Il cellulare di Theodore continuò a squillare finché l'uomo non rispose alla chiamata.
"Sono la stessa che hai tentato di approcciare nel bagno dell'ospedale"
La voce della sua interlocutrice appariva seria, ma una nota tremante tradiva la sua fermezza.
"Ti posso assicurare che quello non era affatto un approccio, tesoro, altrimenti avrei scelto un luogo decisamente più adatto alle esigenze" Bagwell si sfiorò il mento con la mano destra, sentendo dei leggeri formicolii dovuti al pizzetto, rispondendo usando un umorismo nero, unito ad una lieve risata "Devo ammettere che non mi stupisce la tua chiamata, Sara. Immagino avrai guardato anche tu il commovente video del caro cognatino e che ti sia decisa a credere che il maritino sia ancora tra i vivi... certo, magari con la memoria un po' confusa" concluse, alternando la gamba accavallata sull'altra, mentre era appoggiato con la schiena ad un mobile della sala; udì il respiro profondo della sua interlocutrice, aspettando che fosse lei a proseguire il discorso.
"Ho delle informazioni sulla persona che cerchiamo: Poseidone. Se per te è così importante, immagino vorrai andare a fondo"
"Puoi scommetterci, fiorellino, io sono il fondo"
"Molto bene, allora. Preparati, perché andrai a scambiare quattro chiacchiere con Paul Kellerman"
Le successive parole dell'ex dottoressa di Fox River presero in contro piede Theodore, che corrugò la fronte, staccandosi dalla superficie di legno "Balle... davvero dietro a tutto questo c'è quello stronzo?"
"Dopo aver visto il video, sono andata subito al dipartimento di Stato e l'ho incontrato. Ha confermato che Michael sarebbe il tuo misterioso benefattore: il terrorista Kaniel Outis, alleato di Poseidone, e mi ha mostrato il video che lo incastra dell'omicidio del vice direttore della CIA, Harlan Gainse. Guarda caso, nello stesso giorno mi hanno hackerato il telefono. Quando al negozio mi hanno detto che ero stata io, ho capito: Kellerman ha usato le mie impronte digitali quando mi ha offerto da bere dell'acqua. Dopo tutto quello che ha ci ha fatto in passato, sarà stato un giochetto riprovarci. Comunque, a me interessa che tu vada da lui per scoprire quanto più possibile su quello che sta succedendo"
Il galeotto di Fox River si leccò le labbra con la punta della lingua, acconsentendo alla richiesta, già immaginando dentro la sua mente vederlo strisciare come un verme davanti a T-Bag.
A telefonata terminata, Kelly richiuse di scatto il cassetto con cui stava armeggiando, infilò la giacca in pelle nera, beccandosi un'occhiata dal padre di sua figlia.
Lo anticipò prima che fosse lui a parlare.
"Se stai pensando di sbrigartela da solo, hai fatto male i conti"
L'uomo afferrò la sua ex compagna per un braccio, costringendola a guardarlo negli occhi "Conosco benissimo la rabbia che hai in corpo, perché è la stessa che in questo istante mi sta suggerendo di piantare un cacciavite nella fronte di quel lurido leccapiedi. Ma vedi, proprio questo è il problema: Kellerman ci serve vivo e lucido, e non credo che con te questo possa essere possibile se non sai controllarti!"
Lei distorse la bocca in una smorfia, senza provare a divincolarsi "Apri bene le orecchie, perché non lo ripeterò, Theodore: mi avete lasciato in panchina per partire per lo Yemen, ma stai pur certo che non resterò a guardare mentre quel bastardo respira ancora! Non mi importa se sette anni fa mi ha scagionato. Se ha fatto qualcosa a mio figlio lo uccido!"
"Kelly!" contemporaneamente, la presa si rafforzò, portandola a gemere di dolore "Sei troppo sconvolta e l'ultima cosa che ci serve è un passo falso senza ottenere nulla!"
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How You Remind Me "Prison Break"
FanfictionSEQUEL di 'How You Live Me' 'Sometimes a man needs to surrender to fate' Michael Scofield è morto da sette anni, Lincoln Burrows ha ripreso la vita vissuta prima della sua incarcerazione a Fox River, e Sara Tancredi si è risposata, crescendo con s...