Capitolo 15

125 4 0
                                    

Mi sveglio al calduccio.
Stavolta mi ricordo subito del perché sono al caldo, abbasso lo sguardo sulla mia pancia e vedo due braccia muscolose stringermi.
Oggi mi sono svegliata molto bene, ieri sera abbiamo visto il film, abbiamo riso e scherzato, fin quando non mi sono addormentata con lui che mi accarezzava la pancia e mi lasciava dolci baci sulla testa...

"buongiorno sugar"
"mhmmmm... Buongiorno"
"dormito bene?"
"molto, che ore sono?"
"7,30...tra un ora dobbiamo scendere per la colazione"
"aspetta... Tu non sei tornato in camera! Magari Simon ha avvisato qualcuno e ora ti stanno cercando!!"
"stai calma, ho già sistemato tutto. Non ti preoccupare"
"va bene..."

Restiamo abbracciati ancora per una decina di minuti, poi con malavoglia ci alziamo per prepararci.
Dylan indossa la maglietta e si avvia verso la finestra.

"no! Devi uscire dalla porta!! Altrimenti Simon capirà che sei stato qui!"
"già mi stavo dimenticando! A parte che dormirà ancora"
"non rischiamo, ora controllo se c'è qualcuno in corridoio"
"così mi fai sentire come una squillo! Mi sento offeso"
"ma piantala scemo! Vai non c'è nessuno"

Esce e chiudo la porta, ma lui è più veloce e ci infila un piede per tenerla ancora aperta.
Non dice niente, mi bacia...
Un bacio bello da morire.
Dopo averlo spinto fuori chiudo la porta e mi ci appoggio sopra.
Mi tremano le gambe.
È una sensazione che non ho mai provato, neanche con il mio ex, in Italia.
Con fatica per le gambe informicolate mi alzo.
Oggi andremo al lago, quindi devo prepararmi.
Entro in doccia sotto il getto ghiacciato del doccino e mi insapono.
Ci metto solo cinque minuti visto che non mi lavo i capelli, indosso il mio nuovo custume rosa e preparo uno zaino con ciabatte e telo mare.
Facciamo colazione tutti insieme, i ragazzi parlano della loro serata "epica" e io mangio i pancake tranquilla e beata, fino a quando non mi chiedono cosa ho fatto io la sera precedente, entro in modalità panico, divento paonazza e quasi mi strozzo con il cibo, tutto questo con Dylan seduto davanti a me che sorseggiare il caffè ghignando tra sé e sé.
Svio la domanda con un alzata di spalle e un "niente di che" quasi sussurrato.
Per fortuna riprendono subito a parlare tra di loro e io vengo di nuovo ignorata da tutti, quasi tutti.
La colazione finisce e tutti ci avviamo al pullman che ci porterà al lago.
Sono contenta di andarci, ho fatto delle ricerche e ho scoperto che ci sono molte attività da poter fare, canoa, Stand up paddle che sarebbe surf con un remo, poi skysurf, kayak....
Insomma ci sono abbastanza attività!
In più ho visto delle foto, è un vero spettacolo!
Dopo una ventina di minuti il pullman si ferma in uno spiazzo circondato da alberi, non si vede molto di quello che c'è intorno, la vegetazione è molto fitta.
Scendiamo tutti e ci incamminiamo per una stradina stretta che attraversa il bosco, rimango come sempre per ultima, voglio godermi questo paesaggio.
Amo gli alberi e i boschi, amo la natura.
Tutti camminano in uno strano silenzio, saranno come me incantati da quello che ci circonda.
Fiorellini di vari colori stanno ai bordi della stradina, rumori di uccellini fanno da sottofondo a questa passeggiata, un gradevole odero di pino e fiori mi fa fare grande respiri.
Ma ancora non avevo visto niente.
Continuando a camminare gli alberi si fanno meno folti, una leggera brezza si fa spazio tra i rami.
La stradina ora si fa in discesa, cerco di fare attenzione a non cadere ma i mie piedi non sono collegati al mio cervello, e i miei occhi, troppo impegnati a guardare quello che mi circonda, non vedono un grosso masso a terra, così cado con le mani avanti, ma non faccio in tempo a toccare terra che vengo prontamente presa dallo zaino.

