~ I signori Jung ~

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Dopo la comparsa dello hyong, tra me e quel geloso pazzo di Yoongi le cose erano migliorate. Anche se a saperlo erano solo i nostri migliori amici, a me stava bene cosi e lui stava cercando di cambiare; non gli avrei mai messo fretta. Quel giorno dovevo tornare a casa per prendere delle cose che avevo lasciato, cosi chiesi a Yoongi se mi volesse fare compagnia. Non avevo detto il luogo ma non aveva importanza, Seokjin voleva conoscerlo. Quando arrivammo, notai immediatamente il nervosismo insinuarsi dentro di lui: aveva la fronte corrucciata tendendo la mascella.
- Potevi dirmelo che dovevi venire a casa tua. - disse una volta fuori dalla macchina. - Avresti detto di no ed io sono felice che tu sia qui. - risposi e lo sentii sospirare. - Seokjin vorrebbe incontrarti, non c'è nessun altro in casa. - scosse la testa. - Lo sai che non mi sento di incontrare nessuno della tua famiglia. - disse ed io sospirai. - Yoongi non ti fanno nulla. Per favore? - chiesi esponendo le labbra e sbattendo le palpebre. Non ebbe il tempo di rispondere pero: - Avete intenzione di rimanere li fuori? - la voce di mio fratello era calma e sorridente. Si avvicinò in tutto il suo splendore: - Sono cosi brutto? - chiese davanti l'espressione di Yoongi, divenne rosso sorridendo poco dopo.
- Ciao hyong. - dissi, baciando la sua guancia. Profumava di limoni e qualcosa che non riuscii a percepire. - Salve hyong. - disse Yoongi facendo un piccolo inchino. La risata inconfondibile di mio fratello fece alzare gli occhi del mio ragazzo su di lui: - Ti prego chiami Seokjin, salve mi fa sentire vecchio. - disse. - Presumo tu sia Yoongi, devo ammettere che di presenza sei molto più bello. - al che Yoongi corrugò la fronte. - Che intendi dire hyong. - chiese. Stavo soffocando ogni genere di reazione, il viso di Yoongi cambiava colore ad ogni battito di ciglia. - Seokjin ti ha "seguito" su instagram. - risposi, mimando le virgolette.
- Quando si tratta di mio fratello sento la necessità di sapere tutto su di lui quindi mi piace osservare. - disse Seokjin. 

Fui io quello a diventare rosso: - Dalla tua espressione sembra che Hoseok non ti abbia detto che venivate qui, giusto? - chiese Seokjin, quell'infame non tardò a rispondere. - Gli piace farmi tante sorprese. - disse acido ed io mi trattenni dal ridere. - Ci siamo solo io e Suga, puoi rilassarti. - Non finì di dirlo che una palla di pelo ci corse incontro. - Eccolo. - disse Seokjin. Non smetteva di gironzolarmi intorno fino a quando non si fermo ai piedi di Yoongi. Lo fissava cosi intensamente che non capii cosa gli fosse preso. - Ciao piccolino. - disse Yoongi abbassandosi per carezzarlo, anche Suga si innamorò a prima vista di lui, faceva a tutti quell'effetto? Gli si buttò addosso leccando tutto quello che poteva. - Abbiamo appurato che piaci anche al cane. - disse mio fratello. Presi in braccio Suga cercando di liberare il mio ragazzo, entrammo in casa. Non passarono neanche cinque minuti che sentimmo una macchina percorrere il vialetto, guardai mio fratello e quest'ultimo fece spallucce. - Avevano detto che sarebbero rientrati dopo cena. - rispose mortificato. - Prima o poi sarebbe accaduto no? - disse Yoongi, stranamente calmo. - Il mio splendido bambino. - disse mia madre una volta entrata in casa. Mi abbracciò ed io ricambiai, mi sarebbe sempre mancata. - Ciao omma. - dissi una volta allontanatomi. - Questo è Yoongi, il mio compagno di stanza. - rivolgendomi ad entrambi i miei genitori. - È una vera gioia conoscerti Yoongi. - disse mia madre abbracciando anche lui. Se dapprima rimase immobile, probabilmente sorpreso, l'attimo dopo ricambiò l'abbraccio. - Il piacere è mio Signora Jung. - disse Yoongi. Il cuore mi stava scoppiando nel petto, vederlo in casa mia era il sogno che avevo da quando divenne il mio ragazzo. - Ti prego chiamami omma, ti sembro cosi vecchia? - chiese mia madre e lui sorrise. 

