«Come stai? Come ti senti?» domando a Charles quando sua madre chiude la porta alle spalle non appena esce.
Quando uno dei dottori che ha sotto sorveglianza Charles è corso a visitarlo per accertarsi che i suoi parametri fossero nella norma, ci ha detto di non affaticarlo troppo e che se supera degli esami domani potrà già tornare a casa. Ovviamente deve riposarsi e prendere degli antibiotici per riprendersi.
Il Monegasco mi guarda e mi fa cenno di aiutarlo a sedersi. Faccio come mi dice e sistemo il cuscino dietro la sua schiena.
«Sono indolenzito e ho un leggero mal di testa. A parte i lividi non ho altro», mormora. «Ma mi sento già molto meglio», soggiunge, mettendo in mostra una fossetta.
Mi siedo sulla sedia e gli afferro una mano. «Mi sei davvero mancata», dice stringendola.
«Mi sei mancato anche tu», dico. «Di nuovo insieme?» annuisce e, con la poca forza che ha, mi tira a sé e posa le labbra sulle mie.
Sorrido e mi risiedo.
«Prima che tu mi domandi cosa mi sia passato per la testa in queste settimane ti voglio dire che ho seriamente sbagliato a non avere fiducia nei tuoi confronti e nell'aver messo in pausa la nostra relazione. Sono stato stupido e ti ho lasciata andare senza un futile motivo. So che mi ami e che non faresti nulla per tradirmi, ma per un attimo ho avuto davvero paura che Lance ti avrebbe strappata via da me. Sono paranoico, lo so. Ma adesso stiamo insieme ed è questo ciò che conta».
Una lacrima gli riga il viso e gliela asciugo. Ho sempre visto Charles debole e vulnerabile, ma non come in questo momento. È davvero dispiaciuto per quello che è successo e ciò mi ferisce ancora di più. Si sente davvero in colpa mentre io ho reagito troppo male. Ero arrabbiata con lui perché non si fidava di me e per aver baciato Charlotte, spezzandomi il cuore. Sono io quella che dovrebbe scusarsi.
«Anche io ho delle colpe. Ero accecata dalla rabbia per tutto. Non ho fatto nulla affinché io ti dimostrassi che potevi fidarti di me. C'è questo problema in una relazione, e se tu avessi posto fine alla nostra io non avrei retto il dolore. Lasciarti sarebbe come ricevere mille pugnalate al petto in un secondo. Perderti significherebbe perdere metà del mio cuore, della mia anima, di me perché tu hai metà di me e io ho metà di te. Se ci fossimo davvero lasciati avrei trovato un modo per riaverti perché ti amo e niente e nessuno può dividerci».
Charles resta a bocca aperta dalla mia rivelazione. Non siamo mai stati sdolcinati, e non sempre ci diciamo cose romantiche oltre il ti amo, ma stavolta avevo seriamente paura di perderlo. Mi chino a baciarlo. Ci baciamo a lungo, consci della lunga distanza che ci ha tenuti lontani. Una sua mano si posa sul mio fianco e gli tolgo un ciuffo dal viso. I capelli sono leggermente cresciuti dall'ultima volta e la barba è ispida e incolta. Questo lo rende ancora più sexy davanti ai miei occhi.
«Ora devo andare. Fammi sapere tramite Lorenzo le tue condizioni. Ci vediamo domani», dico, e gli stampo un ultimo bacio sulle labbra.
Mi chiudo la porta alle spalle e saluto Pascale. Raggiungo Lando in fondo al corridoio e gli spiego la situazione del Monegasco. Non appena mettiamo piede in casa inizia a diluviare. Perfetto! Come se non ne avessi abbastanza della pioggia! Appendo il cappotto e sistemo i capelli in una coda alta. Lawrence mi stampa un bacio in fronte. È vestito con un maglione e una tuta ed è raro vederlo così in quanto è un uomo che vive solo di completi. Raggiungo mamma in salotto e mi siedo al suo fianco. A volte dimentico che c'è la domestica e che quindi lei non cucina.
«Come sta Charles? Si è svegliato?»
«Sì. Domani potrebbero dimetterlo, ma deve comunque non sforzarsi».
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Quel Presuntuoso Ragazzo Monegasco //Charles Leclerc [COMPLETA]
FanfictionJuliet Norris e Charles Leclerc si detestano: di fatti il loro rapporto è costituito da provocazioni, battibecchi e sarcasmo. Entrambi condividono un segreto che nessuno, al di fuori di loro, ne è a conoscenza, un segreto che potrebbe mettere a ris...