~ Maledette Farfalle ~

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Dovevo fare qualcosa per sdebitarmi. Ma cosa potevo fare? Per la seconda volta mi aveva tolto dai guai ed io non sapevo come comportarmi. Quella notte dormii poco, i pensieri mi stavano uccidendo; odiavo Hoseok e il suo essere gentile. Non era vero, odiavo me stesso per come mi ero comportato con lui e odiavo sentirmi in quel modo. Da quella volta avevo represso ogni mia parte che avrebbe potuto anche solo pensare ad un uomo. In effetti non è che mi piacevano ma Hoseok; lui era differente. Il suo modo di essere, come si esprimeva, il sorriso sempre in viso. Il suo maledettissimo corpo! Taehyung era bello, sotto tutti i punti di vista; anche nudo sembrava una divinità. Eppure non sentivo nulla per lui, lo guardavo con ammirazione perché era questo quello che sentivo per lui. Non potevo ammirare Hoseok come facevo con Tae? Aprii gli occhi, fuori era ancora buio e c'era silenzio nell'intero dormitorio; sospirai pesantemente e alzai il busto. Dormiva cosi tranquillo che pareva fatto di cera; mi alzai avvicinandomi a lui. Hoseok non era bello, bello lo si dice quando vuoi esprimere un parere su un libro, un oggetto. Jung Hoseok era ammaliante; pareva di guardare un luogo magico, quasi irraggiungibile. Quella creatura incantata mi aveva confessato i suoi sentimenti, aveva detto che gli piacevo ed io non potevo crederci. Come si fa a farsi piacere uno come me? Fastidioso, sgradevole, insopportabile, odioso. Nonostante avessi dato del mio peggio, a lui piacevo e sentivo nel mio cuore qualcosa che non credevo di provare mai. Deglutii e, allungando una mano, carezzai piano il suo volto. Liscio, morbido, senza imperfezioni. Sospirai e avvicinandomi piano, poggiai le mie labbra sulle sue, sperando non si svegliasse. Perché? Perché volevo essere certo che il mio cuore batteva ogni volta che si avvicinava e non perché mi piacesse.

Quel maledetto bastardo stava letteralmente uscendo dal petto, quel gesto fu la conferma che Hoseok mi piaceva più di quanto avessi voluto. Mi allontanai piano, guardando ancora il suo viso: - Mi hai stregato, lo sai vero? - sussurrai, sorrise. Mi pietrificai, era per caso sveglio? Si sistemò meglio continuando a dormire; persi non so quanti anni di vita. Non mi addormenti più, quella consapevolezza aveva ridimensionato il mio mondo, il modo in cui vedevo le cose e mi sentii perso. Perché non sapevo come comportarmi, perché non era normale che provassi quei sentimenti e tutti i perché che un essere umano potesse anche solo immaginare. - Dormito male? - chiese Tae. Aveva uno sguardo diverso, qualcosa o qualcuno aveva catturato la sua attenzione; mi approfittai della situazione. - Ne. Chi è lo sfortunato? - dissi e lui assottigliò lo sguardo, risi divertito. Mi resi conto che anche il modo in cui ridevo era cambiato, porca puttana. - Ancora non sa di esserlo. -rispose girando il telefono verso di me; la foto di un ragazzo seduto su degli scalini, in nero con dei guanti in pelle. Sicuramente era qualche fotomodello: - Caspita. Peccato che sia fuori dalla tua portata. - dissi, era davvero bello da mozzare il fiato. Fece si con la testa e ritirando il telefono, lo vidi continuare a scorrere. Voltò nuovamente il cellulare e sullo schermo vi era lo stesso ragazzo di prima abbracciato a Hoseok, in una posizione poco amichevole. Sbattei le palpebre un paio di volte serrando la mascella; chi cazzo era quello?
- Non hai più sarcasmo a quanto vedo. - disse Tae ed io voltai lo sguardo da un'altra parte. - Credo sia il migliore amico di Hobie. Non capisco se Jungkook prova qualcosa per lui però. - continuò ed io seppi il nome del mio nemico. 

