- Non puoi fare una cosa così avventata Hoseok, se è vero quello che dice, quell'uomo è pericoloso. - la voce di Seokjin era alta. Dopo la verità sul perché il mio Yoongi mi avesse lasciato non potevo permettere ancora a quel figlio di puttana di passarla liscia. Di conficcare le sue unghia ancora sull'amore della mia vita, non ero un ragazzino e sarei stato in grado di tenergli testa: - Non posso stare fermo e andare avanti sapendo che l'unico motivo per cui stiamo soffrendo sia quel coglione di un vecchio di merda. - sentii mio fratello sospirare ma ormai avevo deciso. Era passata una settimana da quando Seokjin era venuto da Jungkook a raccontarmi ogni cosa, nonostante avesse promesso di non dirmelo. La stessa che con il mio migliore amico, Taehyung e l'aiuto di Jimin, contattammo un amico di quest'ultimo che lavorava in polizia raccontando tutto. Era conosciuta quella feccia, da tutti i distretti e non appena era uscito dal carcere aveva commesso di nuovo un reato ma aveva fatto perdere le sue tracce; i lividi di Yoongi non erano dovuti alla lite con qualcuno in un bar, era stato quel maiale a procuraglieli. - La polizia non dovrebbe coinvolgerti in questo suicidio. - non lo sarebbe stato e se la mia intuizione era esatta, avevo già incontrato quella testa di cazzo e per come si presentava, faceva il gradasso con chi non aveva la forza di sosvrastarlo. - Nessuno morirà Seokjin ed io non posso stare a guardare, non più. Tutto è deciso e se non vuoi averci a che fare fa finta che non ti abbia raccontato niente ma non mi fermare hyong, ti prego. - abbassò le spalle sconfitto. Mi portai ad abbracciarlo sentendo le sue tenermi stretto: - Non ti lascerò solo, non posso perderti Hoseokie. - ero pronto a tutto pur di riavere Yoongi nella mia vita. Pur di stringerlo forte a me e non lasciarlo andare mai più e quel giorno, arrivò prima che me ne rendessi conto; sarei stato l'esca per prendere quel figlio di puttana e sbatterlo in galera per il resto della sua vita. Aggressione, furto con scasso, abusi e minacce; almeno le cose che sapevo io, perché a quanto pareva aveva fatto anche peggio.
Avrei voluto vedere Yoongi, dirgli che sapevo tutto, che l'avremmo superato insieme ma non potevo avvicinarlo, mi avrebbe impedito di fare quella stupidaggine andando di nuovo via da me. Eravamo arrivati nel luogo in cui l'avevo visto l'ultima volta, io e Jimin ci spingemmo verso un muretto li vicino, mi prese tra le braccia portando il mio viso vicino al suo collo; la posizione avrebbe fatto fraintendere chiunque. - Sicuro di voler andare fino in fondo? - sussurrò. Non eravamo soli, i microfoni e gli auricolari erano collegati con il furgoncino appostato poco più sotto; tutti sentivano cosa ci dicevamo. - Non posso perderlo hyong. - mi girai di poco sentendo il suo odore fin troppo vicino. Il suo respiro era accelerato di poco mentre il mio, rimaneva anche fin troppo calmo: - Sei sicuro che sia quel vecchio ubriacone? - le sue labbra sfiorarono il mio collo e lo sentii deglutire. Sospirai cambiando posizione, portandomi tanto vicino alla sua faccia da riuscire a sfiorare il suo naso; tanti, troppi ricordi stavano riaffiorando ma mi resi conto che non c'era più niente in me per Jimin. - Era troppo familiare ma non gli ho dato peso. Verrà e farà nuovamente il gradasso, l'hai visto tu stesso come si è ritirato. Evidentemente nessuno ha avuto il coraggio di rompergli il culo. - rise scuotendo la testa. Era ancora bello però, così come era bella la sua risata ed io risi con lui: - Mi sono innamorato di te anche per questo. - disse. Come se all'ascolto non c'erano una ventina di agenti appostati ovunque e dal travestimento più ridicolo.
- Perché non vi estinguete? Schifosi froci. - dissi eccolo a bassa voce e sentimmo il capitano dire a tutti di stare attenti e che la gallinella era nel pollaio. Jimin si staccò di poco ma non lasciò la mia mano, anche io strinsi la sua perché non volevo che quel coglione facesse qualcosa al mio hyong. - Non ti avevo detto che non avresti più dovuto chiamarmi così? - il suo sguardo strabuzzò perché non si aspettava di avermi di nuovo davanti. - Perché non dimostri anche me quello che hai dimostrato a Yoongi? - e nel sentire quel nome la sua faccia si trasformò del tutto diventando la persona di cui il mio amore aveva paura. - Quindi sei tu quell'Hoseok. - risi divertito avvicinandomi pericolosamente. Sentivo le voci nel mio orecchio ma non ci badai, staccai la mano anche da Jimin che mi chiamò basso ma quella volta non avrei solo parlato. - L'unico Hoseok prego! E credimi come faccio godere tuo figlio nessuno mai in tutta la sua vita. - lo vidi avventarsi su di me ma non arrivò a toccarmi perché un destro gli arrivò all'addome facendolo piegare in avanti. Gli presi il viso tra le mani dandogli una ginocchiata sul naso e fu quasi celestiale sentire quel suono di ossa rotte: - Questo è niente in confronto a ciò che ti meriti pezzo di merda. - cadde a terra portandosi le mani sul volto e ne approfittai per dargli un calcio assestato alle costole. Fummo accerchiati e qualcuno mi tirò indietro ma non opposi resistenza; avevo ottenuto ciò che volevo e sarei potuto andare da Yoongi a riprendermelo.
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𝑻𝒉𝒆 𝑳𝒂𝒔𝒕
Fanfiction- Si può sapere cosa diavolo ti ho fatto? - chiesi stanco di quell'atteggiamento ostile nei miei confronti. - Non puoi colpevolizzarmi solo perché mi piacciono gli uomini. - continuai mentre lui continuava a fissarmi senza proferire parola. - Odio l...