Capitolo 38

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A lezione finita io e dylan salutiamo Jhon e  i ragazzi, che continuano a prendermi per il culo dicendomi che dylan mi ha fatto diventare una pappa molla.
Prima sul ring stavo per colpirlo con un calcio, ma ho visto che era distratto perciò non l ho fatto.
Hanno incominciato a fare gli scemi, ridendo e mandando baci volanti verso di lui.
Scusate ma non voglio fargli un grosso in livido in faccia.
È troppo bello.
Senza che gli dicessi niente hanno capito che tra me e lui c'è qualcosa.
È così evidente?
Probabilmente si.
Quando sono con lui sono sempre felice e spensierata, e praticamente siamo sempre insieme.
Questa cosa mi spaventa, ma allo stesso tempo mi piace.
Il viaggio verso casa mia è stato silenzioso ma non imbarazzante.
Stasera andrò a casa sua per conoscere la sua famiglia, ho cercato di non pensarci per tutto il giorno, ma ora non posso più evitarlo.
Tra un ora dobbiamo uscire di casa, e io sono seduta sulla vasca da bagno che mi asciugo i capelli da circa venti minuti.
Sono tesissima, non so neanche come vestirmi!
Non ho comprato niente da portare!

Non posso presentarmi a mani vuote!
Spengo il phon e corro in camera.
Dylan è sdraiato sul letto con in mano un libro.
Lo abbassa sul petto e mi fissa.
Apro l'armadio e incomincio a tirare fuori vestiti, lanciandoli a terra.

"no... No.. Questo no.... Forse questo... No... Dai cavolo... Ci sarà qualcosa di decente!... No... No.... Troppo corto... Troppo scollato...."
"stella che stai facendo"
"stai zitto devo cercare qualcosa da mettermi... Non ho niente di carino!"

Mi siedo a terra esasperata prendendomi la testa tra le mani.
Dylan si alza e fruga nell'armadio.

"trovato! Vedi non era difficile!"

Tira fuori un abito verde oliva che era nascosto sotto una giacca.
Neanche mi ricordavo di averlo!
È carino, semplice ed elegante.
Arriva sopra il ginocchio, è molto stretto con le maniche a tre quarti che io adoro.

L ho comprato due anni fa per la laurea di Jim, l'ho messo solo in quella occasione e poi l'ho dimenticato.
Neanche nel fare il trasloco mi sono resa conto di averlo!

"questo vestito l'ho messo solo una volta...non sarà troppo... Attillato?"
"ma smettila! Sei bellissima, con un corpo fantastico! Perché ti fai tutti questi problemi?!"
"voglio fare bella figura! Sto per conoscere la tua famiglia!"
"a loro piacerai comunque, indipendentemente da come ti vesti!e poi guarda come accollato"
"se lo dici tu...."

Dylan non ha visto il dietro del vestito.
Questo mi preoccupa.
È vero, davanti è a giro collo, ma dietro no.
La scolatura posteriore arriva praticamente al sedere.
Ora lo metto e vediamo che ne pensa.

"come mi sta?"
"dio mio... Quando penso che tu non possa essere più bella di così, te ne esci con questo vestito mozzafiato... Il verde ti dona"
"grazie... Prendo una giacca e usciamo"
"non serve, stasera fa caldo"
"devo metterla ... Questo vestito... Non mi tiene caldo nella schiena"

Faccio una giravolta per far vedere a Dylan cosa intendo dire.
Lui è basito.
Prendo una giacca e sono pronta.

"sei fortunata che andiamo a casa mia, altrimenti ti saresti dovuta cambiare"
"perché?"
"stella questo vestito è.... Un po' troppo scollato qui"

Fa scorrere il suo dito sopra il mio sedere, e mi accarezza la schiena, subito dei brividi mi percorrono lungo il corpo.
Penso che abbia ragione ma ormai è tardi e va bene così.

"va bene, mettiti la giacca e andiamo"

Andiamo con la Chevrolet così può lasciarla a casa e riprendere la sua auto.
In macchina sono silenziosa, mi sento un fascio di nervi.
Dylan accende la radio e mi tiene la mano appoggiata sul ginocchio.
A un semaforo vedo un chiosco che vende fiori.

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