~ Dietro la maschera ~

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Passarono cinque mesi da quando avevo persi Hoseok, mesi in cui non seppi niente di lui se non che era tornato all'università; ma non riuscii a vederlo neanche una volta. Pur provandoci in tutti i modi, sembrava sapere come e quando nascondersi. Faceva male, anche solo vederlo da lontano mi sarebbe bastato ma forse quella era la giusta punizione per aver privato il mondo della sua palla incandescente. Ero seduto sugli scalini della mia facoltà quando Jeonghan venne quasi correndo: - Yoongi... - mi voltai a guardarlo corrugandolo la fronte. - Che problemi hai? - se prima ero uno stronzo, da quella notte divenni anche peggio. L'unico che riusciva a tollerarmi era Taehyung e non avrei mai ringraziato ogni Dio abbastanza a lungo per avermi dato lui: - C'è un ragazzo che chiede di te. È sicuro uno hyong. - chi poteva essere? Mi alzai e Taehyung fece lo stesso divenendo scuro in volto: - Non c'è bisogno Tae. - se avevo capito, non poteva essere che lui e mettendo la borsa a tracolla andai verso l'entrata della mia facoltà. Avrei riconosciuto le sue spalle tra tantissime altri uguali, sospirai: - Seokjin hyong. - mi aspettavo il suo sguardo. Quella freddezza di cui era fatto soprattutto se si parlava di suo fratello e, per qualche ragione, sapevo che quel giorno sarebbe arrivato. - Possiamo parlare? Aspetterò se hai lezione. - chi se ne fregava delle lezioni. Meglio togliere il cerotto con uno strappo deciso no? Lo diceva sempre mia madre: - Vieni, c'è un bar qui vicino. Non ci va molta gente, saremo tranquilli. - ero pronto anche se mi avesse alzato le mani. Probabilmente glielo avrei fatto fare, almeno avrei sentito un dolore diverso da quello che sentivo da mesi ormai.

Ordinò un cappuccino mentre io mi feci portare una tisana, era diventata un abitudine berla sul divano di casa nostra, con Hoseok che mi accarezzava i capelli mentre guardavamo la televisione prima di metterci a letto. Sospirai aspettando che il ragazzo di fronte a me dicesse qualcosa: - Credo tu abbia capito perché mi trovo qui. - disse serio. Mi guardava male, chiedendosi probabilmente cosa ci vedeva il fratello in me. - Quindi non userò giri di parole ma andrò direttamente al punto. Perché hai lasciato Hoseok? - cosa potevo rispondere? Taehyung tante volte mi aveva detto di essere sincero con lui ma non era questione di sincerità; io lo volevo al sicuro ma se Seokjin era venuto fin qui, allora significava che il mio Hoseok era messo peggio di come avevo immaginato. - Mi dispiace dovermi intromettere in questioni che riguardano voi due ma... - si interruppe e la sua voce perse di tono. - Il mio fratellino non sta bene... - e non lo lasciai finire. - Come sta hyong? - ma non avrei avuto risposta da lui e il suo sguardo me ne diede conferma. - Perché l'hai lasciato se ancora ti interessa? - era ovvio che mi interessava. Era ovvio che lo amavo ancora, più di ogni altra cosa, e se anche non avesse capito, era ovvio per me pensare alla sua vita prima della mia. Anche io stavo male, così tanto da vivere una vita a metà, vuota; talmente tanto che non trovavo più ragione di svegliarmi la mattina se non per quel leggero ricordo della sua bellissima risata. Ma quando aprivo gli occhi la realtà mi colpiva in pieno ricordandomi che non c'era più. - Ormai è finita. - mentii ancora una volta, era la stessa tiritera che dicevo a tutti ma non potevo mentire a me stesso; a ciò che sentivo per quel ragazzo che mi aveva rubato il cuore. - Per te forse ma per Hoseok non è così! - disse abbassando poco dopo lo sguardo e le spalle. Avevo ferito il suo fratellino e ne stava pagando anche lui le conseguenze, quanto male ancora avrei fatto?

Lo sentii sospirare: - Non volevo alzare la voce, miane e che... - continuò tornando a guardarmi. - Hai idea di come fosse quando è tornato a casa? Non avevo mai visto mio fratello piangere, nemmeno quando il suo amato cane stava per morire. - era perso nei suoi ricordi ed io mi persi nei miei immaginando come poteva essere stato vederlo quella notte. Ricordavo ancora le sue lacrime, la sua supplica di non lasciarlo e mi morsi il labbro cercando di resistere alle mie di lacrime. - Ha continuato a chiedermi perché... ha non mangiare, a piangere di notte nascondendo il viso nel cuscino credendo che io non lo sentissi. Nemmeno Suga è riuscito a farlo stare meglio. - ogni parola di Seokjin mi spezzava quelle ossa che erano già rotte. La sua espressione afflitta mi stava torturando ma mai quella che la mia immaginazione aveva deciso di propinarmi. - Ho provato a comprendere anche il perché, ricordando quando sei venuto in casa nostra e la vostra felicità aveva illuminato l'intera stanza. Come può finire tutto così? - di nuovo aveva alzato la voce ma non gli avrei detto nulla, ne aveva tutto il diritto. Non era finito niente, io amavo Hoseok anche peggio di prima e questo mi dava la forza per tenerlo lontano da me; da lui che gli avrebbe fatto male. - Hoseok è stato quello più forte tra di noi, da sempre. Nonostante fosse stato preso di mira a scuola, si mostrava sempre con la testa alta arrivando anche a difendermi una volta. - lo disse sorridendo ma era un sorriso triste il suo ed io mi sentii una merda anche verso Seokjin. - Può affrontare tutto Hoseok anche quello che non immagini ma non può affrontare la tua perdita Yoongi. - serrai la mandibola ritirandomi di poco. - Gli hanno infilato la testa nel gabinetto alle elementari eppure non ha detto nulla ma ha pianto disperatamente quando l'hai lasciato. Perciò Yoongi vorrei mi rispondessi con la verità. - mi avrebbe creduto? Avrebbe capito perché tenevo lontano la persona che amavo più della mia stessa vita? - Cosa c'è che non va in Hoseok? Mi basta una risposta e non mi vedrai mai più. - mi resi conto che io volevo vedere anche lui. Mangiare di nuovo con la sua famiglia, accarezzare il pelo morbido di quel cagnolino meraviglioso, sentire la risata del mio amato sole. Forse Taehyung aveva ragione, dovevo dire la verità qualsiasi fosse stato il prezzo. - Hyong, ogni cosa che faccio... la faccio per Hoseok. - corrugò la fronte. Sicuramente mi stava prendendo per pazzo ma era la verità: - Perdonami se non ti credo Yoongi. - disse ed io sospirai. - Seokjin hyong, devi promettermi che quello che sto per dirti rimarrà tra me e te. - se avevo imparato a conoscere Hoseok sapevo avrebbe fatto qualcosa di avventato. - Yoongi ma... - non lo feci finire scuotendo la testa. - Promettilo ed io ti dirò ogni cosa. - l'avrebbe tenuto lontano per proteggerlo. Avrei avuto un alleato in quella mia tortura perenne di non potere avere l'uomo che amavo. - Te lo prometto. - ed io dissi tutto. Ogni cosa, senza tralasciare niente, nemmeno quei dettagli che non avrei mai voluto rivivere; diversamente da Taehyung però, mi sentii libero. Come se avessi avuto la forza di affrontare tutto perfino quel figlio di puttana di mio padre.

𝑻𝒉𝒆 𝑳𝒂𝒔𝒕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora