LARA
Sono nel mio letto, avvolta nelle lenzuola bianche del letto matrimoniale comodo ma troppo grande per una come me. La voragine che ho nel cuore sta divenendo sempre più profonda man mano che il tempo passa. Il silenzio sta avvolgendo e riempiendo l'intera camera e anche se le voci dei miei amici si sentono fin qui, per me regna solo la solitudine e la tristezza che sta invadendo il mio corpo. La porta si apre subito ed io chiudo istintivamente gli occhi fingendo di dormire; non voglio essere disturbata da nessuno in questi momenti per me intimi.
Sento dei passi avvicinarsi al letto e fare il giro fino ad arrivare al lato opposto al mio. Un peso si aggiunge al mio e avverto un calore al mio interno e subito capisco, grazie all'imprecazione appena fatta, che si tratta di Adam.Sono a pancia in giù e la mia faccia è rivolta verso il suo lato del letto; sento il suo respiro che fa avvampare il mio volto. Non devo aprire gli occhi, devo solo addormentarmi altrimenti penserà che io lo stessi aspettando. Lo sento muoversi e subito mi rendo conto che si è messo a pancia in su. <<Mi dispiace tanto, Lara.>> dice d'un tratto ed io rimango impassibile alle sue parole; in troppe volte le ho sentite dire da lui e solo pochissime se non rare volte sono state vere.
<<Sono stato un tale coglione...>> continua a dire ed io non voglio ascoltare le frottole che sta dicendo; <<Non so nemmeno perché ti sto parlando mentre dormi ma sai, sei sempre stata paziente con me e dato che non ho le palle per dirti un fottuto "Grazie" quando sei sveglia, te lo dico quando dormi.>> afferma ed io cerco di reprimere le lacrime.<<Domai sarà un giorno di merda. Non vorrò vedere nessuno e se sarà possibile, vorrei andare a Miami per fare una cosa che non ho mai fatto.>> ammette ed io adesso vengo divorata dalla curiosità che mi sta mangiando viva, <<Non voglio dirti nulla ma non perché sei tu ma perché non ho mai trovato le parole per esprimere la merda che ho dovuto passare.>> dice ed io lo capisco. <<Ho perso troppe persone e non voglio perdere anche te, Lara.>> ammette ed il mio cuore sta per esplodere; vorrei aprire gli occhi, avvicinarmi a lui e dirgli che tutto va bene e che non mi perderà mai ma non posso. Devo fingere per poter capire cosa sta provando in questo momento ed è una cosa orrenda. <<Cazzo. Sono patetico.>> ammette per poi alzarsi nuovamente e affacciarsi alla finestra che sento aprire da lui. Starà sicuramente fumando adesso e mi piacerebbe vederlo mentre lo fa. Mi rilassa saperlo sereno e rinchiuso in un momento di pace...
Finisce di fumare e torna a stendersi accanto a me. Un momento di silenzio viene interrotto da un gesto completamente inaspettato; mi accarezza la guancia. Le sue mani fredde e lisce percorrono la mia guancia e le mie labbra soffermandosi su di esse. <<Quanto vorrei baciarti.>> ammette ed io non posso credere alle sue parole anche se tanto lo vorrei. Finirei con l'illudermi, con il salire in alto e alla fine cadere di nuovo in basso. Mi muovo poco e lui subito porta via la sua mano dal mio volto. Rimpiango quel che ho fatto e già che ci sono, mi volto completamente mettendomi in posizione fetale di spalle a lui. Non sento più il suo tocco così cerco di addormentarmi e ci riesco dopo poco...
***
Sento la mia sveglia suonare così apro gli occhi e mi ritrovo incollata ad Adam che mi stringe a sé. Cerco di liberarmi ma invano così lascio che la sveglia si interrompi da sola e rimango ancora un po' accanto a lui che ha le mani avvolte attorno alla mia vita e il suo nudo petto aderito alla mia schiena. Sbadiglia e apre gli occhi staccandosi subito dal mio corpo, come se fosse bollente; come se avesse preso la scossa. Avverto freddo ma non mi interessa nulla. Chiudo gli occhi e fingo di dormire; non voglio vederlo oggi anche perché mi ha detto che oggi sarebbe stato un giorno di merda per cui non vorrei farlo arrabbiare. Va in bagno e chiude la porta dietro di sé a chiave. Mi alzo subito e vado direttamente in cucina. Sono le 9.00 in punto e trovo sveglia solo Alyce che è comodamente seduta a mo' di Cleopatra sul divano.<<Buongiorno.>> dico io e appena si volta, noto che ha gli occhi rossi. Ha pianto e anche molto. Mi siedo accanto a lei che sposta nuovamente lo sguardo sulla TV impostata sul canale Top Crime ed ha il volume al minimo. <<Elia non ha dormito con me questa sera e si è anche arrabbiato perché ho insistito... Ha detto delle cose che mi hanno ferita moltissimo...>> ammette lei senza che io le chiedessi nulla ed io non so proprio cosa dirle, <<Stamattina sono andata a vedere come stesse e se l'è presa. Tutta sta andando a puttane, Lara...Non voglio perderlo... >> afferma poi e inizia a piangere nuovamente. La attiro a me e la stringo forte mentre le sue lacrime bagnano la mia maglietta viola lasciandoci su delle goccioline che la mia maglia assorbe subito.
Gwen fa il suo ingresso in salotto; ha delle occhiaie che fanno paura ed una cera davvero orrenda. Cammina come se il suo corpo non avesse un'anima e mi domando il perché di questa giornata triste e cupa. Mi guarda e mi rabbuio appena entro in contatto con i suoi occhi tristi e spogli di ogni altra emozione.
Viene a sedersi accanto a me e poggia il capo sulla mia spalla. Alyce continua a piangere mentre la sua testa è poggiata sulle mie cosce e Gwen invece è sul punto di esplodere in lacrime da un momento all'altro ma cerca di trattenersi.La guardo e subito noto milioni di lacrime all'interno dei suoi occhi divenuti lucidi.
<<Oggi sarà un bruttissima giornata.>> ammette con la voce incrinata ed io sorrido tristemente accarezzando il capo di entrambe. Alyce si è addormentata mentre Gwen è in religioso silenzio mentre ha lo sguardo perso chissà dove. <<Andrete a Miami?>> chiedo senza guardarla e lei abbassa il capo, <<Non lo so... Molto probabilmente sì.>> ammette cercando di mantenere un tono normale e non tempestato dalle lacrime che cercano disperatamente di fuoriuscire dai suoi occhi scuri; <<Ah... Come farete per i biglietti?>> chiedo e lei rimane in silenzio così capisco che è stata in piedi tutta la notte per farli e pagarli.
Sento Alyce muoversi ed agitarsi così le accarezzo la guancia e le prendo la mano, facendola calmare quasi subito. Chissà cosa starà sognando... sicuramente nulla di buono data la sua improvvisa agitazione.Elia entra in cucina vestito tutto di nero; camicia nera con qualche bottone sbottonato, skinny jeans neri e delle Converse alte totalmente nere e consumate. La cosa che subito noto in lui sono le pronunciate occhiaie e l'assenza di emozioni nel suo corpo e nella sua anima. Tutti sembrano degli zombie e non voglio pensare a Adam. Non riuscirei a vederlo triste o sofferente; è più forte di me. Lui godrebbe nel vedermi stare male ma non è la stessa cosa per me; buffo, vero?
Be', ormai per me è divenuta un'abitudine fare tutto il contrario di quel che fa Adam nei miei confronti per cui mi sono abituata ed anche molto.
Elia ci passa dinanzi e mi sorride tristemente per poi portare lo sguardo sulle sue scarpe e dirigersi in cucina. Decido di seguirlo per cui sposto Alyce sulle ginocchia di Gwen che inizia ad accarezzarla dolcemente e vado a passo svelto in cucina, raggiungendo così Elia.Lo trovo seduto ad uno degli sgabelli della penisola intento a giocare con una monetina che fa girare a mo' di trottola. La osserva senza provare nulla; i suoi occhi sono completamente vuoti.
Mi siedo accanto a lui che nemmeno si accorge della mia presenza fino a quando non poso una mano sulla sua spalla.
<<Scusami se oggi sarò così ma non preoccuparti; non mi vedrete.>> ammette senza che io proferisca parola ed annuisco poggiando il mio capo sulla sua spalla; <<Non devi fartene una colpa; in fondo non è colpa nostra se l'umore cambia e varia a seconda delle giornate.>> affermo e lui sorride lievemente; un sorriso quasi impercettibile.
<<Potrei almeno sapere il motivo?>> chiedo e lui nemmeno ha il tempo di sospirare che Adam fa il suo ingresso in cucina con gli occhi completamente rossi. Avrà pianto...<<A che ora abbiamo il volo?>> chiede con la voce strozzata dalle lacrime che cercano di uscire, <<Tra un quarto d'ora.>> dice Elia che lo guarda negli occhi, <<Bene.>> dice lui e se ne va voltandoci le spalle. Vado in cucina e subito trovo Gwen piangere sul corpo dormiente di Alyce. Una scena che mi fa piangere il cuore. Cerco di reprimere le lacrime che spingono verso l'esterno e vado in camera mia dove mi sfogo e piango lacrime di sofferenza.
Non so cosa sia successo, ma so solo che non posso vedere loro tre ridotti così; specialmente Adam...
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Me or Him?
RomanceSEQUEL DI "ME OR OTHERS" Tutto è divenuto oscuro nella vita di Lara Myers che adesso si è chiusa ancor di più con tutto il mondo che la circonda. Grazie ad uno spiacevole incidente, però, metterà da parte il suo lato debole e timido lasciando lo spa...