"fai attenzione! Potevi farti seriamente male"
"grazie Dylan, non mi sono accorta del masso... Stavo guardando in giro. È bellissimo qui!"
"non hai ancora visto il meglio"
"ci sei già stato?"
"si...Il mio patrigno ha una baita sulla altra sponda, ma con la canoa vengo spesso da questo lato, le spiagge sono molto più belle qui"
"mi piacerebbe vivere vicino all acqua, mare o lago non importa, certo il mare penso che sia qualcosa di speciale, ma è l acqua in sé che mi attira"
"hai ragione"

Grazie alla mia quasi caduta siamo rimasti un pochino più indietro rispetto al gruppo, quindi acceleriamo il passo e li raggiungiamo, nessuno si è accorto.
A volte dimentico il ruolo che ho...
Ma con lui mi sento a mio agio, forse anche troppo.
Persa nei miei pensieri non presto attenzione a quello che c'è intorno a me.

"allora? Ti piace?"
"che? Scusa ero distratta"
"il lago stella"

Il lago?
Persa nuovamente nella mia testa non mi sono resa conto di niente.
Siamo rimasti di nuovo indietro.
Il gruppo davanti a noi è già in spiaggia, corrono e gridano come pazzi, togliendosi scarpe e maglietta per andare verso il lago.
Uno specchio di acqua si apre davanti a noi.
È stupendo.
Incredula mi giro verso di lui e poi di nuovo verso il lago.
È dello stesso colore dei suoi occhi.
Smeraldo.
Il sole che illumina il cielo azzurro di oggi lo fa sembrare ancora più brillante, sia il lago che i suoi occhi.
Delle grosse rocce sfiorano la superficie della acqua, si vede il fondale fatto di rocce ovali e liscie.
Sono emozionata.

"è stupendo"
"vero"

Cammino spedita verso la riva, lascio cadere lo zaino a terra e mi levo le scarpe mentre ancora cammino.
L'acqua è calma, e per bagnare i piedi devo avvicinarmi alla riva.
È una sensazione magnifica,ma non mi basta, voglio immergermi completamente.
Apro lo zaino e tiro fuori il telo che mi sono portata, mi svesto rimanendo in costume e sistemo tutto lontano della riva perché  i ragazzi stanno incominciando a fare gli scemi giocando a schizzare l acqua.
Guardo intorno a me per vedere ogni meraviglia che ci circonda,  a dire la verità tutto è bellissimo qui ma la cosa più bella sta fissando me.
Dylan mi guarda con una faccia abbastanza contrariata, sarà perché non ho ascoltato il suo consiglio sul mettermi una muta da sub.
Scuoto ls testa ridendo e mi butto in acqua.
È bellissima, fredda e pulita, calma e trasparente.
Uno specchio d'acqua così non l ho mai visto in tutta la mia vita.
Purtroppo ci sto pochissimo dentro.
Quando esco dylan sta ancora a fissarmi.
Lascio perdere e mi avvicino a carl e Susan.

"ragazzi! ho visto sulla mappa che il chiosco dove si possono fare le attività acquatiche è poco lontano da qui, vado ad informarmi! Volete venire?"
"non vedo l ora di fare qualcosa! Magari canoa! Questo lago è bellissimo"
"hai ragione Susan, comunque stella mi piacerebbe accompagnarti ma qui deve rimanere qualcuno con questi pazzi, infatti guarda, ma cosa?! ... Smhit che combini!... Scusate ragazze vado a vedere cosa hanno in mente..."
"stella rimango qui anch'io... Non mi sento di lasciare carl da solo, lo farebbero impazzire!comunque anche tu non andare da sola, sembra vicino il chiosco ma in realtà non è raggiungibile dalla riva, bisogna fare un sentiero, vedi sulla mappa è indicato"

Non l avevo notato, ora chi mi porto?

"portati... No allora Ryan si spaventa  anche per un ragnetto... Lucas direi di no, potrebbe mollati lì e scappare...."

Passa in rassegna tutti quelli che sono ancora fuori dall acqua, trovando un difetto in tutti.

"oh si! Dylan!!"

Lo chiama gridando

"si prof?"
"senti dovresti accompagnare la professoressa Stella al chiosco delle informazioni, ti andrebbe? Tu sei già stato qui, sarà più facile per te"
"certo prof. Non c'è problema! Professoressa Stella è pronta?"

Accidenti! Quando mi chiama così mi fa impazzire!

"certo Dylan, fammi strada"

Non finirà bene.

Only.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora