Capitolo 39

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"NON CI CREDO!! MA SEI BELLISSIMA! DOVE L HAI TROVATA DYLAN!!"
"Lara anche se non gridi ti sentiamo lo stesso!"
"piantala stupido! Ciaoooo, dio come sei bella!"
"ciao... Grazie per i complimenti... Anche tu sei bellissima"

E lo penso davvero!
Cazzo è un'altra copia in miniatura di dylan, alta, magra, bionda con gli occhi verde scuro...
Ma che genetica c'è in questa famiglia?

"io, bella? Naaa..."
"sei uguale a tuo fratello!"
"scusa ma così mi offendi!"
"ti piacerebbe!"
"ma cosa ci fai insieme a questo cretino?!"

Rido di gusto quando Incominciano a rincorrersi per la cucina.
Lara non ha scampo, ma dylan prende tempo e la lascia scappare.

"il circo è in città?"
"MAMMA! HA INIZIATO LUI!"
"Lara ma cosa covolo GRIDI!... Andata in sala si mangia!"

Corrono tutti e due lasciandomi in cucina come una pera cotta.
Diana mi si avvicina e mi mette una mano sulla spalla.

"quando sono insieme non si può contenerli"
"lo capisco anch'io ero così con mio fratello..."

Dylan torna in cucina correndo.

"scusa baby... Mi sono scordato che non sai dov'è la sala da pranzo"

Al nomignolo baby divento viola.
Sua mamma è vicino a me con dei piatti in mano, gli occhi le diventano lucidi, abbassa la testa e sorride.

"diana ti aiuto..."
"no cara, non ti preoccupare va di la'!"

Dylan mi prende la mano e mi accompagna in quella che chiamano sala da pranzo.
A me sembra una sala da ricevimenti, ci starebbero una decina di tavoli.
Pur essendo enorme è accogliente, al centro c'è un tavolo rotondo apparecchiato alla perfezione, un camino spento riempie la parete davanti a me, dalle grandi vetrate si vede il giardino.
La veranda è coperta e in mezzo c'è un braciere acceso.
La piscina è illuminata e sembra gigante.
Questa casa mi mette in soggezione, mi fa sentire piccola.

"è solo una casa"

Mi sussurra dylan vedendomi perplessa.

"è una graaande casa"
"la nostra allora sarà molto più piccola"
"nostra?"
"si quella che compreremo quando ci sposeremo!"
"ancora...."
"si ancora e ancora e ancora... Prima o poi succederà..."
"ok... Ma la casa non troppo piccola, una via di mezzo"
"tu sei un vero enigma...ma ti amo, perciò cambia idea quante volte vuoi"
"anch'io Ti amo"

Si avvicina e mi sfiora le labbra con le sue, ma prima che possa baciarmi una voce ci interrompe.

"BLAAAA... Ragazzi le effusioni in camera da letto per cortesia!"

Mi blocco all'istante.
Dylan rimane a un centimetro dalle mie labbra.

"jj tu e mamma vi baciate di continuo"
"Lara, noi siamo adulti! Comunque dylan, se la lasci andare mi presento?"
"stella lui è jhonatan"
"piacere, Stella"

Allungo la mano per stringere la sua ma mi sorprende e mi da un abbraccio.
È un uomo molto muscoloso, alto e affascinante.
I suoi occhi marroni sottili mi ricordano quelli di mio papà, ha la pelle olivastra e i capelli ricciolini castano scuri.
Sembra molto giovane, forse anche per il suo abbigliamento, jeans scuri e t-shirt bianca lo fanno sembrare un ragazzo di trent'anni.

"ehi jhonatan, giù le mani!"
"è divertente vederti innamorato!"

Da una forte pacca sulla schiena di dylan e torna a parlare con me.

"scusa ma il Dylan geloso mancava dalla mia lista... Comunque, siamo felici di averti qui"
"anch'io sono felice"

Ed è vero.
Passato l'imbarazzo iniziale mi sono sentita a mio agio.
Sono tutti molto carini e gentili con me.
Diana arriva in sala con una teglia in mano, jhonatan si alza dalla sedia e sposta il centrotavola.

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