Nickelous: dal suo punto di vista

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Nickelous

È nella sua stanza.
Becky si sta preparando per la serata come gli ho detto.
È felice, lo vedo come spruzza allegria da tutti i pori.

Quando è arrivata in questa casa, la odiavo.
Non capivo come potesse essere possibile che mio padre avesse permesso ad una senza tetto di stare a casa nostra.
Di fargli prendere il posto di mia sorella. La seconda donna che ho amato più della mia vita.
Perché la prima è mia madre.
La donna che mi ha messo al mondo e ora mi odia.

Ho smesso di pensarla.
Almeno cosi voglio far credere.
È troppo doloroso farlo.
Specialmente, per il fatto che mi accusa della morte di mia sorella.

Per questo ho preso questa decisione.
È sbagliato, mi odierà anche Becky per quello che sto per fare.
Ma, non ho avuto il coraggio di affrontare mia madre, devo almeno provare a dare una possibilità a lei di riprendersi la sua.

Sono chiuso in camera mia.
Con il numero della Signora Gómez tra le mani.
È stata dura averlo.
Kevin, il migliore amico di Becky, per fortuna ha trovato una cartelletta contenente i documenti inerenti alla sua nascita, e al giorno in cui è stata abbandonata.
Li dentro c'era un numero di telefono.
Ciò significa, che la signora Gómez, è sempre stata a contatto con la casa famiglia, ma ha deciso di stare nell'anonimato.

Ora è ora di uscire dal suo guscio e affrontare la figlia.
Per stare con lei, devo aiutarla a combattere i suoi demoni, e combattere anche i miei successivamente.

Per stare insieme a lei, dobbiamo far pace con i demoni del passato. Solo cosi possiamo costruire qualcosa insieme.
Perché se non lo facciamo saremo sempre tristi per qualcosa.
Pronti ad azzannarci ogni volta che non capiamo i punti di vista l'uno dell'altro.

Stringo il foglio nelle mie mani.
Dieci numeri.
Un prefisso.
Un nome.

Compongo il numero.
Per la prima volta sono titubante di fronte ad una decisione che non dovrei prendere io.
Mi odierà.
Lo farà.
Spero solo che il suo amore per me sia così forte da farla restare.

Ho bisogno di rischiare per entrambi.
Solo così possiamo affrontare il nostro futuro.

Tre squilli.
Nessuna risposta.
Riprovo.

Ancora e ancora, con il terrore di essere scoperto.
Finalmente una voce a darmi coraggio.

"Pronto!".

"La signora Gómez?".

"Si sono io".

"Si tratta di Becky".

Il panico successivo non è previsto.

"Oddio cosa è successo alla mia bambina? Sta bene? ... Io, io...".

Non riesce a parlare.

"Lei sta bene. Almeno fisicamente. Ma ha bisogno di lei. Deve far battere il suo cuore di nuovo. Altrimenti non riuscirà a prendere il suo posto al mio fianco".

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