Era uno di quelli sinceri, che dedicava solo a me e il mio amore nei suoi riguardi si fece ancor più grande di quanto non lo fosse. - Su Eun, lasciali andare. - fu mio padre, che con tranquillità tirò via mia madre.
- Perdonala, ma non vedevamo l'ora di conoscerti. - sgranai gli occhi e il viso di Yoongi divenne color pomodoro. - Dovete rimanere a cena, abbiamo comprato cose per un esercito. - disse mamma ed io scossi la testa. Una volta in camera mia, lo sentii buttar fuori l'aria che aveva trattenuto.
- Mi dispiace per i miei genitori, Seokjin aveva detto che non sarebbero rientrati. - dissi, cercando di anticipare una qualche reazione. Si sedette sul letto: - Mi piacciono. -  rimasi sorpreso. - Tua madre è cosi bella, capisco da chi avete preso. - disse, guardando tutto fuorché i miei occhi. Mi avvicinai e, davanti a lui, mi sedetti sui talloni. - Piaci anche loro, soprattutto alla mamma. Sono cosi felice che sei qui Yoongi. - dissi. Le sua mani coprirono il mio volto e la distanza che ci separava fu annullata; le sue splendide labbra si posarono sulle mie.
- Stranamente anche io lo sono. - sussurrò ed io non la smisi di sorridere. All'ora di cena, andammo in sala da pranzo: - Vieni Yoongi, siediti vicino a me. - disse mia madre. Yoongi eseguì ed io mi sedetti accanto a Seokjin. - Mi raccomando mangiamo tutto. - omma era su di giri. - Va bene amore mio. - mio padre, la guardava come se fosse la cosa più bella del mondo. Mi sorpresi a riconoscermi in lui: - Possiamo iniziare? - fu Seokjin ad interrompere. Scossi la testa ed iniziammo a mangiare. - Vi conoscevate prima dell'università? - appa, gentilmente, stava cercando di carpirci qualcosa. - Anyo. Ci siamo conosciuti agli inizi del semestre. - rispose Yoongi. Sentivo Suga scodinzolare sotto il tavolo: - Condividevate la stanza al campus? - continuò l'ispettore Jung. Yoongi era stranamente tranquillo, quasi non mi sembrò lui, fece si con la testa. - Non volevo vivere al campus ma non potevo permettermi una stanza da solo, cosi quando Hoseok mi ha proposto di dividere l'affitto ho accettato. - rispose arrossendo un po'. 

- Deduco che tu viva lontano dall'università. - disse mia madre e negli occhi di Yoongi vidi un lampo che riconobbi. - Mia madre vive a Taegu, quindi è un po' difficile per me fare avanti e indietro. - disse. Mia madre non continuò con la storia della famiglia e gliene fui grato. - Spero che Hoseok non ti abbia messo a disagio quando avete iniziato a dividere la stanza. - fu mio padre a dirlo ed alzai un sopracciglio. - No signore, Hoseok è stato sempre gentile con me. - rispose arrossendo un po'. - Voglio solo conoscerti meglio, non vorrei metterti in imbarazzo. - disse mio padre sorridendo poco dopo. Fu una cena tranquilla, mio padre smise di fare domande e Yoongi pote' cominciare a mangiare. - Perché non rimanete qui per stanotte? Cosi non andate via con il buio. - lasciai rispondere Yoongi. - Non voglio recare alcun fastidio, può rimanere lui io torno da solo. - rispose e mia madre scosse la testa. - Figliolo non sei affatto un fastidio, Hoseok non ha mai portato nessuno a casa. Al contrario di Seokjin che faceva venire sempre Ji Soo e passava al notte qui. - lo sguardo di Yoongi cambiò diventando serio. Seokjin fece finta di non sentire ed io abbassai lo sguardo cercando di non ridere. Alla fine rimanemmo comunque a dormire a casa dei miei. - Dimmi che in quel letto non è successo niente. - disse Yoongi una volta ritornati in camera mia. Sorrisi avvicinandomi, coprendo i suoi fianchi:
- L'unico che può usare il mio letto è Suga. Da adesso sei l'unico che voglio li sopra. - sussurrai e lui abbassò gli occhi arrossendo. - Ti sei salvato. - disse ed allungai le labbra verso le sue. Fu un bacio casto, timido, probabilmente per la presenza dei miei genitori di sotto. Ci addormentammo abbracciati ed io sentivo di aver trovato l'uomo della mia vita.

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