Capitolo 59

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Isola d Elba, Roma, Napoli, capri, Ischia, Amalfi,Matera, Polignano a mare, San benedetto del Tronto, San Marino.
Queste sono alcune delle citta che abbiamo visitato nell'ultimo mese.
La Calabria, la Sicilia e la Sardegna abbiamo deciso di visitarle l'anno prossimo. È stata una mia scelta, perché qui in Romagna voglio starci almeno due settimane. Amo la Romagna, è la mia infanzia. Mio nonno era emiliano e da piccoli venivamo qua con lui e la nonna, stavamo per tutti i tre mesi estivi.
Alloggiavamo in un campeggio, avevamo una roulette fissa tutto l'anno .
Adesso siamo a Rimini, siamo a fine stagione, ci sono solo famiglie e anziani.
Di sicuro non sono qui per il divertimento.
Le discoteche ormai sono vuote, i ragazzi giovani come noi vengono la settimana di ferragosto.
Dylan rimane subito incantato dal modo di fare dei romagnoli.
Sono tutti gentili e affabili.
L'hotel che prendiamo e piccolo e carino, a conduzione familiare.
Si trova direttamente sulla spiaggia.
La camera è pulita ed essenziale. Lasciamo subito e bagagli in camera e ci mettiamo il costume.
In spiaggia prendiamo un ombrellone in prima fila.
I bambini giocano seduti sul bagnasciuga, sorvegliati dai genitori.
Le onde portano un sacco di conchiglie a riva, è sempre stato il mio passatempo preferito raccoglierle, e poi si cammina tanto e ci si abbronza di più.
Lascio dylan con un libro in mano e incomincio a passeggiare.
Rivedo tutti i bagni che vedevo quando ero piccola, dove andavo a giocare con mio fratello e qualche bambino conosciuto in spiaggia.
Non so per quanto cammino, ma dopo un po' ho le spalle in fiamme.
Quando torno all'ombrellone dylan dorme con il libro sul petto.
Meno male che è all'ombra, altrimenti avrebbe il segno degli occhiali da sole e del libro.
Controllo il telefono, ho qualche messaggio di Jen e uno di mia mamma.
La prima mi scrive quando ho intenzione di tornare perché gli manco, mia mamma invece mi scrive un sacco di nomi di posti dove sono stata da piccola con i nonni.
È ora di pranzo e la mia pancia comincia a brontolare.
Non so se svegliare Dylan o lasciarlo dormire, sembra così tranquillo.
Prima che possa prendere una decisione apre un occhio.

"baby... Mi sono addormentato"
"si... Hai dormito un bel po', è ora di pranzo"
"bene, perché ho una fame da lupi!"
"allora andiamo al ristorante della spiaggia"

Il locale è molto bello, i tavoli sono sulla terrazza, si vede il mare.
Arriva il Cameriere e ci lascia i menù.

"posso scegliere io?"
"prego! Sai meglio di me cosa è il caso di mangiare... E sai i miei gusti"
"non è difficile sapere cosa ti piace! Mangi praticamente tutto!"
"vero"

Quando il Cameriere torna ordino del pesce, spaghetti alle vongole, cozze, e anche una piadina come aperitivo.
Il pranzo è stato buonissimo, dylan ha mangiato come un bue.

Sono stati giorni bellissimi.
Le due settimane sono finite, ed è ora di tornare a casa, per adesso quella a Milano.
Non abbiamo ancora deciso quando partire per la nostra vera casa, San Francisco, ci stiamo godendo questi mesi di luna di miele.
Dopo tre giorni che siamo a casa di mia mamma, il karma vuole riprendersi gli ultimi mesi bellissimi.
Sono le 20:44, abbiamo appena finito di mangiare quando il mio telefono suona.
È Victor, mi sembra strano che mi chiami, ci siamo sempre sentiti per messaggio.
Scorro il dito sul display e rispondo alla chiamata.

"ehi Victor! Tutto bene?"
"stella... Io non so come dirtelo... Dovresti tornare, subito... Jhon..."
Il telefono mi cade dalle mani, dylan si gira verso di me e si precipita.

"baby?che c'è?"

Prende il telefono da terra e parla con Victor per qualche  minuto.
Non capisco cosa si dicono, sono in uno stato di trance.
Dylan spiega a mia mamma e a nik cos'è successo, poi  torna da e mi abbraccia.

"è morto?"
"no... È molto grave però... Dobbiamo rientrare il prima possibile"

Faccio un gran respiro e mi alzo.

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