Joel é un bravo ragazzo, non posso dire nulla di male su di lui. In questi giorni si é unito al nostro gruppo e siamo usciti molto spesso insieme. Ho rimandato il momento delle scuse alle ragazze. E speravo di poterlo rimandare per molto tempo, per un semplice motivo.
Mi sono ricordato come siamo finiti a letto.
Mi scappava la pipì, e c'era un cespuglio. Non mi sono nascosto dietro, lo fatto direttamente così, per strada nel cespuglio. E sono ho rischiato di essere arrestato. Ero ubriaco, non capivo niente e quindi mi sono scagliato anche sul poliziotto e il, ragazzo(fratello di Joel) che voleva solo calmare la situazione. Ma io ero troppo fuori di me per quanto ero ubriaco.
La ragazza si era avvicinata a me, mordendo il mio orecchio.
-Chiedi scusa, babe. Ho tanta voglia di farti vedere cosa sto indossando.
-Mi dispiace!-dissi quasi subito verso il poliziotto e il ragazzo.-Mi dispiace veramente tanto, ho bevuto tanto e... Credo che dovremmo tornare a casa piedi. Non posso guidare in questo stato.
Ed é stata una gran notte. Almeno finché non ho vomitato sullo zerbino e con questo gesto credo di aver eliminato qualsiasi bel gesto della notte.
Io questo momento sto cercando di studiare, ma é molto difficile con Zabdiel che mi guarda dalla soglia della porta.
-Lo sai che mi metti un pò di paura?-dico e mi volto verso di lui.
-Non hai ancora chiesto scusa ed é passato una settimana!
-Ti posso assicurare che sono passati molti più giorni.
-Christopher!
-Ok, ok! Domani andrò a scusarmi.
-Assolutamente no! Tu adesso ti alzi e vieni con me.
-E dove?
Non mi risponde, mi prende per un braccio e mi trascina fuori dal nostro piccolo appartamento e mi fa entrare a forza in macchina, al posto del passeggero e lui si mette alla guida.
Credo di sapere dove mi sta portando e la cosa non mi piace per nulla! Che cosa dovrei dire? <<Mi dispiace di avere vomitato sulla vostra porta?>>
-Cosa dovrei dire? Come mi devo scusare?-gli chiedo
-Non cominciare con delle scuse tipo:'ero ubriaco e non volevo', capito?
Sospiro.-Capito.
Siamo arrivati troppo velocemente secondo me e credo di star per vomitare di nuovo. Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso la porta e noto subito che é tutto pulito.
Zabdiel suona il campanello e sento una voce gridare:-Vado io!
La porta viene aperta dalla bionda tutta sorridente e anche sul viso di Zabdiel si dipinge un grosso sorriso quando la vede.
-Ehi, Zabdi. É bello vederti!
Credo che non si sia accorta di me, e non provo neanche ad attirare la sua attenzione.
-Ciao, Perrie.
-Come mai da queste parti?
-Il mio amico deve dire una cosa a tutte voi. É importante.- spiega Zabdiel indicandomi e la ragazza si accorge di me.
-Oh, entrate che chiamo tutte.
Ci lascia entrare e ci fa accomodare nel soggiorno mentre lei grida ai quattro venti di scendere. In pochi secondi, nove bellissime ragazze sono davanti a noi. I miei occhi subito si appoggiano sulla sua bellissima figura. Quando mi nota mi sorride, sventolando in aria la mano per saluto.
Cavolo, é più bella di quanto me la ricordassi.
-Ci siamo tutte. Che cosa volevate dirci?
Zabdiel mi colpisce sul braccio e io prendo subito un gran respiro prima di parlare.
-Mi voglio scusare con voi per aver comitato...-non ho tempo di concludere che subito mi attaccano.
-Sei stato tu?!-Maledetto stronzo, abbiamo dovuto pulire la tua merda!-gridano tutte insieme.
-Fatelo finire!-grida la mia salvezza.-Sta cercando di scusarsi. Prego, continua.
-Grazie. Come stavo dicendo, mi dispiace. Non avrei dovuto bere così tanto, e neanche scappare, posso capire la vostra rabbia e il rifiuto nell'accettare le mie scuse.
La ragazza di colore prende parola, w ha anche un bellissimo fisico, ma non come quello della ragazza della festa che ora tiene le braccia incrociate ed é accanto alla ragazza con cui ho fatto sesso.
-Noi ti perdoniamo ad una condizione.
-Quale?
-Sarai il nostro servo personale