Capitolo 37

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Mi sveglio nel mio letto.
L' ultima cosa che mi ricordo è che mi sono addormentata in auto, e dylan mi portava a letto in braccio.
Deve avermi anche spogliata perché addosso  ho solo gli slip, sa che non mi piace dormire con il reggiseno.
Dovevo essere proprio scanca per non accorgermi di niente.
Tasto la parte di fianco a me, è vuota.
Non so che ore sono, ma dev'essere tardi perché il sole filtra dalle persiane.
Siamo stati a parlare fino all'alba.
È stata una delle serate più belle della mia vita.
Ci siamo detti tutto, ogni cosa.
Mi sento stranamente bene, essere riuscita a raccontare ogni cosa della mia vita mi ha fatto bene, i mie segreti e anche quelle piccole cose che non sa nessuno a parte me.
Lui ha riso con me quando raccontavo qualche aneddoto divertente e mi ha stretto forte quando parlavo di mio papà e della mia famiglia.
Mi mancano da morire, ora più che mai.
Vorrei che mia madre fosse qui per vedermi felice, mio fratello andrebbe sicuramente d'accordo con dylan.
Devo parlarne con lui.
Mi stiracchio e scalcio le lenzuola.
Il pavimento è freddo sotto i miei piedi nudi.
Mi infilo la sua camicia e vado a cercarlo.
È in salotto in piedi davanti alla finestra, indosso ha  solo i boxer, parla al telefono e non mi vede.

"va bene amico, allora ci vediamo domani alle 14....ciao."

Mette il telefono sul tavolo e si gira con un sorriso che farebbe venire un  infarto anche alla regina Elisabetta.
Anche se penso che sia immortale.
Perché è così maledettamente bello?
Me lo merito?
Cazzo no!
Ma me ne sbatto e penso che per una volta la vita mi abbia voluto premiare per tutto l'impegno che ci sto mettendo.

"ciaoooo babyyy...."

Strascica le parole in modo sensuale.
Si avvicina e mi abbraccia.

"mhmm.... come mai di buon umore?"
"ti ho vista! Ogni volta che ti vedo sono di buon umore!"
"anche al mattino appena sveglia?"
"soprattutto, anche se non è più mattino da un bel pezzo"
"che ore sono?"

Chiedo nel panico.

"sono le 15,30..."
"o ca... Tra un ora devo essere in palestra!"
"stai calma.... Ora mangiamo qualcosa e poi ti lavi..."
"non c'è tempo per mangiare!"
"si che c'è... Ho già preparato, e poi in un ora si possono fare molte coseeee"

Stringe il mio sedere e mi lascia un scia di baci sotto l'orecchio.

"al diavolo la doccia!"
"brava... Tanto la faremo finita la palestra"

Mi prende in braccio e mi porta in camera.
Mi lascia cadere sul letto e si posiziona in mezzo alle mie gambe.
Sbottona l'unico bottone chiuso della camicia e mi bacia entrambi i seni.
Con una mano mi sfila le mutande, che scalcio infondo al letto.
Con i piedi spingo in giù i suoi boxer che si uniscono alle mie mutande.
Si appoggia sui gomiti e mi fissa intensamente.
I suoi occhi come al solito mi intimidiscono.
Sono talmente belli da mettermi in imbarazzo.

"ti amo baby"
"ti amo D"

Sposta una mano e la passa in mezzo alla mia intimità, gia cosi mi fa impazzire.
Innarco la schiena per il piacere.

"sei sempre pronta per me"
"Dylan... Ti prego..."

Con una mossa mi penetra lentamente.
È delicato, e continua a guardarmi negli occhi.
Metto le mani nei suoi capelli e li tiro leggermente, un gemito di piacere esce dalle sue labbra.
Allaccio i piedi sul suo sedere e lo spingo più giù.

" Dylan più forte..."
"ti piace quando ti scopo forte..."

Un gemito strozzato esce dalla mie bocca mentre stringo forte con i denti il labbro inferiore .
Con il palmo della mano cerco di coprirmi la bocca.

"ma so anche che ti piace di più quando ti dico queste cose...."

Aumenta il ritmo e spinge sempre più in fondo.
Con la mano mi prende sotto il ginocchio e mi piega la gamba vicino al suo corpo.
Sono vicino al limite.
Non riesco a trattenermi quando faccio l'amore con lui.
Si abbassa e mi bacia.
Metto le mani sulla sua schiena e gli conficco le unghie nella pelle.

"Dylan.... O mio... Dio"
"lasciati andare...."

Vengo innarcando la schiena e stringendomi forte a lui.
Sono talmente beata che non mi accorgo che anche lui è venuto.
Si sdraia di fianco a me e mi mette un braccio sotto la testa.
La camera è immersa nel silenzio più assoluto.
L'unica cosa che si sente sono i nostri respiri affanati.

"è stato..."
"lo è sempre con te dylan..."

Stiamo così  due minuti per riprendere fiato.

"su fanciulla alza il tuo splendido culo e vai a mangiare"
"non mi va... Stiamo qua..."
"mi piacerebbe, ma so già che se non ti obbligo ad alzarti mi odierai a vita... Passato questo stato di beatitudine mi ammazzerai per averti fatto fare tardi"
"si...hai ragione"

Ci infiliamo le mutande e torniamo in cucina.
Sul tavolo ci sono dei bagol con salmone e formaggio fresco.

"dio quanto ti amo!"
"lo so... Sono fantastico! Che posso farci?!"
"adesso non ti allargare!"
"è la verità! Ti amo tantissimo, sono bravo in cucina, e ti faccio impazzire a letto... Cosa vuoi di più!"
"sei modesto!"
"umile è il mio secondo nome"
"ma smettila! Presuntuoso... Io sono brava a fare tutto!"
"questo è vero... Sei fantastica in tutto... Sopratutto a l..."
"ti prego non dirlo! Mi imbarazza tantissimo parlare di queste cose..."
"mentre lo fai non sembri imbarazzata.... Anzi"
"DYLAN!!"

Sono diventata paonazza, so che non c'è da vergognarsi...
Ma parlare di queste cose fuori dal letto mi fa uno strano effetto.
Mangio il mio delizioso begal mentre lui mangia un tramezzino con tonno.
Finito corro in bagno a lavarmi i denti mentre dylan mette i piatti in lavastoviglie.
Mi vesto già per allenarmi e preparo la borsa della palestra.

" DYLAN... dai è tardi!!"
"ARRIVO! MI STO LAVANDO I DENTI! "

Apro la porta e mi preparo davanti già con le chiavi della mia macchina.

"Ciccio andiamo con la mia..."
"perché?"
"guidi troppo piano!"
"e tu troppo forte"
"dai sbrigati"

Per tutto il tragitto dylan è rimasto attaccato al sedile con uno sguardo preoccupato.
Arrivati faccio un parcheggio a S da manuale.

"però ragazza! Sai guidare da dio!"
"lo so, lo so... Anche questo è per sfatare il fatto che noi donne siamo impedite al volante!"
"ci tieni proprio a questa cosa, sulle donne?"
"ci ho fatto una ragione di vita"

Entriamo in perfetto orario.
I bambini sono già tutti in sala e stanno giocando fra di loro.

"ciao!! Scusate il ritardo.... Metto la musica e siamo pronti a scatenarci!"
"siiii! Evvai!"

Mi tolgo la borsa dalla spalla e vado ad accendere lo stereo.

"Dylan puoi andare a dire a Jhon che sono arrivata?"
"certo mon amour"
"vai va!..."

Svolgo la mia lezione con i bambini in tranquillità, facciamo gli esercizi giocando, e loro si divertono un mondo.
A fine lezione quella sfinita sono sempre io.
Se ne vanno felici con i loro genitori che mi ringraziano perche li faccio stancare e alla sera si addormentano prestissimo, anche se a vederli ora non si direbbe.
Passo da Jhon a vedere come sta.

"ciao Jhon! Stai meglio?"
"ciao stellina... Si sto molto meglio, è stato solo un brutto raffreddore, tu come stai?"
"io?.... Benissimo perché?"
"così!... Vedo che stai bene... Sono felice per te, tu sei tutto quello che mi è rimasto, sei come una nipote per me... E vederti felice mi scalda il cuore... Voglio il meglio per te"
"Oh Jhon.... Ti voglio bene anch'io"
"Mary sarebbe fiera di te"

Lo abbraccio forte con le lacrime che minacciano di uscire.

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