio come lei e addormentarmi in un attimo sognandola e ritrovandomela anche nel mondo dei sogni... 


Me or Him?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora