Giovedì 9 Agosto
Mi svegliai alle 7 in punto. Svegliarmi così presto mi ricordava quei giorni in cui dovevo andare a scuola, un vero inferno.
Solo che qui l'inferno era rappresentato solamente dal caldo delle Canarie. Appena mi alzai mi diressi verso la finestra per spalancarla e guardare il mare.
Ero davvero emozionato e curioso di iniziare il corso di formazione che mi aveva suggerito Omar. Iniziava alle 8 quindi cercai di non perdere troppo tempo nel fare colazione e mi incamminai con calma verso la sala conferenze dove si sarebbe tenuto il corso, che distava un paio di chilometri dal mio hotel.
Appena entrai nella sala conferenze, una ragazza mi chiese il mio nome e cognome, per darmi un pass che mi identificava, prima di farmi entrare in una grande sala simile ad un cinema.
La sala era abbastanza grande. Erano presenti moltissimi ragazzi e ragazze della mia età più o meno. Probabilmente eravamo circa duecento.
Dopo un respiro profondo, mi incamminai verso un posto libero. Mi sembrava di essere osservato, ma cercai di non badarci troppo, non era il momento di farsi prendere dall'ansia.
Siccome il corso trattava argomenti che mi interessavano parecchio, mi sedetti in un posto libero in prima fila, vicino ad un muro.
Nel posto vicino al mio era seduta una ragazza bionda molto carina, ad essere onesti. La cosa che non capivo era perché continuava a fissarmi da quando mi ero seduto.
"Ehm, tutto a posto?" gli chiesi gentilmente, dopo un minuto buono che mi fissava con uno sguardo perplesso.
"Oh!Sisi scusami è che mi sembra di averti già visto da qualche parte!" rispose lei tutta agitata. "Tu sei Mino?"
"Bè sì sono io per..." non avevo neanche fatto in tempo a finire la frase che lei si mise a urlare come se avesse trovato chissà che vip.
"Aaaaahhhh ragazze c'è Minooooo!"
Si scatenò una piccola baraonda. Un gregge di ragazze si fiondò verso di me, saranno state almeno una trentina.
Onestamente non ero abituato ad essere riconosciuto, evidentemente dopo quello che era successo prima di andare in vacanza io e Gaia avevamo acquisito un po' di fama, probabilmente avremmo dovuto farci l'abitudine.
Però al momento la situazione era un po' imbarazzante. Ero circondato da ragazze che mi tempestavano di domande e che cercavano di farsi una foto con me.
"Ehi ehi calme ragazze, non vi sembra di esagerare?" risposi, in mezzo alle loro urla.
"Ragazze, che succede qui? Tornate ai vostri posti, stiamo per iniziare" rispose una ragazza altrettanto giovane.
Probabilmente era una collaboratrice dell'amico di Omar che teneva il corso. Mi aveva detto che il suo amico gestisce un gruppo di ragazzi e ragazze della mia età più o meno di circa 20 persone. Una bella realtà.
Le sue parole bloccarono tutte, che tornarono in modo ordinato a sedersi.
"Grazie mille, e scusami per la baraonda" risposi.
"Ah figurati Mino, non è colpa tua se sei famoso. Comunque piacere, Giulia" rispose sorridendo, stringendomi la mano.
Giulia era una ragazza con dei capelli castani lunghi e mossi. Il suo viso aveva delle linee molto dolci e aveva due occhi azzurri come il mare. Era magra, ma le sue curve si vedevano bene, difatti mentre parlavamo molti ragazzi la guardavano con molto interesse.
"Gaia non c'è?" chiese Giulia.
"Purtroppo no, è impegnata in un servizio fotografico in Italia" risposi, con una punta di tristezza.
"Ah, peccato. Scusami ma ora devo andare, a dopo" rispose lei allontanandosi di fretta dopo avermi fatto l'occhiolino.
Dopo qualche minuto, entrò un ragazzo sui 30 anni, acclamato dal pubblico.
"Ciao a tutti, io sono Marco Verdi e in questi giorni vi insegnerò come prendere in mano la vostra vita e farla diventare fantastica" esordì.
"Ma prima di iniziare, vorrei un grande applauso per un nostro ospite d'eccezione", continuò.
Chissà di chi si tratta? Magari era qualche suo collega.
"Ragazzi e ragazze, Minoooo!" urlò indicandomi. "Su sali, non aver paura!"
In quel momento ero paralizzato. Davvero: non credevo di dover salire sul palco, come non credevo di essere riconosciuto. Certo che Omar avrebbe potuto avvisarmi che Marco mi avrebbe chiesto di salire sul palco.
Tra gli applausi e le urla delle ragazze soprattutto, mi alzai per dirigermi verso il palco, anche se ero molto agitato.
"È emozionato, in effetti non era stato avvisato che l'avrei invitato sul palco, volevo che fosse una sorpresa per tutti", continuò Marco, mentre salivo sul palco.
Una volta sopra il palco, mi abbracciò. Poi mi porse il microfono: "dì pure due parole, non aver paura", mi disse sottovoce.
"Ehm...ciao a tutti" esordì, imbarazzato. Le ragazze in sala urlarono, facendomi sorridere nervosamente. Era una sensazione strana. "Eh...niente, sono qui per imparare e spero di passare delle belle giornate" conclusi.
Marco iniziò ad applaudire, sorridendo, mentre gli porgevo il microfono. Intanto dalla platea partì qualche "Bravoooo".
"Va bene va bene, grazie Mino, puoi tornare a posto, un applauso", continuò Marco in tono molto allegro.
Nel frattempo, scesi dal palco per tornare al mio posto, vicino alla bionda che aveva scatenato quel disastro. Appena mi sedetti, lei, visibilmente emozionata, si presentò: Si chiamava Natasha. Ma non c'era tempo per chiacchierare, il corso stava iniziando.
ANGOLO DELLO SCRITTORE
Eccoci qua con il secondo capitolo 😁😁😁 Mino deve fare i conti con un po' di fama, del resto ormai non è uno qualunque, chi ha letto "Domani tornerà il sole saprà anche il perché 🙄 ricordo chi non l'ha ancora fatto di leggerlo, sennò ci capirete molto poco 😅😅 Come si troverà al corso? Riuscirà a gestire le fan? Lo scopriremo nel prossimo capitolo 😁😁
STAI LEGGENDO
Il giorno dopo la tempesta
RomanceLa storia d'amore tra Mino e Gaia subisce una brusca frenata durante le vacanze alle Canarie. I due si separano per un equivoco, tra lo stupore di amici e paparazzi. Mino deve fare i conti con qualcuno che vuole porre fine alla sua vita, mentre Gaia...