Lunedì 10 Giugno
Nella giornata di oggi Marco ci portava in gita, come ogni 3 mesi. Mi piaceva tantissimo questa cosa della gita, perché a me personalmente rilassava molto. Premetto che il mio lavoro non era particolarmente stressante, ma comunque staccare la spina ogni tanto fa solo bene.
Destinazione: Copenhagen!
Un posto davvero affascinante. Nei primi due giorni avevamo visitato il palazzo di Christiansborg e il castello rinascimentale di Rosenborg. Poi siamo andati a vedere la famosissima statua della Sirenetta.Mercoledì 12 Giugno
Infine, per la felicità di Giulia, avevano fatto un giro a Stroget, il centro dello shopping.
Un pomeriggio molto intenso, soprattutto per la mia povera carta di credito.
"Ma hai svaligio un negozio?" gli chiesi a Giulia mentre trasportavo decine di borse piene dei suoi acquisti.
"Esagerato, ho solo preso due cosette" rispose Giulia ridendo.
"Dillo alla mia schiena" risposi sorridendo mentre facevo finta di non riuscire a tenere tutto.
"E va bene dai, questo lo tengo io" disse Giulia togliendomi la borsetta più piccola che tenevo.
"Sicura di farcela?" risposi in tono ironico.
Giulia mi rispose con una linguaccia scherzosa.
Dopo qualche minuto, arrivammo alla nostra camera d'albergo. Marco era stato generoso con noi e aveva deciso di prendere una camera matrimoniale per me e Giulia, anche per il fatto che ora eravamo fidanzati ufficialmente.
Lasciammo la roba in camera. Giulia iniziò a riordinare un po' i suoi acquisti mentre io mi facevo una doccia.
Una volta conclusa la doccia iniziammo a vestirci per andare a mangiare fuori.
Cenammo a base di pesce in un ristorante situato nel vecchio porto di Nyhavn.
Tornammo in hotel alle 23 circa. Mi buttai sul letto mentre Giulia andava a farsi una doccia.
"Uff, che giornata!" dissi ad alta voce.
Mentre aspettavo Giulia, accesi la TV, facendo un po' di zapping a caso. Mi fermai a guardare una partita della nazionale italiana.
Dopo pochi minuti, la TV si spense.
"Nooo, perché hai spento?" dissi a Giulia mentre appoggiava il telecomando nel comodino.
Non mi ero neanche accorto che era uscita dalla doccia. Ero troppo preso a guardare dalla partita.
"Abbiamo ben altro da fare stasera" rispose Giulia togliendosi l'accappatoio davanti ai miei occhi, restando completamente nuda.
"Ella Madonna!" risposi scherzosamente, stupefatto alla vista del suo bellissimo corpo.
Giulia salì sul letto, fino ad arrivare a me. Poi iniziammo a baciarci con passione. Era una sensazione così intensa. Il suo corpo che reagiva al mio tocco. Le sue labbra che continuavano a cercare le mie. Sentivo il suo amore come non lo avevo mai sentito prima. Iniziai a togliermi la maglia, mentre Giulia mi toglieva i pantaloni. Poi riprendemmo a baciarci.
In quel momento non c'era niente che poteva distogliere la nostra attenzione e i nostri pensieri da quel momento. Nessuna ansia, nessuna paura, nessun rimorso. Semplicemente stava succedendo e basta. I nostri corpi sembravano attratti da una forza alla quale non sapevamo resistere. I suoi baci erano dolci, più baciavo le sue labbra più volevo farlo. E lo stesso valeva per lei.
Il desiderio aumentava esponenzialmente con il passare dei minuti. Giulia continuava ad ansimare eccitata. Ci stavamo godendo quella notte, perché probabilmente non ce ne sarebbero state molte altre che potevamo passare in questo modo nei prossimi tre mesi.
"Oh sì Mino" disse Giulia mentre gli baciavo il collo.
Sentirla dire il mio nome mentre facevamo l'amore non faceva altro che aumentare la voglia di continuare a farla stare bene. Mi era sempre stata vicina quando tutti mi avevano abbandonato. Aveva messo a rischio la sua stessa vita per salvarmi dalla follia omicida di Kevin. Di conseguenza mi aveva dato l'opportunità di continuare a lavorare qui con Marco e il resto del team al suo fianco, insegnandomi tantissime cose, senza giudicarmi. Aveva sempre una parola da dirmi per tirarmi su di morale quando mi arrabbiavo perché vedevo Gaia felice con Juan, o perché lei sparlava di me in televisione.
Nonostante lei era sempre con me, non si era mai lamentata che vedere Gaia mi distoglieva da lei. Mi aveva dimostrato il suo amore così: non facendomi pesare i miei errori e aiutandomi a rialzarmi nei momenti difficili, che sono stati tanti.
Ma ora stavo bene, le ombre del passato, le mie paure, tutte le mie preoccupazioni stavano man mano scomparendo come neve al sole.
Giulia mi aveva cambiato la vita: all'inizio credevo fosse la causa di tutti i miei problemi, ma mi sbagliavo. Con lei stavo diventando una persona migliore. Avevo imparato a lavorare per il bene delle altre persone, a mettere da parte i pensieri negativi per concentrarmi sulle cose belle della vita. Mi aveva dato tutto il suo amore, lo stava dimostrando così, passando queste notti di passione con me.
"Mi hai insegnato cosa significa amare davvero Mino".
Questo aveva detto tre mesi fa a Sharm El-Sheikh, dopo che avevamo fatto l'amore. E forse anche lei stava insegnando a me ad amare davvero. Tutte queste notti insieme stavano facendo crescere un sentimento sempre più grande per lei, era forse amore?
Arrivammo al termine del rapporto, con Giulia che saliva sopra di me. E poi si sa come finisce no?
Un'emozione indescrivibile, di un'intensità sconvolgente, mentre Giulia urlava di puro piacere, fino a crollare sul letto accanto a me, ansimando felice.
Questa volta anch'io ero abbastanza a corto di fiato, era stato un rapporto davvero molto intenso. Giulia ci aveva davvero messo tantissimo impegno questa volta, chissà come mai.
"Uff, ahah, complimenti Giulia, sei riuscita a farmi stancare davvero stavolta" dissi sospirando felice.
"Vuoi dire che le altre volte non sono stata all'altezza?" rispose Giulia fingendo di essere offesa.
"Assolutamente no Giulia, tu sei sempre all'altezza" risposi dandogli un piccolo bacio sulle labbra.
"Ti amo Mino" rispose dopo il bacio.
"Ti amo anch'io Giulia" risposi diretto. Ebbene sì: l'avevo detto. Ormai avevo rinviato per troppo tempo, non potevo mentire a me stesso. In quel momento lei era il mio pensiero fisso. Doveva saperlo che non pensavo ad altro che a lei in questo momento, dopo tutto quello che aveva fatto per me.
"Oh mio dio, l'hai detto davvero?" rispose Giulia spalancando gli occhi.
"Davvero davvero" risposi sorridendo.
Poi Giulia mi baciò ancora con passione. Era davvero felice, e lo stesso valeva per me.
ANGOLO DELLO SCRITTORE
Eccoci qua con il capitolo ventotto! Gita a Copenhagen, con Mino che finalmente dichiara il suo amore per Giulia 😳 Mino era davvero sincero? Come si evolverà la loro relazione? Lo scopriremo nei prossimi capitoli, non andate via 😁
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Il giorno dopo la tempesta
RomanceLa storia d'amore tra Mino e Gaia subisce una brusca frenata durante le vacanze alle Canarie. I due si separano per un equivoco, tra lo stupore di amici e paparazzi. Mino deve fare i conti con qualcuno che vuole porre fine alla sua vita, mentre Gaia...