Capitolo 12

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Le ore continuavano a passare. Erano le 23 ormai. Erano là dentro da ben tre ore ormai. Cosa stava succedendo lì dentro? Mino stava davvero rischiando di morire?

Mi alzai e mi incamminai verso l'ora porta della sala operatoria, ma un giovane dottore che sorvegliava la porta mi bloccò.

"Spiacente signorina, solo il personale autorizzato può entrare" rispose seccato.

Era il momento di usare le mie capacità di persuasione. Iniziai a lavorarmi il giovane dottore.

"Oh, davvero? Non puoi neanche dirmi quanto manca al termine dell'operazione, o almeno, come sta andando, per favore?" chiesi con tono angelico, mentre accarezzavo lentamente il dottore, guardandolo dritto negli occhi con il mio sguardo ammaliante che mi ha aiutato in molte situazioni.

Crollò subito.

"Vedo cosa posso fare" rispose con un tono da babbeo, entrando nella sala.

Né uscì dopo circa un minuto, ma non aveva notizie particolari, diceva che stava procedendo tutto bene.

Tornai a sedermi in sala d'attesa sbuffando. Mi stavo iniziando a stancare di questa attesa infinita.

Proprio in quel momento entrò di corsa una ragazza: era...Gaia???

Aveva la faccia di una persona piena di ansia: in sala d'attesa c'ero solo io. Si guardò intorno in cerca di qualcuno del personale con cui parlare, poi urlò: "Non c'è nessuno del personale qui??"

"Sono tutti impegnati nell'operazione di Mino" risposi, visto che ero l'unica persona che poteva sentirla in quel momento.

"Grazie... Tu sei?" mi chiese Gaia, con tono autoritario.

"Giulia, la ragazza di Mino" risposi con sicurezza.

"Come??" rispose ridendo nervosamente. "L'unica ragazza di Mino qui sono io, cara".

"Non credo proprio, l'altra sera ero insieme a lui nella sua camera d'albergo e ho sentito tutta la telefonata in cui dicevi che tra voi due era finita per sempre, parole tue" risposi, guardandomi le unghie.

"Ora ho capito chi sei...tu sei quella troia che Mino aveva baciato l'altra sera davanti al suo albergo!" urlò Gaia infuriata.

Mi alzai di scatto, avvicinandomi a Gaia, che indietreggiò spaventata.

"Questa "troia" ha passato una bellissima notte insieme al tuo "ex" ragazzo la sera prima della tua telefonata d'addio" risposi sorridendo beffarda.

"Oh si, cara. Avevamo intenzione di continuare la sera dopo, ma poi è arrivato Kevin a fermare la nostra notte d'amore...il resto lo sai" continuai.

"No...non può essere..." rispose Gaia trattenendo a fatica le lacrime.

"Pensa pure quello che ti pare, ti dico solo che mi ha detto di riferirti una cosa, nel caso ti fossi presentata qui".

"...Cosa?"

"Mi ha detto che non vuole rivederti mai più, di farti la tua vita e di non cercarlo mai più", risposi senza tradire alcuna emozione.

"Che cosa??? Non è possibile! Mino non direbbe mai queste cose!" urlò Gaia infuriata.

"Mettiti il cuore in pace bella, lui è troppo per te, puoi anche aspettare e chiederglielo di persona, vedrai che ti ripeterà le stesse identiche parole" risposi con sicurezza.

"...No...no...non doveva andare così..." disse Gaia balbettando.

"Accetta un consiglio, da ragazza a ragazza, torna a casa e dimenticalo per sempre, come mi ha detto di dirti se non fosse sopravvissuto all'intervento".

Gaia era furiosa. Lo vedevo da come stringeva i pugni e la sua borsetta.

"Grrrr! L'ha voluto lui! Si pentirà di quello che ha detto!! Gli farò vedere io!" urlò Gaia imbufalita, scappando fuori dall'ospedale, sbattendo la porta violentemente.

Missione compiuta. Ero riuscita a far credere a Gaia quello che volevo. Ora avevo strada libera per conquistare Mino.

Proprio in quel momento, il dottore uscì dalla stanza.

"Dottore, allora?" chiesi con tono preoccupato.

"Tutto a posto, l'operazione è riuscita perfettamente, appena passerà l'effetto dell'anestesia si risveglierà", rispose il dottore sorridendo.

"Meno male, grazie dottore" risposi abbracciandolo.

"Oh, figurati cara" rispose il dottore, sorpreso dal mio abbraccio.

Lunedì 13 Agosto

Dopo che il robot mi lasciò cadere a terra, una luce accecante mi abbagliò.
Poi comparve Gaia davanti a me, circondata da una luce bianca. Mi alzai di scatto. Poi si avvicinò a me. La luce che la circondava diventava sempre più forte. Le nostre labbra si attiravano e proprio quando stavano per toccarsi...

Mi svegliai nel mio letto d'ospedale con il fiatone. Era buio pesto. Guardai l'orologio, erano le due di mattina. In un divano accanto al mio letto, c'era Giulia che dormiva come un angioletto.

Mi sentivo abbastanza bene, anche se avevo dolori dappertutto. Decisi di riaddormentarmi, vista l'ora tarda.

Mi risvegliai alle dieci in punto. Giulia e il dottore mi fissavano sorridendo. Mi sollevai dal letto per mettermi seduto.

"Ben svegliato Mino" disse il dottore sorridendo.

"Oh Mino, ero così in pensiero per te, per fortuna stai bene" disse Giulia, abbracciandomi.

Il dottore rise leggermente, poi disse:

"Bene Mino, l'operazione è riuscita perfettamente, tra una settimana, se non ci saranno complicazioni, verrai rilasciato, contento?"

"Assolutamente si dottore, grazie mille, mi ha salvato la vita" risposi sorridendo. Il peggio era passato.

"Bene, ti lascio solo con la tua ragazza" disse il dottore sottolineando l'ultima parola.

"In realtà lei non è...oh lasciamo perdere" risposi imbarazzato.

Il dottore uscì. Giulia si sedette accanto a me. Poi appoggiò la sua testa sulla mia spalla. Era così dolce. Dopo avermi praticamente salvato la vita quella sera, mi aveva anche aspettato mentre mi operavano.

"Gaia non si è fatta viva?" chiesi a bassa voce.

Giulia esitò, poi disse: "No, non c'era nessuno in sala d'attesa a parte me".

"Ah..."

"Mi dispiace tanto Mino. Non credo che Gaia tornerà indietro. L'ultima chiamata sembrava abbastanza chiara" disse Giulia con tristezza.

"Forse hai ragione..." risposi guardando in basso.

"Mino..."

"Dimmi..."

Giulia appoggiò una mano sulla mia guancia, accarezzandola lentamente.

"Ti ricordi cosa ti dissi qualche giorno fa? Se hai bisogno di qualunque cosa, io ci sarò, sempre" disse Giulia con un tono di voce basso, senza staccarmi gli occhi di dosso neanche per un istante.

"Si... grazie..." risposi sottovoce, mentre le nostre labbra si avvicinavano sempre di più.

ANGOLO DELLO SCRITTORE

Eccoci qua con il dodicesimo capitolo 😁 che piano malvagio quello di Giulia 😳😳 con un'abile parlantina ha convinto Gaia ad andarsene, lasciandogli campo libero. Nel frattempo Mino si sveglia dall'operazione, che è riuscita perfettamente. Giulia non perde tempo e sta già riprendendo a sedurre Mino: cosa succederà?

È davvero finita tra Gaia e Mino?

Cosa farà Mino della sua vita? E Gaia?

Risponderemo a queste e altre domande nei prossimi capitoli, spazio ai commenti 😁😁














Il giorno dopo la tempestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora