24.

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«Potevi dirci che ti saresti sposata con Lawrence al posto di scoprirlo da Lance!» sbotto seguendo mia mamma in cucina.

«Ve l'avrei detto il giorno dopo Capodanno. E poi non pensavo che Lance avesse la lingua lunga!» si difende mamma. Lando scuote la testa. «Una delle tante cose di lui che non sai», borbotta.

«Ragazzi, non incolpatemi! Pensate che per me sia bello sentirvi dire che non li tollerate? Dovrei basare la mia felicità secondo ciò che pensate e volete? Amo Lawrence e lo sposerò. Dovreste essere felici che io sia ritornata ad amare e che ho dato le dimissioni per poter stare con voi. Non dovreste lamentarvi del loro comportamento. Quindi crescete per una buona volta! Ah, e dalla settimana prossima inizieremo a impacchettare la nostra roba perché ci trasferiremo da loro», dice, ed esce dalla cucina.

Guardo mio fratello e sospiro. Afferro il cappotto dall'attaccapanni, lo indosso e mi dirigo da Charles. Ad aprirmi è Arthur. Lo saluto e sento la voce di Charles in salotto: sta parlando a telefono. È Pierre. Stacca la chiamata e poggia il telefono sul tavolino. Si volta e sorride nel vedermi. Mi stampa un bacio sulle labbra e poggia le mani sui miei fianchi. Il fratello minore è andato al piano di sopra.

«Ci sono novità riguardo al matrimonio?» domanda e mi siedo sul divano.

Guardo lo schermo della TV spento, mi prendo la testa tra le mani e inizio a parlare.

«Dalla settimana prossima dobbiamo prepararci per il trasloco»

«Perché odi così tanto Lance? È successo qualcosa tra voi in passato?» chiede, cauto, e strizzo gli occhi.

Non ne ho mai parlato con nessuno. Ho sempre accantonato questo ricordo. Nessuno mi ha mai chiesto cosa si celasse dietro il rapporto tra me e Lance. Forse perché hanno sempre prestato attenzione al fatto che io e lui non ci siamo mai degnati di uno sguardo. Maledetto primo anno di superiori!

«Ho perso la verginità con Lance», confesso con voce flebile.

Charles strabuzza gli occhi.

«Pensavo l'avessi persa con Carlos».

Scuoto la testa.

«È successo al primo anno. Io e Carlos eravamo migliori amici e io e te battibeccavamo come non mai», inizio, ridendo a quel ricordo. «Andai al suo compleanno sotto invito di Lily, però lei non venne perché ebbe un imprevisto, e c'era lui solo in un angolo a bere della Pepsi. Mi avvicinai e ci appartammo dapprima in giardino e poi nella sua camera. Parlammo per una mezz'oretta circa e poi mi baciò. Mi rubò il mio primo bacio! Non so perché non lo respinsi. Si alzò, chiuse la porta a chiave e mi baciò di nuovo. Poi successe quel che successe. Non l'ho mai detto a nessuno perché lo reputo il mio segreto più oscuro. A Capodanno mi ha detto che potevo tradirti con lui e gli ho dato uno schiaffo. Quando lo guardo provo ribrezzo per la persona debole che ero a quei tempi», racconto e trattengo le lacrime.

«Ecco perché non vi siete mai avvicinati negli anni ma solo ultimamente...» afferma e annuisco.

Poso la testa sulla spalla e chiudo gli occhi.

«E quindi adesso cosa farai?»

Alzo lo sguardo e lo punto negli occhi verdi di Charles.

«Devo parlare con Lance e chiudere questa questione. Almeno riuscirò a tollerarlo».

Charles annuisce e mi bacia la fronte. Resto un altro po' con lui e poi torno a casa. Metto il cappotto sull'attaccapanni e poso le chiavi sul mobile all'ingresso. Mi mancherà questa casa. Metto piede in salotto e mi schiarisco la voce quando noto Lawrence, suo figlio e mia madre seduti sul divano a discutere del matrimonio.

«Ciao Lawrence!» lo saluto e mi sorride, baciandomi poi una guancia.

«Lance, posso parlarti?»

Annuisce e mi segue su per le scale fino alla mia camera. Chiudo la porta e mi appoggio contro di essa.

«Dovremmo andare d'accordo. In fondo diventeremo fratellastri».

Lance poggia le mani sulle mie spalle e annuisce.

«Mi stai dicendo che devo dimenticare l'accaduto? Sai che non posso. Capisco che ti ho rubato la tua prima volta, ma per me ha avuto un significato ciò che abbiamo avuto», dice, e chiudo gli occhi per poi aprirli dopo qualche secondo.

«E tu sai che non ne vado fiera. Dobbiamo metterci una pietra sopra. Non posso odiarti per sempre».

Lance si avvicina alla finestra e poggia le mani sui fianchi.

«E va bene! Non è mai successo nulla tra noi. Però sappi che continuerò a detestarti», ridacchia sull'ultima frase e lo spintono giocosamente. «I fratellastri si sono sempre odiati da quel che so», borbotto ridendo.

«Perché Lando mi odia? Per Sofia?» domanda e annuisco.

«È la ragazza di cui è innamorato ed è un po' geloso di lei...anche se si sono presi una pausa».

Lance annuisce e mi abbraccia, lasciandomi di stucco. Ricambio l'abbraccio e poso la testa sulla sua spalla. Mamma ci richiama e ci stacchiamo un po' imbarazzati. Torniamo in salotto, dove c'è anche mio fratello. Per lui sarà difficile tollerare Lance, me lo sento.

«Domani sera ci siete per una cena alle 21:00?» domanda Lawrence riferendosi a me e Lando. «Certo!» esclamo e mio fratello annuisce.

Lawrence e Lance ci salutano ed escono di casa. Torno nella mia camera, accendo il PC e inizio a scrivere qualcosa. Sono settimane che non scrivo. Resto al PC per un'ora e mezza circa finché mamma non entra nella mia stanza.

«Ho parlato con Lance. Abbiamo posto fine al nostro odio»

«Posso sapere il motivo?» domanda, e valuto se dirle o meno l'accaduto.

Alla fine le racconto tutto. Non voglio segreti. Mamma mi ascolta, e dal suo sguardo riconosco che non mi sta giudicando. Le racconto anche di Carlos, di quando ci siamo fidanzati, del tradimento con Charles, di come mi sono pentita di quello sbaglio, di Charles, di tutto.

«Lando mi aveva già raccontato una parte di te e Carlos. Sono contenta che tu me l'abbia detto. Parlare fa bene, e lo sai», dice e annuisco. Dovrei parlare molto di più con lei.

«Però non voglio che Carlos mi odi. Cosa devo fare mamma?» piagnucolo e si siede sul letto.

«Hai provato a spiegargli nuovamente come sono andate le cose? Magari in un impeto di rabbia non ha voluto ascoltarti» annuisco. «È come se non volesse vedermi. Cerco di parlargli e non mi ascolta»

«Usa il telefono di Lando e chiedigli di venire a casa».

Mi da un buffetto sulla guancia ed esce dalla mia stanza.

Come se adesso ne avessi il coraggio!

Quel Presuntuoso Ragazzo Monegasco //Charles Leclerc [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora