Serata tra amici

140 4 0
                                    

Metto in ordine il disastro che ho causato nella stanza.
Alzo il materasso da terra con un po di fatica e lo poggio sulle doghe in legno.
Liscio le lenzuola di seta.
E alla fine decido di andare a fare una doccia.
Questa volta prendo prima i vestiti dall'armadio.

Trovo una tuta.
Il pantalone abbastanza stretto e la solita felpa di tre taglie più grandi.

Prendo l'intimo e le mie scarpe abbastanza consumate.
Vado in bagno.

Entro in doccia dopo essermi svestita, ed esattamente come il giorno prima mi rilasso sotto l'acqua calda.

Inizio a canticchiare.
Mentre passo il bagnoschiuma sul mio corpo.

Dopo mezz'ora mi trovo già sotto, pulita e profumata.

Ora ci vuole una passeggiata, questa casa sta iniziando a starmi stretta.

<<Dove vai?>>. Touch sbuca sul pianerottolo.

<<A fare un giro>>.

Alzo il cappuccio della felpa.
Le mani in tasca e mi avvio per la strada.

Non siamo a New York.
E in questi due giorni non mi sono neanche chiesta, dove mi trovavo.

Mi trovo sicuramente in un quartiere di lusso.
Villette molto lussuose sono messe a schiera una a seguito dell'altra.

Mi volto a guardare la casa di Josh che poi è molto lineare con le altre. Forse leggermente più piccola.

A quanto ho capito mi trovo in un quartiere dove abita solo gente ricca.

Touch si accorge che sono ancora ferma sul vialetto.
Mi affianca.

<<Vengo insieme a te. Ti vedo un po spaesata>>.
Allunga una mano, forse per mettermela sulle spalle, ma vedendo il mio corpo che si è trasformato in un pezzo di legno la ritira subito mettendola nella tasca dei suoi jeans firmati.

<<Dove ci troviamo?>>. Mi guardo ancora intorno.

<<Siamo a Stamford bellezza>>.

A quel nomignolo di nuovo le mie guance si colorano di rosso.
Penso che sta succedendo troppe volte in soli due giorni.

<<Mi fai compagnia?>>. Piego la testa da un lato e gli faccio il mio sguardo da cerbiatto.

Ruota gli occhi, e con un sorriso. Allunga di nuovo il braccio verso di me e iniziamo a camminare.

Inizialmente la mano che si trova sulla mia spalla, mi fa sentire un po a disagio ma man mano che avanziamo iniziamo a chiacchierare e non ci faccio più caso.

<<Ci troviamo nel quartiere più ricco di Stamford. Come puoi vedere ci sono solo enormi ville. Sei un pochetto lontana dalla tua New York. Ma sono sicuro che ti troverai bene qui>>. Afferma sicuro.

Touch è un ragazzo abbastanza tranquillo. Con lui sono più a mio agio che con Nickelous, perché è prevedibile tutto ciò che fa.
Mentre con Nickelous è tutto un continuo mistero.

Cambia continuamente atteggiamento.
Passa dall'essere arrabbiato alla tranquillità più totale.

Abbasso lo sguardo sulle nostre gambe.
Muoviamo gli stessi passi.
Le stesse sfregano uno con l'altra.
Le mie mani in tasca.
E anche quella che ha libera dall'abbraccio è riportata in tasca.

Siamo perfettamente sintonizzati.
Sembriamo quei gemelli che sono cosi simili che hanno gli stessi atteggiamenti, gli stessi movimenti, e si somigliano anche molto nel carattere.

<<Touch>>. Alzo gli occhi verso di lui continuando a camminare.

<<Becky>>. I suoi passi diventano più lenti.

<<Posso farti una domanda?>>.

Annuisce, come se sapesse già a dove volevo andare a parare pronunciando il suo nome.

<<Ieri quando sei entrato in camera e mi hai vista con Nick gli hai detto "è stata lei", a cosa ti riferivi?>>. Mi mordo l'interno della guancia, attendendo una sua risposta.

<<Beh, Nick non suona da due anni. E vederlo dopo tutto questo tempo di nuovo con la sua Gibson SG in mano, mi ha un po spiazzato>>. Svela il mistero.

<<Perché credi sia stata io a farlo suonare?>>. Chiedo, notando i pensieri di Touch farsi sempre più lontani.

<<Penso che questa domanda devi riservarla a lui quando sarà il momento>>. Un velo di tristezza attraversa i suoi occhi.
Bagna le sue labbra con la lingua.
Si muove con poca convinzione sulla strada.
Lo seguo in silenzio riflettendo sulle sue parole.
E quando da lontano scorgo Nick seduto sul pianerottolo il mio cuore inizia a saltarmi nel petto.

Non so perché succede ogni volta.
Ma l'agitazione che provo ogni volta che lo vedo è estenuante.

Quando ci vede si alza con i suoi soliti modi poco fini e viene a passo svelto verso di noi.
Touch lascia la presa dal mio braccio.
E con un gesto mi mette dietro di lui come se volesse proteggermi dal fratello.

<<Dove cazzo sei stato? È passato Seth con gli altri. Questa sera c'è una serata "tra amici", qui a casa nostra. Te lo sei dimenticato?>>. Mima quel " tra amici". Disegnando le virgolette con le dita.

<<Vado a prendere qualcosa adesso, calmati>>.

Nickelous sposta lo sguardo da me al fratello, poi toccandosi il mento come se avesse avuto un'idea, allunga la mano verso di me.

<<Andiamo noi, vieni Becky>>.

Resto sbigottita dai suoi modi repentini di cambiare atteggiamento.
Esito un po prima di afferrare la sua mano e lasciarmi trasportare non so dove.

Guardo Touch preoccupata.
Mima un "stai tranquilla".
E mi rilasso  lievemente.

Mi porta verso la sua auto.
Non un auto qualsiasi una Bentley. Una delle macchine più lussuose che ci sono in circolazione.
Una B alata riposta sul parabrezza al centro.
Nera, lucida.

Cazzo, non sono abituata neanche a questa.

Invisibile!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora