Yoongi
Era buffo, vero? Sorridere per qualcuno semplicemente guardandolo: non per sottostare a ciò che dettavano le convenzioni sociali, ma perché il sorriso di Jimin – non quello malizioso, ma quello genuino – era talmente contagioso da riuscire ad intenerire persino quel brontolone di Yoongi.
I tre nuovi arrivati si sedettero al loro tavolo senza troppe cerimonie: Taehyung e Jeongguk vicini e Jimin di fronte a Yoongi, come al solito.
«Buonasera a voi, sapete che siamo in chiusura?», li ammonì Seokjin mettendosi a braccia conserte.
«E loro che ci fanno qui?», domandò Jeongguk in risposta.
Il barista non seppe come ribattere, così si limitò a dire: «Loro possono stare perché io ho deciso così».
Yoongi fece un sorrisetto storto e scosse la testa divertito, per poi rivolgersi ad Hoseok, ignorando completamente il resto della discussione: «Ad ogni modo, Hobi, visto che ci hai già raccontato questa storia un milione di volte, perché non parliamo d'altro?».
Il ragazzo lo guardò confuso e gli domandò: «Di cosa precisamente?».
«Non so, per esempio... perché non ci racconti di com'è andata a finire con Moon Byulyi?».
A quella domanda Hoseok sbiancò totalmente, per poi assumere subito dopo un'espressione piuttosto triste e imbarazzata; si schiarì la gola e si decise a sputare il rospo: «Ecco... non benissimo».
«Come mai?», infierì Yoongi quasi velenoso.
«In questi giorni abbiamo parlato un po' e una sera siamo andati a bere. Lei era ubriaca e... mi ha raccontato delle cose riguardanti la sua mancata vita sentimentale».
«Quindi avevo ragione io?».
L'amico mostrò un sorriso triste e ammise: «Avevi ragione tu».
«Va dietro la barista?».
«No, è proprio innamorata della barista».
“Il gay radar non sbaglia mai”, pensò Yoongi con un sorrisetto divertito.
«Dimmi di più», lo incitò lui, posando il mento sui palmi delle mani con fare interessato.
Hoseok aprì la bocca per parlare, ma fu subito interrotto da Seokjin, che alzò una mano per attirare la loro attenzione e chiedere: «Aspettate un secondo... di quale barista state parlando?».
Yoongi trattenne l'ennesima risatina e spiegò: «La tua collega con un culo che parla».
«Intendi Yongsun? Davvero?».
«Ben svegliato anche a te, hyung. Si vede lontano un miglio che all'amichetta di Hoseok piace la figa, specialmente quella della barista... che poi, diciamoci la verità, siete tutti gay qui: dovreste avere almeno un minimo di intuito per queste cose. Possibile che io sia stato l'unico a capirlo? Siete la vergogna della comunità LGBT».
Non c'era serietà nel tono di voce che utilizzò, ma le espressioni che si dipinsero sulle facce dei ragazzi furono meravigliose: era come se l'avessero preso sul serio, tant'è che quasi tutti misero su un broncio offeso.
«Ehi, io sono giustificato! Non sono gay», si difese Jeongguk, suscitando un'insensata ilarità da parte di Jimin, il quale scoppiò a ridere tenendosi la pancia e aggrappandosi al braccio di Taehyung per evitare di cadere.
Quest'ultimo, invece, ribatté con rancore: «Io l'avevo capito!».
«Anche io», si aggiunse il suo migliore amico.
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Moon's Serendipity ~ Yoonmin
Fanfiction«Perché piangevi?» «Quando?» «La prima volta che ti ho visto... tu stavi piangendo. Avevi le braccia allargate e lo sguardo perso e ho pensato che stessi per spiccare il volo o per precipitare nel vuoto. Ed eri bello, tanto» «Non è importante, Yoong...