5.

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Due giorni che non vedo o sento Carlos. Il motivo principale è perché sono andata da Charles da sola senza che lui mi accompagnasse.

«Fattelo dire cara mia, ti devi decidere. Charles non può aspettare tutta la vita», sbotta Lily sedendosi sul divano con una vaschetta di gelato.

«Sono due anni che mi aspetta, a detta sua. E poi, quando mi sono fidanzata con Carlos non mi ha mai detto fin dal primo momento che mi amava. L'ho intuito quando siamo andati a letto la prima volta», mormoro, prendendo una cucchiaiata di gelato al cocco.

«Eh, perché allora continui a stare con Carlos?»

«Perché non riesco a dirgli di Charles, tutto qui», borbotto.

Lily sospira e posa la vaschetta sul tavolino.

«Vuoi che lo scopra da Lando quando è ubriaco? O vuoi che glielo dica Charles siccome sono amici? Hai già detto che sospetta qualcosa, quindi non ci mette niente a fare due più due. Senti Juliet, so che ti trovi in una situazione complicata, però non puoi continuare a stare con una persona per cui non provi più niente», dice in tono dolce la mia migliore amica.

«Hai ragione. Purtroppo per me è difficile, maledizione! Non volevo che accadesse, Lily. Ma è successo e non me ne pento nemmeno un po'. Non mi importa nemmeno come reagirà Carlos quando glielo dirò. Ormai questa relazione con lui è di routine», confesso.

«Ragion per cui devi lasciarlo!» esclama.

Ci zittiamo quando sentiamo dei passi e Lando entra in salotto sbadigliando. Possibile mai che mio fratello dorma sempre?

«Oh, ciao Lily! Comunque hai ragione, Juliet dovrebbe proprio parlare con Carlos», borbotta, rubandomi il gelato al cocco.

«Oh, ma da che parte stai, ingrato!» esclamo.

«Da nessuna parte. Ti sto solo consigliando ciò che devi fare da tempo», fa spallucce ed esce dal salotto.

Certe volte mi chiedo che cosa io abbia fatto di male per meritarmi questo trattamento da Lando.

*****

«Juliet! Carlos ti sta aspettando!» urla mia madre.

Mi rigiro nel letto e sbuffo. Quanto vorrei non andare a scuola stamattina. La porta della mia camera si apre e si richiude velocemente. Una scia di profumo maschile invade le mie narici.

«Pensavo ti stessi preparando».

Alzo la testa dal cuscino e guardo Carlos.

«Sono le 8:00. Pensi che io a quest'ora sia pronta?»

«Fatti una camomilla se sei nervosa», sbotta.

Mi alzo dal letto e mi avvicino a lui.

«O sei nervosa perché non vedi il tuo carissimo Charles?» domanda beffardo, senza una punta di gelosia.

«Cosa c'entra lui adesso?»

Carlos mi guarda e indietreggio fino a toccare con la schiena il muro.

«Vi siete avvicinati molto da quando è uscito dall'ospedale. Non vi odiavate?» domanda a qualche centimetro dal mio viso.

«Perché stiamo parlando di lui?»

«Perché mi sembra strano che d'un tratto siete amici»

«Tranquillo, io e lui non potremmo mai essere amici», mento, e vorrei tanto seppellirmi viva.

Quel Presuntuoso Ragazzo Monegasco //Charles Leclerc [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora