Capitolo 21

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Giovedì 13 Dicembre

Giulia mi lasciò lì, davanti alla porta della mia camera. Ero rimasto con gli occhi spalancati. Che cosa gli era preso? Non riuscivo a capire.

Stavo dormendo, cosa avrei mai potuto fare per farla reagire così? Rientrai in camera, poi mi sedetti sul letto a riflettere. Prima che mi svegliasse stavo sognando Gaia. Non era la prima volta. Il pensiero di lei mi tormentava. Ma era la prima volta che la sognavo dopo aver fatto l'amore con Giulia.

Di certo Giulia non poteva sapere cosa stavo sognando. Forse aveva le sue cose, non era il caso di farsi troppi film mentali. Decisi di tornare a dormire.

Alle 8 scesi a fare colazione. C'erano tutti, tranne Giulia.

"Scusa Marco, hai visto Giulia?"

"No Mino, anzi stavo per chiedertelo io" rispose Marco.

Iniziai a preoccuparmi. Andai verso la sua camera. Appoggiai l'orecchio alla sua porta. Stava piangendo.

Non so perché ma iniziai a sentirmi in colpa. Come se fossi io la causa di quel suo malessere. Ma perché? Avevamo appena fatto l'amore, era felice un attimo prima di addormentarsi, cosa posso aver fatto mentre dormivo, a parte quel sogno ricorrente di Gaia che mi lasciava?

"Giulia, va tutto bene?" chiesi bussando alla porta.

"Vai via!" urlò disperata.

"Non vado da nessuna parte finché non mi dici cosa succede Giulia" risposi faticando a trattenere le lacrime.

Nessuna risposta. Aveva ripreso a piangere.

Entrai senza permesso. Era seduta sul letto con la testa tra le mani. I suoi lunghi capelli coprivano i suoi occhi azzurri pieni di lacrime.

Mi sedetti accanto a lei.

"Giulia, con me puoi parlare liberamente, cosa c'è che non va?"

"Non c'è niente che va! Da quando ci sei tu la mia vita non è più la stessa!" urlò Giulia piangendo con una punta di rabbia.

Quelle parole, dette con quel tono rabbioso mi ferirono nell'orgoglio, quindi adesso io sarei un male per lei? Era questo che voleva dire? Decisi di rispondere con altrettanta rabbia.

"Che cosa stai cercando di dirmi?? Che adesso io ti ho rovinato la vita?? Guardami in faccia quando ti parlo!!", urlai furioso.

Giulia alzò la testa, guardandomi con i suoi bellissimi occhi azzurri pieni di lacrime. Il suo volto era rosso, doveva aver pianto davvero tanto.

"Sto cercando di dirmi che io ti amo, razza di stupido!"

Rimasi a guardarla con gli occhi spalancati. Mi sarei aspettato qualunque cosa, ma non questo.

E poi ci baciammo. In quel bacio lasciammo sfogare tutte le nostre emozioni, negative prima e positive poi. Potevo sentire il suo cambio di umore durante quel bacio. Prima le sue lacrime scendevano sulla mia pelle, poi le sue labbra riprendevano vita man mano. Una volta concluso il bacio ci abbracciamo.

Ora era felice. Io però ero letteralmente sconvolto. Guardavo nel vuoto con gli occhi spalancati. Non volevo farla stare male rifiutando i suoi sentimenti. Ma allo stesso tempo non me la sentivo di ricambiare chiaramente il suo amore come aveva fatto lei. Ero ancora innamorato di Gaia, non potevo mentire a me stesso.

"Dobbiamo andare Giulia, Marco e gli altri ci stanno aspettando" dissi rompendo il silenzio.

"Si, andiamo" rispose Giulia sorridendo.

Scendemmo nella hall dell'albergo per ritrovarci con il resto del gruppo. Con un pullman arrivammo all'aeroporto. Poi iniziò il viaggio per tornare a casa in aereo.

Tornammo a casa verso sera. Durante il viaggio in aereo Giulia dormiva.

Quella sera andammo tutti a letto presto. Il viaggio era stato pesante. Faticai ad addormentarmi. I pensieri di quello che era appena successo continuava a tenermi sveglio.

Lunedì 24 Dicembre

Per Natale, Marco ci aveva permesso di tornare tutti a casa fino a capodanno per festeggiare in famiglia. Quindi ci salutammo tutti quanti.

"Buon Natale ragazzi" urlò Marco mentre uscivamo dalla villa.

Tutti i membri del team si affrettarono per tornare a casa. Rimanemmo io e Giulia fermi sul ciglio del cancello della villa.

Poi mi guardò e sorrise. Si avvicinò a me. La avvolsi con le mie braccia, mentre lei metteva le sue intorno al mio collo. Poi iniziò a incantarmi con i suoi bellissimi occhi azzurri.

"Mi mancherai Mino" disse Giulia bisbigliando.

"Anche tu Giulia" risposi con lo stesso tono.

Lei rise a bassa voce. Poi mi baciò lentamente, assaporando quello che sarebbe stato uno degli ultimi baci da lì a una settimana.

"Allora, ci vediamo tra una settimana".

"Si... ciao Mino" rispose Giulia lasciandomi un bacio sulla guancia.

"Ciao Giulia" risposi abbracciandola.

Poi ci imbarcammo sui rispettivi aerei.

Finalmente dopo tanti mesi tornavo nella mia patria! Quanto mi era mancato il mio piccolo paesino! Tornai subito a casa per salutare mia mamma. Era da mesi che non mi vedeva, da quando ero partito per le vacanze con Gaia. Gli avevo mandato un messaggio ieri per avvisarla del mio ritorno, ma non avevo ricevuto risposta.

"Ciao mamma, sono tornato" urlai appena entrato in casa.

Nessuna risposta.

"Mamma?" urlai sorridendo perplesso.

Entrai in salotto. C'era mia mamma insieme a Omar, ma avevano un'espressione molto seria.

"Ehi ciao Omar! Che bello vederti qui!" dissi in tono allegro.

"Hai poco da sorridere Mino" disse mia madre seria.

"Perché? Cos'è successo?"

"Non gli avevi detto a tua madre cos'era successo con Gaia?" intervenne Omar.

"...oh. No, in effetti no, non ci avevo pensato, scusa mamma", risposi abbassando la testa.

"Tua madre ieri è venuto a saperlo, ma in un modo molto più scioccante" rispose Omar.

"Sarebbe?"

"Ieri Gaia ha annunciato in diretta TV la sua festa di fidanzamento con Juan".

"Che cosa...?" risposi incredulo, spalancando gli occhi.

"Purtroppo è così, domenica 13 Gennaio si terrà la festa per il fidanzamento" rispose Omar a testa bassa.

"No, non può essere..." risposi tenendomi la testa tra le mani.

Omar si alzò per abbracciarmi.

"Mi dispiace Mino".

ANGOLO DELLO SCRITTORE

Eccoci al capitolo 21 😁 tra alti e bassi la storia si intreccia, cosa farà Mino con Giulia? E Gaia? Sarà felice con Juan? Risponderemo a queste e molte altre domande nei prossimi capitoli, spazio ai commenti 😁😁



Il giorno dopo la tempestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora