Till the end (Parte quattro)

84 5 23
                                    

Dopo aver parlato con gli infermieri, Kelly uscì dalla porta della stanza richiudendola alle proprie spalle.

Whip, Michael e Sara si ricongiunsero con lei, attendendo notizie da parte sua.

Sospirando, la giovane donna alzò lo sguardo, rispondendo alla domanda del figlio sulle condizioni attuali del padre "Ha avuto un arresto cardiaco, ma adesso è fuori pericolo. Gli hanno somministrato dei calmanti per farlo dormire. Si riprenderà, ha solo bisogno di riposare"

"Non è l'unico a doverlo fare, Kelly" intervenne fermamente la Tancredi, insinuando la pulce nell'orecchio del marito e del ragazzo "Hai già avuto un crollo e non puoi permetterti di rischiare di nuovo, soprattutto nelle tue attuali condizioni non va bene"

La sua interlocutrice annuì, restando in silenzio, riconoscendo la ragione in quella chiara esortazione.

***

David e Kelly si concessero del tempo per parlare, recandosi in un piccolo bar al piano inferiore della struttura ospedaliera.

Lei evitò accuratamente di prendere qualsiasi bevanda che non fosse succo o dell'acqua; tenendo il bicchiere tra le mani non nascose un piccolo sorriso, il che non mancò comunque di mostrargli un'espressione interrogativa di rimando, con tanto di sopracciglio inarcato, spingendola a parlare.

Kelly mollò la presa sulla stoviglia, prendendo un grosso respiro "Quando ho conosciuto tuo padre lavoravo in un bar come questo. Lui era identico a te adesso: quello sguardo magnetico simile ad un incantatore di serpenti. Caddi ai suoi piedi in un batter d'occhio"

"È per questo che lo chiamavano 'la serpe di Fox River' in carcere?" sorrise appena il giovane Bagwell, picchiettando le dita sul tavolino; tuttavia, per la madre non fu difficile scorgere il disagio che a sua volta reprimeva frustrazione.

"Può darsi..." La bionda si sporse maggiormente, posando la propria mano su quella di suo figlio "Ascolta, David, non voglio che tu ti senta in colpa per quello che è successo. Se tuo padre ha rischiato di morire, lo ha fatto sapendo di aver evitato una simile fine a te. Se c'è un responsabile qui, sono io: sono stata io a mettertelo in cattiva luce, anche se non sapevo che tu stessi ascoltando la conversazione, in un certo senso per me è stato come farlo intenzionalmente pur di punirlo per quello che è accaduto anni fa da tra di noi, sin da quando ti abbiamo concepito. Il mio è stato un errore imperdonabile, e l'ho commesso anche con tua sorella. Forse devo ringraziare il suo carattere impulsivo se adesso non odia suo padre, anzi, andrebbe sulla luna per lui..."

Il ragazzo ingoiò un grumulo di saliva dopo aver ingerito un sorso di whisky, appoggiando la stoviglia sulla superficie liscia in metallo, portandosi la stessa mano davanti alle labbra "Ecco, vedi, la mia verità è che non credo di essere l'esempio di ottimo figlio, forse nemmeno come fratello maggiore... assomiglio più ad uno di quegli animali che vivono per sopravvivere, sai? Per anni mi sono sempre visto come un fratello minore per Michael. Non ho mai avuto occasione di gestire una cosa del genere..."

"Non che noi siamo un esempio di genitori perfetti, non credere... lo hai potuto vedere, forse più da parte mia. Ma spero di poter migliorare, ora che la famiglia si allargherà ulteriormente" replicò la bionda accennò una risatina soffocata, toccandosi il ventre; poi la sua espressione tornò subito seria "Cos'è successo con Michael?"

Ecco.

Quello era un tasto con cui il primogenito aveva deciso di non giocare più.

"È piuttosto complicato parlarne... e sinceramente adesso parlerei di tutto tranne che di questo"

Il genitore decise di non forzarlo, ma di aspettare che fosse stato lui spontaneamente a volerne parlare.

L'importante era aver avuto un dialogo, che per Kelly era preziosissimo, molto più di qualsiasi diamante esistente.

How You Remind Me "Prison Break"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora