Capitolo 45 Dylan

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È stata una nottata pazzesca.
Inutile dire che non abbiamo dormito neanche dieci minuti.
Abbiamo nuotato, fatto l'amore, poi nuotato ancora, abbiamo visto un film mentre facevano l'amore, abbiamo parlato, abbiamo fatto l'amore...
Si insomma ci siamo amati parecchio.
Ora stiamo facendo colazione sul terrazzo, c'è una vista magnifica, stella appoggiata al muretto in accappatoio, che guarda l'alba.
Il sole sta sorgendo proprio davanti a lei, sembra quasi che lo faccia solo perché l ha vista.
Io la amo da impazzire, una cosa che non si può spiegare con le parole né con i fatti, mi fa stare bene, mi fa pensare a cose che prima neanche immaginavo, mi fa riflettere, sono diverso con lei, probabilmente ho scoperto chi sono davvero.
La mia vita prima di lei non aveva un senso preciso, una direzione, ma ora che l ho conosciuta la mia vita ha un senso, e non intendo la mia vita con lei, voglio dire che so cosa voglio diventare, ho capito qual è la mia strada.
Stella sembra rapita da quello che vede, ma lo sguardo non mente, è malinconico, quasi triste, non è la prima volta che è così, quando è assorta nei pensieri il suo sguardo si svuota, sembra perso chissà dove, so che il suo passato ogni tanto torna a farsi vivo nella sua testa, e la lontananza da casa, da una parte aiuta a dimenticare ma dall'altra aumenta la sua solitudine.

"stella... Baby?"
"dimmi?"
"tutto ok?"
"mhm si... Il paesaggio è bellissimo"
"certo che lo è...vieni a mangiare i pancake con lo sciroppo d'acero..."
"arrivooo"

Riesce a nascondere tutto in un solo secondo.
Arriva saltellando, si siede sulle mie ginocchia e prende un pancake con le mani , da un grande morso e si lecca le labbra per togliere una goccia di sciroppo, nota che la guardo e mi stampa un bacio sulle labbra.

"mhmmm... Non è poi così male lo sciroppo d'acero"
"io te l'ho detto che è buonissimo"

Continua a mangiare seduta sulle mie gambe, questa beatitudine non durerà molto perciò voglio godermi ogni minuto di questa giornata, da domani purtroppo torno alla vita normale, ma tra cinque giorni è ancora il week end, e avrò un sacco di tempo per stare con lei, e poi manca pochissimo a questo benedetto diploma, non vedo l'ora.

"appena finisci ci rivestiamo e andiamo... Vorrai dormire qualche ora prima di andare in palestra"
"mh mh... Tu non vieni?"
"certo che vengo con te!"

Abbiamo lasciato la camera a malincuore, è stata una delle serate più belle della mia vita, tutte le altre sono sempre state con stella.
Arrivati nel suo appartamento ci spogliamo , e ci mettiamo a letto.

"D metto la sveglia...Se la senti chiamami... A volte quando sono stanca non la sento neanche"
"non ti preoccupare, ho il sonno leggero, ti sveglierò io"

Le accarezzo i capelli e crolla in un minuto.
Io non ho molto sonno, quando il sole è già sorto faccio fatica ad addormentarmi, anche se le persiane sono chiuse.
Continuo ad accarezzarla e a pensare come sarà dopo, quando avrò finito gli studi, a cosa farò, a cosa faremo insieme.
Penso già di sapere quale sarà il mio prossimo passo per il futuro.
Sento una canzone, ma non riesco a capire da dove arriva, mi muovo piano perché stella sta dormendo, è il suo telefono, lo prendo e guardo il display.
È la sveglia!
Ma che cazzo, ha messo la sveglia per dieci minuti?!
In realtà sono le 15,30!
Non mi sono neanche reso conto di essermi addormentato.
Ho dormito cinque ore e mi sembra di non aver chiuso occhi.

"ciaoooo"
"ti sei svegliata da sola alla fine..."
"si... Mi sento riposata"
"vuoi farti una doccia?"
"non lo so... Devo lavarmi anche i capelli... Ma ho intenzione di sudare molto in palestra... Forse è meglio che la faccio dopo"
"va bene... Allora mangiamo e andiamo"

Appena arrivati in palestra stella è andata nell'ufficio di Jhon, mentre io mi allenavo con Victor, allenavo... Mi ha dato un sacco di botte perché ero sempre distratto a guardare stella.
Da quando è salita sul ring con Jhon, è diversa.
Mi affascina la grinta che ha, la forza che riesce a mettere quando sferra un pugno o un calcio, non sembra neanche lei, a vederla in jeans e maglietta sembra così fragile, ma quando mette i guantoni tutto cambia.
Sembra tormentata, arrabbiata.
A fine allenamento è distrutta, si toglie i guantoni, tirando il velcro con i denti, Jhon scende dal ring scuotendo la testa, pensando che abbia finito mi avvicino, ma riprende a dare pugni al saccone a  mani nude.
Rimango giù dal ring, a guardarla, ha gli occhi lucidi e le stanno sanguinando le nocche.
Sto per salire quando mi sento fermare, Jhon mi mette una mano sulla spalla.