- Chiedilo a Hobie. Cosa vuoi che ne sappia io. - e nel dirlo sottolineai quanto fastidio provavo nel sentire come lo chiamava. Tae scoppiò a ridere ed io lo guardai malissimo: - Non essere geloso Yoongishi. Hobie è solo un amico per me e poi il suo cuore è già impegnato. Non ho alcuna speranza. - sgranai gli occhi voltandomi a guardarlo, che intendeva? - Ci arrivi sempre tardi nelle cose. - finì ridendo divertito. - Ah, li ho invitati a pranzo. - e quando avrei voluto dirgli una serie infinita di parolacce, l'insegnate era entrato in classe chiedendo ordine. Potevo fingere un malore, un attacco multiplo di malattie infettive e risparmiarmi quella tortura però, avrei fatto la figura del codardo. Cosi, aspettai il pranzo come un condannato aspetta di essere portato al patibolo anche se avrei visto con i miei occhi in che rapporti erano quei due. Seduti nel tavolo che Tae aveva preso per noi quattro, guardai la porta dove vidi arrivare Hoseok e l'altro ragazzo; Kook qualcosa. Il viso di Hoseok era splendente, sembrava illuminare tutta la mensa. Ragazzi e ragazze si voltarono a guardarli, quei due sembravano stare insieme per come si toccavano o parlavano uno vicino all'altro. Guardai Tae e, con piacere, vidi che anche lui provava fastidio. - TaeTae, Yoongi. - disse Hoseok, fissandomi. - Finalmente siete arrivati, aspettavamo voi. - rispose Tae cordialmente. - Piacere, mi chiamo Jeon Jungkook. - disse l'amico di Hoseok allungando la mano. Allungai la mia stringendola quanto bastava, sembrava forte.
- Min Yoongi, piacere mio. - com'è che si diceva? Sii amico dei tuoi nemici. Sentii immediatamente la presenza di Hobie accanto a me, scoprii che mi piaceva chiamarlo cosi.
- Hai dormito poco? - chiese piano, come se non voleva farsi sentire da nessuno. - Ne. Non sono riuscito a chiudere occhio. - risposi calmo, come se parlargli era una cosa che facevamo da sempre.

- Puoi chiamarmi quando è cosi. - disse ed io rimasi a fissare il suo viso per troppo tempo. Potevo scegliere se essere sarcastico, acido o carino come quando Tae si preoccupava per me. - Rischierei di non lasciarti dormire per tutta la notte. - risposi e solo dopo mi resi conto che quella frase poteva avere molteplici significati. Sorrise, un piacere per la vista: - Puoi fare di me quello che vuoi Min Yoongi. - e sentii le mie guance andare in fiamme. Perché doveva essere cosi dannatamente sfacciato? - Sei cosi sfrontato. - risposi cambiando direzione del mio sguardo, trattenendo un sorriso.
- Dovremmo uscire una sera, noi quattro. Ho passato troppo tempo a studiare. - propose Taehyung mentre consumavamo i nostri pranzi. - Io ci sto! - fu la risposta di Jungkook, capii che il suo interesse non era rivolto ad Hobie e, improvvisamente, mi piacque. Notai anche che Hoseok non aveva risposto: - Contante su di me. - risposi guardando dalla sua parte. Lo vidi sorridere e fare si con la testa. Aspettava una mia risposta? Sentii delle cose sbattere contro il mio stomaco. - Hoseokie, io devo andare in classe, tu che fai? - chiese Jungkook una volta finito. - Non ho più lezioni per oggi. - rispose rimanendo seduto. - Vengo con te, devo fare delle cose dalla tua parte. - fu Tae a rispondere allontanandosi con quel ragazzo e lasciandomi solo. - Mi sono perso qualcosa? - chiesi mentre vidi Hobie alzarsi. - È probabile che prima passeranno dal bagno. - rispose ed io scossi la testa alzando gli occhi al cielo.
- Rimani? Io torno in dormitorio. - lo guardai negli occhi e sentii come se capissi i suoi pensieri. - Vengo con te. - risposi. Perché sentivo quelle cose dentro? Perché volevo terribilmente baciarlo?

𝑻𝒉𝒆 𝑳𝒂𝒔𝒕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora