Sabato 17 Agosto
Domani sera avrei tenuto la tanto attesa intervista con Enrico, il giornalista al quale avevo rotto la fotocamera un paio di mesi fa. La giornata trascorse tranquillamente. Di sera io e Giulia cenammo fuori come quasi ogni giorno da quando ero stato promosso a Senior Manager. Poi decidemmo di trascorrere l'ora prima del coprifuoco insieme in camera sua.
Iniziammo a guardare la TV, ma non per molto. La passione ci travolse come un fiume in piena. Non riuscimmo davvero a resistere, non era previsto, almeno non da me. Al contrario Giulia sembrava veramente molto coinvolta. Sentivo tutta la sua passione nei suoi baci, sentivo tutta la sua emozione nelle sue dita che stringevano la mia pelle come se non volesse lasciarmi andare via da lei. Il rapporto continuò sempre più intensamente, fino all'orgasmo, che questa volta era stato davvero molto, molto intenso e sentito, soprattutto da Giulia, che al termine crollò nel letto accanto a me, mentre io riprendevo fiato: c'era qualcosa che non andava in Giulia me lo sentivo. L'avevo capito mentre lo facevamo che qualcosa la tormentava.
"Giulia, lo so che hai qualcosa che ti tormenta, puoi parlane con me se vuoi, lo sai" gli dissi accarezzandogli i capelli mentre riposava a pancia in giù.
Giulia iniziò a piangere sul cuscino, senza alzare il suo sguardo su di me come di solito faceva quando parlavamo.
"Ehi, perché piangi amore mio?" gli chiesi gentilmente cercando di scrollarla un po'.
Poi alzò la testa, guardandomi con i suoi occhi pieni di lacrime, poi senza dire niente mi baciò lentamente, non riuscendo a evitare di piangere.
"Mi dispiace Mino, mi dispiace..." disse Giulia appena concluse il suo bacio tra le lacrime.
"Giulia, mi stai facendo preoccupare, ti prego, dimmi cosa succede" risposi accarezzandogli il viso preoccupato.
"Io...io ti ho mentito Mino, sono stata una stronza..."
"Di che cosa stai parlando Giulia?" gli chiesi sconvolto.
"Io...io...io ho..." balbettò Giulia tra le lacrime.
"Cosa...?"
"Io ti ho mentito Mino! Gaia era venuta a trovarti quando ti stavano operando!" disse Giulia tutto d'un fiato.
"C-che cosa?? E perché non me l'avevi detto??" risposi sconvolto.
"P-perchè io... non gli ho riferito il tuo messaggio che mi avevi detto di dirgli se sarebbe venuta, ma invece gli ho detto che..."
"Che cosa gli hai detto?" ripetei spaventato.
"...che tu non volevi rivederla mai più..." rispose Giulia piangendo.
In quel momento mi sentii come una pugnalata al cuore. Sentivo il cuore battere fortissimo, mi sentivo mancare il fiato, non riuscivo a credere a quello che aveva appena detto.
"E... perché... l'avresti fatto...?" gli chiesi faticando a completare la frase.
"Perché...io inizialmente volevo solamente sedurti come sfida... non ero innamorata di te inizialmente...ma ora si, per questo ho voluto dirtelo! Perdonami" disse Giulia piangendo disperatamente.
"No...no... non può essere..." risposi faticando a respirare. Sentivo delle terribili fitte al cuore. Mi sentivo come se qualcuno mi stesse strozzando. Non riuscivo a respirare. Mi mancava il fiato: che cosa stava succedendo?
"Mino, che ti succede??" urlò Giulia cercando di scuotermi mentre stavo perdendo le forze. Ero diventato pallido: la mia mano istintivamente andò sul mio cuore.
"Aiuto...aiuto...chiama...aiuto" dissi a fatica prima di crollare sul letto senza sensi, mentre sentivo le urla disperate di Giulia che chiamava i soccorsi. Poi il buio.
Domenica 18 Agosto
Mi svegliai in ospedale. Stavo abbastanza bene, ma ero attaccato a qualche macchinario che monitorava il mio battito cardiaco o qualcosa del genere.
Non c'era nessuno accanto a me. Ero completamente da solo. Dopo qualche minuto entrò nella camera un dottore.
"Ciao Mino, come ti senti?" mi chiese il dottore molto serio.
"Io... abbastanza bene, perché? Che cosa mi è successo...ieri?" risposi guardando la data.
"Mino, ieri sera hai avuto un piccolo infarto, un po' strano per un giovane come te" disse il dottore sorridendo leggermente.
"Ah...cavolo..." risposi perplesso.
"Ehm, comunque, i tuoi amici ti hanno portato subito qui, mentre eri privo di sensi. Per ora stai bene, ma per la tua sicurezza sarebbe meglio trattenerti qui qualche giorno per fare ulteriori accertamenti, va bene Mino?" concluse il dottore sorridendo.
"Va bene, grazie mille dottore" risposi gentilmente.
Dopodiché, mi distesi lentamente, cercando di fare il punto della situazione, mentre il dottore mi lasciava solo. Non avevo neanche fatto in tempo a rendermi conto di quello che mi aveva detto Giulia che avevo perso i sensi.
Quindi lei aveva davvero mentito? Mi sembrava assurdo che Gaia non era davvero venuta a trovarmi quel giorno, in fondo avevamo solo litigato per la prima volta, non poteva aver davvero deciso di abbandonarmi per sempre per un solo errore. Che tra l'altro era stato tutto un equivoco: Giulia era ubriaca e mi aveva colto di sorpresa. Inoltre dopo che mi aveva baciato l'avevo respinta senza mezzi termini. Evidentemente Gaia aveva visto solo una parte del video, quanto bastava per farla reagire come aveva fatto.
"No... non doveva andare così..." dissi sottovoce mentre iniziò a venirmi un terribile mal di testa. Inizia a tenermi la testa tra le mani per cercare di contrastare quel dolore, senza successo.
E poi le bugie di Giulia per allontanare definitivamente Gaia da me mentre mi stavano operando: lei aveva rovinato tutto. Aveva mandato all'aria la mia relazione con Gaia per soddisfare esclusivamente il suo ego: e io, ci sono cascato come uno stupido! Vedere Gaia che si rifaceva una vita senza di me, le continue avance di Giulia...tutti questi avvenimenti mi avevano fatto cadere tra le braccia di Giulia.
In quel momento, qualcuno bussò alla porta della mia camera.
"Avanti" risposi con un filo di voce.
"Mino...ti posso parlare?" era Giulia!
"Tu! Hai proprio un bel coraggio a farti vedere qui dopo tutte le bugie che mi hai detto! SPARISCI!" urlai furioso.
"Aspetta Mino, ti prego, lasciami spieg.." disse Giulia mentre si avvicinava a me.
"No! Non c'è niente da spiegare! DOTTORE!" urlai premendo il pulsante dell'emergenza sopra al letto per chiamare aiuto.
In pochi secondi arrivò un dottore, che fermò Giulia senza troppi giri di parole.
"No, Mino! Ti prego! Perdonami! Io non..." disse Giulia in lacrime mentre il dottore gli impediva di avvicinarsi.
"Portala fuori di qui!" urlai iniziando a piangere a mia volta.
"Nooo!Minooo! Io ti amo!!" urlò Giulia mentre veniva trascinata fuori dalla mia camera, fino a quando non sentii più la sua voce in lontananza. Io crollai sul letto, coprendomi il viso con le mie mani, iniziando a piangere disperatamente. Gaia era lontana, Giulia mi aveva ingannato: che cosa dovevo fare adesso?
ANGOLO DELLO SCRITTORE
Eccoci qua con il capitolo 31 😁 rivelazioni scioccanti 😨 che farà Mino? Perdonerà Giulia? Proverà a riallacciare i rapporti con Gaia in qualche modo? Lo scopriremo nei prossimi capitoli, spazio ai commenti 😁
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Il giorno dopo la tempesta
RomanceLa storia d'amore tra Mino e Gaia subisce una brusca frenata durante le vacanze alle Canarie. I due si separano per un equivoco, tra lo stupore di amici e paparazzi. Mino deve fare i conti con qualcuno che vuole porre fine alla sua vita, mentre Gaia...