Capitolo 23.

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"Buongiorno Alyson." Salutò Zayn sedendosi di fianco a me.

Con lui c'era una ragazza bionda, era molto bella, alta, magra.

"Buongiorno Sig. Malik." Salutai ricomponendomi un pochino.

"Puoi darmi del tu, non siamo a lavoro." Sorrise.
"Lei è Perrie, la mia futura moglie." Mi presentò la ragazza.

Ci stringemmo la mano e ci scambiammo un sorriso.

Per la maggior parte del tempo chiacchierai con Perrie e ci scambiammo anche i numeri.
Dopo un po' Zayn si era addormentato e Perrie insieme a lui.

Mancavano due ore circa all'atterraggio e io diventavo sempre più nervosa e ansiosa.

Appoggiai la testa contro il sedile continuando a guardare fuori dal finestrino.

Adoravo viaggiare in aereo, nonostante i sedili non fossero dei migliori e il cibo pure.
Però mi piaceva stare in volo, nel cielo, in mezzo alle nuvole.

Dieci minuti prima dell'atterraggio, l'hostess svegliò Zayn e Perrie.

Dopo essere atterrati ci dirigemmo tutti e tre a prendere le valigie e dopo i controlli ci salutammo tutti.

Loro sarebbero stati a Boston per una settimana di vacanza.
Pensai che Harry sarebbe rimasto in ufficio da solo.

Uscii dall'aeroporto vedendo mia madre che corse nella mia direzione abbracciandomi.

"Ciao mamma." Salutai ricambiando l'abbraccio.

Notai felicemente che lui non c'era, quindi mi rilassai un pochino.

"Ciao tesoro, mi sei mancata." Disse staccandosi.

"Oh mio dio. Ma sei dimagrita. Guardati." Disse squadrandomi.

Alzai gli occhi al cielo prendendo la valigia che avevo lasciato per abbracciarla e ci dirigemmo verso la macchina.

Con più ci avvicinavano alla mia vecchia casa più la mia ansia saliva e io diventavo nervosa.

Parcheggiamo nel cortile e poi scendemmo.
Entrammo in casa e io mi fiondai su per le scale, nella mia vecchia stanza.
Entrai.

Quanti ricordi.
Era ancora come l'avevo lasciata, le foto erano ancora tutte appese e i poster anche.

Aprii l'armadio disfando la valigia.

Dopo di che presi un respiro profondo e scesi.

Andai in cucina trovando mia madre e lui che parlavano.
Appena entrai il suo sguardo si posò su di me.

I suoi occhi azzurri incontrarono i miei, ma io distolsi subito lo sguardo, guardando mia madre.

Lui tutto sommato non era un brutto uomo.
Era alto, un bel fisico, moro, con gli occhi azzurri e la pelle leggermente abbronzata.
Era anche simpatico e gentile quando voleva.
Ma dopo quello che aveva fatto, nulla avrebbe potuto farmi cambiare idea sul perdonarlo.

Aveva ucciso mio fratello, dio santo.

Mi sorrise.
Non ricambiai e mi avvicinai al frigo prendendo da bere.

"Ciao Alyson." Mi salutò.

"Ciao Mark." Salutai fredda.

"Come stai?"

"Bene, grazie." Tagliai corto.

Non volevo parlargli.
Volevo soltanto che stesse zitto e che non mi rompesse.

"Tesoro potresti lasciarci soli?" Chiese Mark a mia madre.

"Certo." Sorrise lei.

Mi rivolse uno sguardo prima di uscire dalla stanza, lasciandomi sola con lui.

Another Way (hs)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora