Mia mamma faceva tutto, sempre, in grande. Mi aveva preparato tutte le pietanze che preferivo. Seduti attorno alla tavola, io, mio padre ed il mio amato fratello; omma porto in tavola la torta di compleanno. Al cioccolato e con le fragole. - Omma, non dovevi cucinare tutte queste cose. - dissi imbarazzato. Scosse la testa sorridendo: - È il tuo compleanno, se non oggi quando? -rispose ed io le carezzai la mano. - Grazie Omma. - e le sue mani toccarono il mio viso.
- 19 anni e sei cosi poppante. - disse Seokjin ed io alzai gli occhi al cielo. - Perché sei cosi geloso? - chiesi. Poteva apparire come una discussione ma, io e lui, facevamo sempre cosi. - Taglia la torta, su. - fu mio padre a parlare. Feci qualche fetta distribuendola alla mia famiglia. - Omma, un pezzo me lo faresti a portar via? - la vidi sorridere in maniera dolce. - Puoi prenderne quanta ne vuoi. - rispose ed io mi sentii arrossire. - Prima o poi vorremmo conoscerlo. - la voce di mio padre riecheggiò nella stanza. Portai una mano dietro la nuca sorridendo imbarazzato. - Vedremo la prossima volta. - sentii mio fratello ridere. Il campanello ci annunciò che c'era qualcuno alla porta, si alzò Seokjin e quando tornò, era in compagnia del suo amico. - Hyong, che ci fai qui? - chiesi sorpreso. - Non potevo mancare al compleanno di un mio dongsaeng, . - rispose sorridendo. Sorrisi ma, per la prima volta, provai una sensazione strana, come se la sua presenza non fosse giusta. - Buon compleanno Hobieshi. - disse tutto sorridente. Lo ringraziai, continuando a mangiare. - Devi per forza venire ogni anno? - chiese Seokjin, lui era il solo a conoscere tutta la verità. - Hoseok è anche mio fratello, perché non dovrei essere presente? - chiese. I miei genitori sorridevano divertiti: - Qui ci sono solo due fratelli, tu chi saresti? - continuò Seokjin. Facevano sempre cosi, fin dai tempi delle superiori. - Omma, Seokjin sta facendo di nuovo il cattivo. - disse con la voce di un ragazzino. Mia madre, che non aveva smesso di sorridere, diede un leggero colpo al braccio di Seokjin: - Perché parli in questo modo? Ji Soo è come un figlio per me, quindi è il ben venuto. - rispose mia madre. -Tieni, il tuo regalo di compleanno. - disse, avanzando verso di me un pacchetto tutto infiocchettato. - Non dovevi hyong, ne avevamo già parlato. - dissi, continuavo a sentire quella sensazione addosso e non mi piaceva.- Non puoi rifiutare un regalo di compleanno. - disse sorridendo. Ji Soo era bello, alto, atletico, alla moda e sempre gentile. Anche all'epoca era cosi e forse fu per questo che la mia prima volta la passai con lui. Adesso però, per me era solo uno hyong che rispettavo, nient'altro. - Mi mancano i tempi di quando tu avevi solo 14 anni. - disse, non capii perché stessi odiando quel suo sorriso del cazzo. Seokjin si schiarì la gola con un finto colpo di tosse: - Preferirei non ricordare invece. - risposi, poggiando il suo regalo da un'altra parte. - Eri cosi carino e minuscolo. Adesso sei un ragazzo bello quasi quanto me. - rispose guardando dalla mia parte. - Ya. Il Mio dongsaeng è più bello di te. - disse Seokjin sottolineando la parola mio. Sorrisi divertito e lo guardai con ammirazione. Il pranzo fu tranquillo, ogni tanto Ji Soo mi sfiorava una coscia ed io mi allontanavo di poco, sperando capisse che non volevo lo facesse. Fu il momento delle foto e dei regali; i miei genitori mi avevano comprato una macchina nuova, ero talmente felice che non smettevo di sorridere. Seokjin invece, optò per una vacanza di cinque giorni; avrei potuto portare chi volevo ed entrambi sapevamo a quale persone stavo pensando. Finalmente venne la sera, cenai con la mia famiglia ed insieme a Suga, mi chiusi in camera mia. Non avevo sentito Yoongi per tutto il giorno, chissà cosa stava facendo. Sistemato sotto le coperte, con il corpicino caldo del mio amato cucciolo, sentii il telefono suonare, sorrisi. - Buon compleanno. - disse la voce dolce di Yoongi. Non smettevo di sorridere: - Sto aspettando questo momento da tutta la giornata. - dissi, ringraziando i chilometri che ci separavano. Lo sentii sorridere, me lo immaginavo con il viso arrossato; un sorriso timido, sicuramente stava scuotendo la testa.
- Buona notte Hobieshi. - era sempre concreto quel ragazzo, mai di troppe parole; mi ero innamorato anche di questo. - Notte Yoongishi. - sussurrai e sentii il desiderio di essere li con lui. La notte fu tranquilla, sognai di noi ed erano quasi tutti spinti; quando lasciai casa mia, andai direttamente in università. Non avrei avuto il tempo di tornare a casa.
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𝑻𝒉𝒆 𝑳𝒂𝒔𝒕
Fanfiction- Si può sapere cosa diavolo ti ho fatto? - chiesi stanco di quell'atteggiamento ostile nei miei confronti. - Non puoi colpevolizzarmi solo perché mi piacciono gli uomini. - continuai mentre lui continuava a fissarmi senza proferire parola. - Odio l...