Quel giorno il sole aveva deciso di essere talmente forte e splendente che non si respirava. Volevo l'inverno, l'autunno; rintanarmi sotto le coperte e godermi quelle giornate di pioggia e neve. Sotto la doccia, ripensavo a tante cose: il cambiamento tra me e Yoongi; quello che era accaduto sotto questo getto; quello che aveva passato e il mio dire a qualcuno di quanto mi piacesse quella testa calda. Chissà come avrebbe reagito lui a quella notizia. Mi avrebbe odiato ancora di più? Ma davvero, poi, mi odiava? Quante domande per una mente sola. Asciugai il corpo e mi posizionai davanti lo specchio, i capelli mi ricadevano sul viso, avrei dovuto tagliarli. Spostai poco un ciuffo e la porta del bagno si aprì di scatto: - Hoseok! - io e Yoongi ci guardammo per quelli che mi parvero anni, io nudo lui sudato e.. arrabbiato? - Hai bisogno di qualcosa? - dissi dopo qualche minuto.
- Cosa gli hai detto? - chiese avvicinandosi con il telefono nelle mani. Era per caso cieco? Poggiai il fianco sul lavello incrociando le braccia: - Non gli ho detto nulla. - sul profilo instagram dei due hyung, vi erano delle scuse pubbliche ed io sorrisi. Era piacevole stare nudo anche se in sua presenza, se c'era una cosa mi piaceva di me, era il mio corpo.
- Dal nulla decidono di ritirarsi? - chiese di nuovo, era troppo vicino. Sentivo il profumo della sua pelle, l'odore della caramella alla menta che probabilmente aveva già finito e cercai in tutti i modi di non eccitarmi ma, Min Yoongi, rendeva tutto molto difficile. - Vuoi davvero che ti dica di cosa abbiamo parlato, adesso? - domandai a mia volta. Per la prima volta, guardò il mio corpo rendendosi conto della mia nudità e che la sua vicinanza non mi era del tutto indifferente. Divenne rosso in viso: - Miane. - disse ed uscì di corsa, risi scuotendo la testa. Avrei anche potuto fargli un dispetto ed uscire comunque senza indumenti ma preferii indossare l'asciugamano.- Gli hai raccontato quello che ti ho detto? - non mi guardava in viso, troppo imbarazzato per la scena di prima. Mi sedetti nel mio letto, di fronte a lui e, volutamente, aprii le gambe. Deglutì e se prima guardò "per terra" l'attimo dopo i suoi occhi fissavano i miei. - Sei cosi spudorato. - sussurrò e mi morsi le labbra. - Non l'avrei mai fatto Yoongi. - risposi ed era la pura verità. Se nemmeno Tae sapeva nulla, chi ero io per dirlo a dei completi estranei? - Allora cosa è successo? - chiese di nuovo, adoravo il suo viso diventare di quel colore; come quando un albero di ciliegio comincia a rifiorire, Yoongi era questo. Una natura da ammirare in tutte le stagioni. - Gli ho detto che mi piaci. - quelle sue labbra cosi perfette e morbide, si aprirono. - Ho detto che non sei come ti hanno visto e che non è giusto attaccare qualcuno perché non vuole essere toccato. E poi ho chiesto loro di ritirare tutto perché stavi diventando la mia persona. - non c'era ombra di ilarità sul mio viso. Era tutto vero e finalmente gli confessai i miei veri sentimenti; come dissi a Taehyung, prima o poi l'avrebbe scoperto. - Solo perché gli hai detto che ti piaccio hanno lasciato stare? - feci si con la testa. - C'è una specie di codice tra di noi, almeno è quello che penso io. Non si tocca la persona di qualcuno, non se metti la faccia avanti per quella persona. Anche se una stronza! - finii e lui alzò gli occhi al cielo. - Ti lasceranno in pace, non è un bene? - chiesi e lui tornò a guardarmi. Quello sguardo, mi fece battere il cuore cosi forte che pensai di morire d'infarto. Non disse nulla, si alzò guardandomi per un'ultima volta e poi uscì. Sarei impazzito, me lo sentivo.
- Hobie? - la voce di Taehyung veniva da dietro le mie spalle, quando mi girai, apprezzai in silenzio, quel ragazzo era davvero bello.
- TaeTae. - dissi e lui rise. - Solo Yoongi mi chiama cosi ma mi piace detto da te. - sorrisi con lui e ci abbracciammo per salutarci. - Come mai da queste parti? - chiesi? Andavamo in facoltà differenti, mi parve cosi strano vederlo li. - Voglio portarti a pranzo. - corrugai la fronte. - Non è il mio compleanno. - risposi. Scosse la testa mentre cominciavamo ad avviarci. - Lo so, volevo ringraziarti. Yoongi mi ha raccontato tutto. - feci si con la testa e sospirai. Tutto tutto? - Non c'è bisogno di ringraziarmi. - risposi mentre lasciavo aperta la porta della mensa per farlo entrare. - Invece si. - disse ed io non controbattei. Una volta scelto il pranzo, prendemmo posto in uno dei tavoli cominciando a mangiare. - Non capisco come possa piacerti una testa di cazzo come Yoongi. - mi affogai sputando in parte il mio riso. Tossii cercando di riprendere a respirare, avevo avuto la conferma che aveva detto davvero tutto. - Miane, non volevo ucciderti. - disse mentre cercava di non scoppiare a ridere. - Non fa nulla. - risposi tra un sorso e l'altro. - Me lo sono chiesto più volte anche io. - continuai riprendendo a mangiare più lentamente. - È successo prima di scoprire che fosse un cretino. - dissi e questa volta Tae non riuscì a trattenersi dal ridere. - Nonostante questo, i miei sentimenti hanno continuato ad aumentare fino a non poterli più gestire. - conclusi facendo spallucce. Tahyung aveva ascoltato con attenzione, immaginavo cosa potesse pensare, era pur sempre una persona importante per lui e sapevo che stava soppesando le mie parole. - Sono contento che sia tu sai? - alzai lo sguardo verso di lui, che voleva dire? - Mi sei sempre piaciuto, anche se è da poco che parliamo di più. Per questo lo dissi a Yoongi, volevo fargli capire che non tutti sono come chi l'ha ferito. - disse ed io ripensai a quello che mi aveva raccontato e che probabilmente Tae sapeva qualcosa.Feci si con la testa: - Allora sono io che devo ringraziarti. - risposi. Fu quasi un bene che Taehyung, quella volta, non si fece i fatti suoi. - Hobieshi? - a nessuno piaceva il mio nome? Era tanto carino. - Jungkookie. - sorrisi cosi tanto che quasi mi sentii mangiato dalla mia stessa bocca. - Ti ho cercato in classe. - disse ed io mi ero dimenticato che dovevamo vederci. Mi alzai abbracciando quel suo corpo palestrato: - Ti prego perdonami, ho dimenticato che dovevamo vederci. - sapevo che aveva messo il broncio. - Credo che la colpa sia mia. - il tono di voce di Taehyung era cambiato. Sciolsi l'abbraccio e mi voltai a guardarlo, c'era lussuria in quegli occhi. - Ho invitato io Hoseok senza chiedere se avesse già impegni. - credetemi, eccitò anche me. Per la prima volta Kookie non proferì parola. - Se hai ancora fame, puoi unirti a noi. - guardai Jungkook e senza dire nulla, andò dritto a prendere da mangiare. - Mi piace la tua consapevolezza sai? - dissi risedendomi.
- E a me piace Jungkookie. - rispose mordendosi le labbra. Portai la mano sulle mie e risi in silenzio. Dopo aver pranzato, Tae salutò entrambi lasciandomi solo con il mio migliore amico. - Devo proprio complimentarmi, ti basta un bel viso per abbandonarmi. - disse ed io sgranai gli occhi. - Quel bel viso vuole portarti a letto. - risposi e non gli diedi il tempo di colpirmi, mi aspettava la lezione. Chissà, magari saremmo riusciti a fare un'uscita a quattro. Forse sognavo troppo.
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𝑻𝒉𝒆 𝑳𝒂𝒔𝒕
Fanfiction- Si può sapere cosa diavolo ti ho fatto? - chiesi stanco di quell'atteggiamento ostile nei miei confronti. - Non puoi colpevolizzarmi solo perché mi piacciono gli uomini. - continuai mentre lui continuava a fissarmi senza proferire parola. - Odio l...