14. (J&L)

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JULIET

Se c'è una cosa che detesto è Max che organizza le feste durante la settimana. Insomma, c'è il sabato. Perché non organizzarla quel giorno anziché il giovedì? Ah, giusto: domani è stata indetta l'assemblea dei professori e quindi niente scuola. Ci ha pensato bene l'Olandese!

«Non penso che verrò stasera», borbotta Lily mentre fa girare il cucchiaino nel cappuccino.

«Perché?» le chiedo dopo aver dato un morso del mio cornetto con crema di limone.

«Per il semplice fatto che non so come mi sentirei se vedessi Max. Le cose tra me e George sono finite prima che potessero iniziare e se vedessi Max penso che cadrei tra le sue braccia alla prima parola che potrebbe rivolgermi. E sai quanto lui mi renda instabile»

«Se è quello che senti di fare allora non ti obbligherò. Piuttosto, raccontami di George, cos'è successo?»

Lily inizia a raccontarmi tutto dal principio. Lei e George hanno iniziato a frequentarsi l'anno scorso perché condividevano le lezioni di Fisica e Letteratura Inglese. George ha sempre mostrato interesse per la mia migliore amica, ma lei era ancora troppo presa da Max, come lo è tuttora. Lei ha cercato di approfondire il rapporto, non riuscendoci, e George ha capito sin da subito che c'era qualcosa che non andava, che lei aveva già qualcuno che dominava i suoi pensieri. Quel qualcuno è Max Verstappen e non uscirà facilmente dalla sua vita.

«Avete fatto bene a chiudere tutto. Vedrai che con Max le cose si risolveranno. Mi ha sempre detto che non era sua intenzione tradirti».

Lily mi guarda per qualche secondo e sospira, finendo poi il suo cappuccino. Paghiamo il conto e usciamo dal bar per dirigerci a scuola.

«E Charles? Ha avuto più gli incubi?»

Sospiro non appena Lily mi pone questa domanda. È stato un po' complicato gestire questa situazione degli incubi. All'inizio non sapevo cosa fare, ma quando Charles ha iniziato a dirmi cosa fare per calmarlo ho cercato in tutti i modi di non stressarlo. Adesso la situazione sembra essere ritornata alla normalità e Charles sta bene.

«No, però siamo riusciti a stabilizzare le sue emozioni negative», rispondo e, prima che possa dire altro, Charles mi corre incontro, sorridendo.

Lily mi saluta con un cenno e si dirige verso il gruppetto di Pierre.

«Ho prenotato un tavolo in un ristorante molto chic vicino al London Bridge domani sera», sussurra, suadente, il mio ragazzo, dandomi un bacio subito dopo. «Come mai tutta questa enfasi?» chiedo.

«Perché sei la mia ragazza e voglio viziarti un po'», borbotta prendendomi per mano e dirigendoci in classe siccome è suonata la campanella.

«La presunzione non è scomparsa, mi dicono», ridacchio.

«Io sarò sempre quel presuntuoso ragazzo Monegasco di cui ti sei innamorata».

Mi fermo in mezzo al corridoio non importandomene degli altri studenti che ci circondano. Afferro per il colletto della camicia Charles e poso le labbra sulle sue. È vero, lui è quel presuntuoso ragazzo Monegasco di cui mi sono innamorata, il ragazzo che mi ha fatto perdere la testa, colui che odiavo e amavo allo stesso tempo, colui che trattavo male solo per nascondere i sentimenti che provavo per lui. È incredibile come nell'arco di un anno possano cambiare tante cose. Con Carlos non ho mai provato niente di simile. Con Charles mi batte il cuore e sento quasi di poter svenire. I sentimenti repressi nei suoi confronti mi hanno insegnato che non potevo stare con una persona che non mi rendeva appieno felice. Carlos è stato un capitolo importante della mia vita, lo ammetto, ma forse non funzionavamo come coppia. Forse i migliori amici non sono destinati a stare insieme. E se lo sono non sono destinati a durare per sempre.

Quel Presuntuoso Ragazzo Monegasco //Charles Leclerc [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora