Dopo aver più volte cercato di chiamare Sara, senza ottenere risultati, Kelly uscì dalla propria camera da letto con mille pensieri che le vagavano nel cervello.
Scese le scale, raggiungendo il corridoio sistemandosi contemporaneamente la chioma ricadente sulle spalle in dei boccoli naturali, prese il cappotto in pelle di camoscio e lo indossò assieme alla sciarpa turchese che aveva comprato solo una settimana prima.
Contemporaneamente, la mano di sua figlia la tirò per un lembo di stoffa della giacca; la madre si abbassò sui suoi occhi scuri chiedendole cosa volesse: Thea ricambiò il suo sguardo ed alla fine confessò ciò che le passava per la mente e che la stava torturando da ore, ormai.
"Non ti nego che avrei preferito che fossi rimasta con noi, stasera..." espresse con un timbro carico di delusione nella voce, ben notato dalla mamma: la figlia conosceva molte bene i metodi da usare per farà sentire in colpa e talvolta cedere, benché non fosse quello il caso; prima che la giovane donna potesse rispondere, Theodore, che fino a poco tempo prima se n'era stato seduto sul divano, nel salotto, ascoltando ogni singola sillaba della breve conversazione, le raggiunse.
I suoi occhi si posarono inevitabilmente sull'aspetto ordinato e ben abbigliato della sua ex compagna: non sapeva se lei si aspettasse un comento da parte sua, fatto era che dalla sua bocca non sfuggì neppure una parola su quel particolare; si limitò ad osservarla in maniera apparentemente indifferente, appoggiando il peso del corpo sulla gamba destra, mentre con la rispettiva spalla era appoggiato al muro.
Attese che fosse quest'ultima a parlare per prima ed è ciò che accadde a distanza di pochi secondi.
"Vi ho lasciato la cena calda in cucina ed alcuni numeri di telefono nel caso vorreste ordinare qualcosa. Come volete..." Kelly afferrò la propria borsa a tracolla e se la passò su una spalla "L'importante è che mangiate e Thea vada a letto presto. Domani ha scuola e non vorrei che arrivasse in ritardo. Tornerò presto, tesoro" con queste parole la bionda si abbassò per dare un bacio sulla guancia della sua secondogenita, la quale non le nascose un piccolo sorriso all'angolo della bocca.
Bagwell non era sicuro di cosa la sua ex avesse sussurrato all'orecchio della bambina, ma gli era parso comunque di udire qualcosa del tipo: 'non fare arrabbiare papà'.
Lo trovò quasi inusuale, almeno per lui, visto che quasi mai si era ritrovato a dover ricoprire questo ruolo.
L'unica eccezione era stata con Gracey Hollander, la figlia minore dell'altra sua ex e primo vero amore.
Inarcò un sopracciglio seguendo la figura di Kelly dirigersi verso la porta ed aprirla, non prima che lei si fu girata un'ultima volta indietro, ritornata la solita maschera di cera, a ricordargli per l'ennesima di come, da quel momento, Thea fosse sotto la sua responsabilità.
***
Nonostante le circostanze avessero le intenzioni di rivelarsi una serata perfetta, la mente della giovane madre era totalmente concentrata sui due soggetti, rispettivamente padre e figlia, che in quel momento occupavano casa sua.
Si domandava costantemente cosa stessero facendo.
La classica preoccupazione di ogni madre, insomma, o forse qualcosa di più.
Naturalmente non potevano mancare i pensieri sul discorso affrontato quel giorno.
L'atteggiamento distratto della bionda non venne più apparentemente ignorato dall'uomo che camminava al suo fianco "Sai, credo di conoscerti abbastanza da capire che qualcosa non va, Kelly" mormorò, infatti, quest'ultimo, senza smettere di guardarla; benché gli occhi verde acqua della sua accompagnatrice fossero rivolti sull'asfalto della strada su cui stavano camminando.
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How You Remind Me "Prison Break"
FanfictionSEQUEL di 'How You Live Me' 'Sometimes a man needs to surrender to fate' Michael Scofield è morto da sette anni, Lincoln Burrows ha ripreso la vita vissuta prima della sua incarcerazione a Fox River, e Sara Tancredi si è risposata, crescendo con s...