"Dylan... Lasciala stare..."
"ma... Ma non vede che sta sanguinando?"
"lo vedo... Non ti preoccupare, sa quello che fa... Lasciala finire"

Sono scioccato, se Jhon dice così vuol dire che non è la prima volta che lo fa.
Lui la conosce meglio di me sul ring.
Non capisco cos'è successo...
Sembrava tranquilla fino a quando è entrata nell'ufficio di Jhon.
Rimango sbigottito a guardarla per altri dieci minuti, finche stremata non tira l'ultimo pugno.
Si accascia a terra e mette le mani in testa.
Non resisto più, devo fare qualcosa.

"stella... Stella tutto bene?"

Lei non si muove, non mi guarda neanche.

"Victor!"

Ma che cazzo, perché chiama Victor?

"ehi amico... Vieni a finire l'allenamento"
"aspetta... Stella?"
"dylan vieni"

Vengo trascinato via dal ring.
Non ci capisco più un cazzo, che sta succedendo?
Stella scende di corsa dal ring e va nello spogliatoio di Jhon.
Sto per seguirla quando Victor mi tiene per un braccio.

"lasciami subito il braccio cazzo!"
"stai calmo"
"non sto calmo un cazzo! L'hai vista?! Ti sembra normale?"
"a dire il vero si..."
"SI?"
"si... Non è la prima volta... Quando non si allena per più di un giorno è così... È successo dopo il trasloco, e anche dopo la gita, in più secondo me, Jhon le ha detto qualcosa che l ha fatta incazzare, e succede molto spesso, stai calmo, tra cinque minuti uscirà dal quel bagno come se niente sia successo"

Non so cosa dire, non mi sembra una cosa normale...
Soprattutto il fatto che Jhon la faccia incazzare così.
Rimango seduto a terra per quei cinque minuti.
La porta si apre, stella esce ancora vestita per allenarsi, le mani sono bendate con delle nuove fasce pulite.
È sorridente!
Io non ci capisco più niente.

"Dylan..."
"dylan un cazzo!"
"scusa... Non mi ricordavo che eri qua..."
"stella mi hai fatto spaventare!"
"lo so... Mi dispiace"
"che cazzo ti è successo!?"
"io... Posso spiegartelo dopo?"
"ok... Ma ora stai bene?"
"ora si!"

Si avvicina e mi prende le guance con entrambe le mani.

"mi dispiace... Sono perdonata?"
"mhmm.... Non lo so.... Si, ma voglio una spiegazione "

Mi sorride e mi bacia.

Victor viene verso di noi ridendo.

"che ti avevo detto amico! Buona serata ragazzi"
"ciao Victor... Grazie"

Facciamo una doccia veloce, per togliere il sudore e ci cambiamo, nello stesso spogliatoio perché ormai siamo rimasti gli ultimi.
Appena stella è pronta usciamo dallo spogliatoio, pensando che vada da Jhon mi fermo, ma lei prosegue verso l'uscita.
Senza che le chieda niente risponde alla mia domanda.

"non stasera"

Deve averla fatta incazzare molto.
In macchina è tornata la stella di sempre, canta e ride.

"dopo torni a casa tua? Domani hai scuola"
"vuoi che resti da te?"
"ovvio che lo voglio, ma se devi andare a casa non c'è problema"
"devo passare da casa a prendere i vestiti e quella stupida divisa"
"ok...ci andiamo subito?"
"se ti va... Se no dopo cena faccio un salto io"
"vai ora... Dopo cena voglio che mi abbracci fino ad addormentarmi"
"mi sembra un buon piano."

A casa mia non c'è nessuno, scrivo a mia mamma che sono passato a prendere dei vestiti e che rimarrò da stella a dormire.
Mentre torniamo al suo appartamento stella chiama un ristorante cinese e ordina del cibo d'asporto.
La serata passa tranquilla, mangiando e ridendo.
Non parliamo di ciò che è accaduto in palestra perché  lei sembra essersene dimenticata completamente ,non voglio che cambi di nuovo l'umore.

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