How You Remind Me "Prison Break"

Whip hand

Lo sguardo stanco e provato di Alan, mentre ascoltava distrattamente le parole di Jacob, gli conferiva un aspetto indescrivibile, oltre che due fosse nere sotto gli occhi a causa dell'accumulo di pensieri negativi e rimorsi di coscienza che lo stavano consumando sempre di più: la fiducia persa di Kelly e non averle potuto dimostrare la verità, ed ora, probabilmente, la donna che amava aveva una valida scusa per considerarlo davvero un affiliato di Poseidone.

Tutto lo sforzo per stanagliarlo dalla sua tana con l'aiuto di Kishida, era stato un lavoro inutile.

A fatica l'uomo si reggeva in piedi, avendo il costante bisogno di appoggiarsi a qualunque parte solida presente.

Non gli era stato permesso di vedere i suoi figli, James e Savannah, nemmeno per un secondo; ormai si limitava a stare zitto ed obbedire proprio come una marionetta per non mettere in pericolo né loro né Thea.

Ripensò brevemente alla reazione di suo figlio quando lo aveva creduto un uomo che non era: quella visione comprensibile gli spezzava il cuore.  

Il primo sospiro di sollievo che tirò impercettibilmente, fu dovuto alla notizia secondo cui Michael era sopravvissuto al missile, al contrario dei suoi indesiderati alleati. 

A distoglierlo dai pensieri fu una domanda di Van Gogh, con il semplice risultato di fargli sollevare lievemente le palpebre: Jacob, in breve silenzio, girò una cornice contenente una foto di Sara e Mike, spiegando la vera identità di Outis e del motivo che lo spingeva a tornare.

"Ora intende uccidermi e riprendersi ciò che è suo, ma qualunque suo piano non funzionerà, perché noi scopriremo le sue intenzioni prima che possa mettere piede ad un solo centimetro della città" Poseidone indicò uno schermo collegato alle telecamere alle loro spalle "Andrew Nelson Thoreau ci darà una mano a decifrare la foto che Scofield ha mandato ad un certo Blue Hawaii, durante la fuga dallo Yemen" distolse lo sguardo da Van Gogh e A&W, concentrandolo poi su Alan, circondandolo per le spalle con un braccio "Ed il nostro agente Clark sarà il 'braccio' " non ricevette uno sguardo diretto dall'agente FBI, solo un lieve ghigno sotto i denti, seguito da un altrettanto muto sbuffo.

Le immagini criptate e decodificate dal Nerd, Thoreau, rivelarono in parte delle informazioni, tra cui la più importante: le foto dell'omicidio di Harlan Gainse.

Jacob nascose il mento dentro il palmo della mano, mordendosi il labbro, per un momento riassaporando la soddisfazione derivata dalla notte in cui aveva fatto fuori Gainse ed al lavoro preciso sotto ogni dettaglio che aveva progettato per far ricadere la colpa su Scofield "Se ho fatto bene i calcoli, Michael ci rivelerà il significato dei tatuaggi ancora prima dei computer, oltre a dirci chi sono le persone che arruolerà per la battaglia. In un ampio piano è facile tralasciare i dettagli più semplici: mi ha scritto da un telefono localizzato nel terminal dell'aeroporto di Lione, in Francia, ieri notte, che ha poi spento alle undici e cinquantuno. Venti minuti prima di un volo diretto qui, a Chicago, dove voi gli darete il benvenuto, uccidendo Michael Scofield una volta per tutte"

***

Quando l'aereo atterrò nell' di Chicago, Michael ordinò a tutti di scendere il più velocemente possibile.

"Dici che ci saranno cascati?" gli domandò ad un certo punto Lincoln, con voce scettica, affiancando il fratello nel corridoio affollato del terminal.

Quest'ultimo sorrise ad un angolo della bocca, prima di dare una risposta "Grazie a Sucre, si. A quest'ora avranno trovato solo il telefono che gli ho detto di lasciare sul sedile dell'altro aereo. Ma dobbiamo essere comunque prudenti. Ora dobbiamo sistemare il figlio di Abruzzi"

"Chi sarebbe questo Abruzzi?" s'intromise Whip, inarcando un sopracciglio nel sentire quel nome per l'ennesima volta e per l'ennesima senza aver ricevuto una spiegazione; l'ex compagno di prigionia si fermò, intercettando il suo sguardo corrugato.