Mi sento un po' meglio.
Sono uscita dall'ospedale ormai da due giorni, venerdì sarà l'ultimo giorno di scuola, e sono nell'ansia più totale.
Durante questi due giorni, sono tornata a casa mia, ho spento il telefono e ho passato i giorni più belli della mia vita, senza preoccuparmi di dover aspettarmi un messaggio, una risposta a qualcosa, una qualche chiamata, nulla di tutto questo ha disturbato il mio riposo.
Ieri è venuto Adrian e poco dopo Molly a casa mia, mi hanno aiutato a recuperare tutto quello che mi ero persa in quei giorni.
Così ora sono davanti scuola, pronta per entrare e finire questo lungo e interminabile anno scolastico.
Ne sono successe di tutti i colori, delle belle e delle brutte.
Dentro ci sono già degli alunni che iniziano a sistemare gli addobbi per la festa di fine anno della scuola.
Altri aspettano invece come me fuori, la campanella per entrare a lezione.
In lontananza vedo Ezra che mi saluta non appena parcheggia con la moto, non appena lo vedo ricambio con un saluto e mi ricompongo, non devo sembrare troppo euforica di vederlo , anche se lo sono, e molto anche.
Sono sempre passata inosservata , perlomeno dopo i primi giorni per via del mio trasferimento, quindi il timore che sia successo quello che penso mi fa gelare il sangue.
Escono dei ragazzi e delle ragazze, che mi guardano e alcuni ridono, altri bisbigliano , altri mi squadrano male .
Tutto è abbastanza strano e confuso, ma diventa tutto molto, ma molto più chiaro quando sento urlare una frase ad un ragazzo che , non conosco e che nemmeno ho mai visto in vita mia, e mi si ferma il battito del cuore.
"Occhio che ti butta dalle scale!" IO mi immobilizzo a fissare il vuoto e non proferisco parola, non riesco, sono pietrificata, non ci voglio credere cazzo, non ci voglio credere.
"Oh ! Grazie bro le sto alla larga, tanto la scala non si può togliere, questa volta almeno!" Tutti iniziano a ridere e accerchiarmi, come per deridermi in gruppo, sempre più persone entrano e subito dopo escono, e quando lo fanno ripetono i loro stessi atteggiamenti.
Non può essere un caso, qualcosa non va. Il mio sguardo passa e trova quello di Ezra, sono in panico, e lui credo stia pensando quello che penso io.
LO guardo di nuovo negli occhi e decido di entrare, mi giro in fretta e furia ed entro dal portone di ingresso, ma subito mi fermo.
Voglio sprofondare nell'abisso più cupo e profondo che esista.
Ho capito il perché tutti ridevano prima.
Ci sono mille volantini sparsi in giro. Sui muri sulle macchinette , sugli armadietti.
Mi chino sulle ginocchia per prendere un foglio caduto per terra e lo leggo.
<RAGAZZA FA CADERE DALL'IMPALCATURA UNA SUA COETANEA e COMPAGNA DI SCUOLA, DURANTE I PREPARATIVI PER LA FESTA DI NATALE, INCIDENTE O PIANIFICAZIONE E PREMEDITAZIONE??>
<LA RAGAZZA RIMANE PARALIZZATA , NON SI SA SE SI RIPRENDERA' o NO, CHI ACCUSARE?>
<A CHI DARE LA COLPA, SE NON A QUELLA CHE HA TOLTO LA SCALA QUANDO LA RAGAZZA ERA ANCORA SU?>
Compariva il mio nome e la mia foto naturalmente, ora tutti sanno tutto di me .
Chiudo gli occhi un secondo e li riapro dopo che mi arriva un messaggio.
Lo leggo subito e c'è scritto:
<Ho perso la possibilità di giocare per colpa tua e delle tue amiche del cazzo, dovevi lasciarlo o queste sarebbero state le conseguenze, non dire poi che non ti avevo avvertito stronzetta. Con amore ma anche no Klaus>
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REMEMBER ME. Le luci del passato COMPLETA (In Revisione)
RomanceIl passato non torna bussando gentilmente alla tua porta. Ma irrompe nella vita come un ciclone. Ed è questo che è successo a Fhayt. Le luci del suo passato la inseguono, e la tormentano di giorno, e mentre dorme la notte. La sua presenza sarà di tr...