Mi dicevano...

128 3 0
                                    

Mi dicevano pensa.

Pensa alla tua vita e a ciò che vuoi farne.
Pensa alle cose che ti hanno fatto male, e annientale con la tua indifferenza.
Pensa a far avverare i tuoi desideri.
Pensa a rendere i tuoi sogni realtà.

Mi dicevano utilizza il coraggio.

Il coraggio come arma letale contro la paura.
Il coraggio nell'affrontare le ingiustizie, l'emarginazione, i pregiudizi.
Il coraggio per sconfiggere il dolore.

Mi dicevano sorridi.

Sorridi anche nei giorni di pioggia, perché con il sole è facile farlo.
Sorridi perché significa che stai bene.
Sorridi perché arriveranno giorni in cui desidererai di farlo.

Ho fatto sempre di testa mia.
Ho espresso le mie idee portandole avanti.

Non ho fatto successo, perché non volevo perdere me stessa, la mia umiltà.

Dicono che i soldi riescono a cambiare anche il più povero.

E non voglio che questo succeda a me.

E poi ci sono pensieri.
Pensieri che non riguardano il mio posto nella società.
Pensieri che non riguardano i miei sogni o le mie ambizioni.
Pensieri che mi portano lontano da tutto ciò che ho pensato fino ad ora.

E questi pensieri hanno un solo nome.

Nickelous.

Mi ha baciata.

"Questo stronzo ti piace".

Ha detto.

Non so neanche il significato di " ti piace".

Non ho mai pensato ai ragazzi.
Non mi interessa.
Come a loro non interessa di me.

Vado sul balcone.
Ormai è il posto in cui mi sento più a mio agio.
Il freddo della sera è la mia casa.
Quella che mi ha accompagnata da sempre.

Guardo lontano.
Mi pettino i capelli con le mani.
E inizio a farmi una treccia che cade da un lato.

I miei capelli lunghi, indomabili.
Scuri, quasi neri.
Dopo l'uscita di Nickelous, ho cambiato i vestiti.
Ho messo un pigiamone in pile di colore rosso, con disegnato sopra un orsacchiotto.

Sembro una bambina.
E questo mi rincuora, perché non lo sono mai stata.
Sono dovuta crescere troppo in fretta.

Badare a me stessa in tenera età. Perché nessuno lo faceva al posto mio.
Questo mi ha segnata.
Indosso una corazza d'acciaio, per difendermi dal mondo.

<<Posso?>>. La voce di Nickelous mi arriva da dietro.
Lo trovo sul cornicione intento a saltare sul balcone, come ha fatto la sera prima.

Lo ignoro, e torno a fissare il vuoto, mi fa sentire al sicuro.
Cosa che non posso dire di Nickelous visto che mi ha di nuovo fatta sentire fuori luogo.

<<Scusa>>. I suoi occhi si soffermano sulle sue scarpe.

<<Per cosa esattamente?>>. Sbuffo, sono così irritata per il suo comportamento.

<<Per tutto>>. Dice diretto, senza indicare il motivo preciso.

<<Non puoi...>>. Mi verrebbe voglia di buttarlo di sotto, ma non lo faccio.

<<Non posso cosa?>>. Domanda spostandosi malamente il ciuffo che ricade sugli occhi.

<<Non puoi fare l'angelo quando siamo soli e poi se c'è qualcuno diventi il demone più temibile del mondo. Non puoi>>.

Le mie mani torturano la maglietta del pigiama.
La tiro con forza verso il basso, come se volessi nascondermi.

Senza il cappuccio mi sento nuda.

<<Sono cosi cattivo?>>. Passa una mano sul viso, veramente dispiaciuto.

<<Sei più che cattivo, sei un vero stronzo>>.

Nonostante è la seconda volta che lo insulto, lui non fa una piega.

Sta li, in un angolo.
Le mani nelle tasche dei suoi jeans, tanto stretti dai polpacci, ma che gli stanno d'incanto.
Una maglietta a maniche corte, come se non sentisse freddo.
La schiena poggiata al muro.
Un po piegato sulle gambe incrociate.

<<Mi bacerai ancora?>>. Dice dal nulla.

Non ho avuto io l'iniziativa.
Lui ha baciato me.
Lui si è preso i battiti del mio cuore.
Lui mi ha rubato il mio primo bacio, e anche il secondo, il terzo...

<<Sei stato tu a baciare me>>. Gli faccio notare.

<<Ma tu non ti sei tirata indietro>>. Si morde le lebbra.

Gesto che lo rende terribilmente sexy.

<<Avevo scelta?>>. Cerco di difendermi.

<<Becky c'è sempre una scelta>>.

Ed è vero avrei potuto rifiutarlo.
Ma non ho saputo farlo.
Non finché le sue labbra sono un richiamo per le mie.
Non finché sono così invitanti.

<<Non ne ho trovato una in quel momento>>. Cerco di arrampicarmi sugli specchi. Non ho scuse.

Sembro sicura di me.
Ma dentro la mia ragione sta letteralmente facendo a pugni con il mio cuore.

<<Non puoi solo ammettere che volevi farlo?>>. Sembra offeso per la mia insistenza nel negare l'evidenza.

<<Dove vuoi andare a parare, Nick?>>. Sto al suo gioco.

<<A me è piaciuto>>. Ammette.

E diavolo anche a me è piaciuto.
Ma non posso dirglielo.
Gli darei un importanza a quei baci, che non se la meritano.

Perché Nickelous è scostante.
Un momento è dolce e carino. L'attimo dopo scontroso e arrogante.

<<A te no?>>. Domanda visto che non ho detto nulla alla sua affermazione.

<<Ne ho ricevuti di meglio>>. E non è vero. Lui è stato il primo e ultimo.

Non credo ce ne saranno altri.

E se la curiosità è donna, l'orgoglio e uomo.

Mai dire ad un ragazzo che non ci sa fare, non lo sapevo fino a questo momento.

Avanza verso di me, con la stessa sicurezza di sempre.
Non tentenna.
Non ha scrupoli.

Le sue mani legano le mie dietro la schiena.
Le sue labbra si uniscono alle mie.
Con la solita prepotenza.

Ho una scelta.
Posso allontanarlo.
Ma non lo faccio.

Non finché le sue labbra sono un richiamo per le mie.
Non finché sono così invitanti.

<<Dimmi che non ti piace quando ti bacio>>. Sussurra staccandosi a malapena.

Il suo sapore ancora sulle mie labbra.
Il suo profumo che confonde i miei sensi.
Le sue mani legate alle mie per non scappare.

E diavolo non riesco a negarlo.
Non finché le sue labbra sono un richiamo per le mie.
Non finché sono così invitanti.

Invisibile!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora