Invisibile!

L'invisibile si ribalta

In soli pochi giorni.
Ho fatto tutto quello che dovevo fare con gli anni.

Il mio letto vuoto.
A quanto pare anche Touch ha una tendenza a scappare.

Dopo il nostro bacio.
Un bacio che non so spiegare.
Ho passato la notte a pormi  mille domande.

Non so se nel racconto di Touch c'era qualcosa di vero.
Ma ha rispecchiato ciò che sto vivendo.

Il caos di New York, in confronto non è niente.
Il caos che ho in testa non è paragonabile a nessuna forma di emozione esistente.

Con Touch mi trovo bene nel dialogo.
Trasmette tranquillità e armonia.

Nickelous, invece, è un continuo mistero.
Un continuo cambiamento nel comportamento.

Una volta mi bacia, una volta mi ignora.

E continuiamo così all'infinito.

Touch, invece, non lo fa.
È stato presente per tutta la mia permanenza in questa casa.

Almeno fino ad oggi.

Ancora non ho incontrato nessuno dei due al momento.
E sono ancora su questo letto a rimurginarci sopra.

È molto codardo da parte mia evitarli.
Ma non so veramente come affrontarli.

Baciare due persone diverse in una sera non è la cosa più normale del mondo.

Sto lottando per avere un po di normalità. E ora succede questo.

Piego le ginocchia, e alla fine decido di alzarmi.

Metto in ordine la mia camera.
Prendo qualcosa da mettere nell'armadio.
E il più silenziosamente possibile mi rifilo  nel bagno.

Dopo la doccia.
Mi soffermo a guardare la mia immagine nello specchio.

Non sono in perfetta forma.
I miei occhi hanno dei cerchi violacei molto accentuati, in quanto ho dormito a malapena.
Il loro colore nocciola è diventano più scuro.
Le labbra sono secche e spaccate.
I capelli cadono scomposti sulle spalle, proseguendo fino al mio bacino.

Ho dei capelli lunghissimi.
Avevo pensato di tagliarli tempo fa.
Ma non avevo abbastanza soldi, perciò ho lasciato perdere.

Sono sfibrati, poco curati, pieni di doppie punte, e sono spenti.

Violet, una volta mi ha detto che un bel taglio mi avrebbe valorizzato di più il viso.
Fare qualche sfumatura di biondo, avrebbe reso il mio viso più luminoso.
Si era proposta anche di portarmi lei stessa dal parrucchiere.

Ma ho rifiutato.
Non avrei potuto in qualche modo ripagare il favore, anche se sono certa non me lo avesse proposto per questo motivo.

Alzo il cappuccio in testa.
Ora riconosco la mia immagine allo specchio.

Io sono questa.
Quella che si nasconde dietro il cappuccio della sua felpa.

Quella che non vuole dimostrare niente.

Quella che non ha bisogno di nessuno, perché è invisibile.

In questi giorni però, l'invisibile si è ribaltata.
Ho ricevuto attenzioni da tre persone che conosco poco.

In modo diverso, ma importante allo stesso modo.

Prendo un gran respiro, ed esco dal bagno.
Ho fame.
Non posso rimandare.
Il mio stomaco reclama.

Scendo le scale.
Evitando di emettere suoni.
Il legno scricchiola  sotto i miei piedi.

È inevitabile non farsi sentire.
Questa casa per quanto sia grande, e ben curata è anche molto vecchia.

Sicuramente sono stati fatti lavori in superficie, ma le crepe all'interno si fanno comunque sentire.

Arrivo in cucina.
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva quando vedo entrambi in cucina.

Touch, mi invita a sedermi.
Mentre, Nickelous mi ignora.

Iniziamo una conversazione con il primo.
Mi sento in imbarazzo, e la mia voce mi tradisce ogni volta che Nickelous poggia il suo sguardo su di me.

<<Ti sei addormentata poi, ieri sera?>>. Domanda Touch sedendosi al mio fianco.

Mi passa una tazza fumante di caffè.

Tentenno un po prima di rispondere.
Continuo a guardare la tazza tra le mie mani come se fosse la cosa più interessante in questo momento.

<<Veramente ho dormito poco>>.

Gli occhi di Touch sembrano comprendermi. Conosce il motivo della mia insonnia.

<<Vi siete visti ieri sera? Pensavo fossi chiusa in camera>>. Accusa Nickelous.

Come al solito freddo e coinciso.

<<In realtà sono andata a trovarla>>. Confessa Touch.

Mentre, io non so proprio cosa dire.

<<Un incontro interessante?>>. Continua ad indagare Nickelous.

<<Molto interessante>>. Allude al bacio il fratello.

Ma questo lui non può saperlo.

<<Fratello ti sei fermato molto nella camera dell'orfanella?>>. Nella sua voce traspare rabbia. Non vuole solo sapere. Vuole essere sicuro che non sia successo ciò che sta pensando.

<<Nick smettila>>. Lo ammonisce Touch.

<<Non sto facendo nulla. Voglio solo sapere se la tua lingua è andata a finire nella sua bocca>>.

Non riesco a trattenermi.
La sua presunzione e le sue accuse per quanto siano vere, mi fanno venire un senso di nausea.

<<Non credo siano affari tuoi. Almeno lui non mi bacia e poi mi evita>>. Sbotto senza pensare.

La verità davanti agli occhi.
Quegli occhi che ora sono pieni di rabbia.
Un conto è pensare che sia successa una cosa, un altro è averne la conferma.

E la mia verità ha scaturito in Nickelous un atteggiamento indesiderato.

Scatta in avanti verso il fratello.
Come un leopardo sulla sua preda.
Una velocità mai vista.
Touch cade dalla sedia, con addosso il fratello che inizia a colpirlo con aggressività.

Cerco di fermarlo.
Ma non appena tocco il suo braccio, mi spinge con una mano facendomi cadere a terra.

Sbatto col braccio al piede del tavolo.
Un dolore al gomito sale fino alla mano.
Forse la caduta mi ha procurato un osso rotto.

Lancio un urlo di dolore.
Solo in quel momento Nickelous lascia Touch e viene verso di me.

I suoi occhi neri di rabbia, riacquistano il loro grigio.
Le sue mani diventano delicate quando prende il mio corpo e lo adagia lentamente sul divano del salotto.

Piega lentamente il braccio che ha ricevuto la botta.
Non è un dolore insopportabile, quindi non è niente di rotto.

Ma spingendomi potevo battere la testa e a lui non è interessato.

<<Vattene>>. Gli urlo contro.

<<Scusa, io non...>>.

Interrompo le sue scuse.
Non ho bisogno di parole.
Voglio solo che si allontani.

<<Ho detto vattene>>.

La tristezza.
I sensi di colpa.
La rabbia.
La sua indifferenza.
Escono dalla porta principale insieme a lui.

La sua reazione eccessiva.
Il suo interesse nei miei confronti.
Le sue parole.
Lame taglienti per la mia carne.