Mi svegliai. Ero legato ad una sedia. Avevo la vista offuscata. La testa mi pulsava, la mascella mi faceva malissimo.
"Ben svegliato Mino" disse una voce dietro di me.
"Tu...? Ma che cosa... Che cosa significa tutto questo? Chi sei?"
Davanti a me comparve una persona abbastanza grassottella, con il volto coperto da un passamontagna. Mi guardò, poi si tolse il passamontagna, mostrandomi il suo volto.
"Kevin???"
"Si, proprio io, il pizzaiolo! L'eterno amico delle ragazze! Niente di più! Mai!"
"Che intendi dire...?"
"Stai zitto!" urlò, tirandomi un pugno in pieno viso, usando un tirapugni, così da farmi ancora più male.
Il colpo era stato violento, iniziai a perdere sangue dalla bocca.
"Scommetto che ti starai chiedendo che ho intenzioni ho, non ti preoccupare, adesso ti spiego tutto, mettiti comodo, Ahahahah!"
Poi mi tirò un'altro pugno pieno di rabbia, facendomi sputare ancora del sangue dalla bocca.
"Tu, mi hai rovinato la vita! Probabilmente Gaia non ti aveva mai parlato di me, vero?"
Non risposi, stavo ancora cercando di riprendermi dal pugno di prima.
"Vero??!!" urlò Kevin, tirandomi l'ennesimo pugno.
"No...no!" risposi a fatica.
"Lo sapevo! Mi ha sempre visto come un amico! Io ero sempre con lei, sempre! La aiutavo a fare i compiti, uscivamo insieme con la stessa compagnia, ma niente! Lei non mi aveva mai considerato come un possibile fidanzato! Mai! Ad un certo punto, sembrava che stesse per succedere qualcosa tra di noi, la scorsa estate. Ma poi iniziò la scuola e conobbe te in pullman! Da quel momento non parlava d'altro che di te!
Era innamorata persa di te!Non mi stava a sentire neanche in quei giorni in cui vi eravate allontanati dopo la vacanza in montagna! Continuava a chiedermi come poteva fare per riconquistarti! Razza di stupida!"
"Non...chiamarla così..." dissi a fatica, con la bocca gonfia dalle botte che mi aveva detto.
"Silenzio!" urlò, tirandomi ancora una volta un pugno in faccia con quel stramaledetto tirapugni.
Dopo l'ennesimo colpo violento, stavo iniziando a perdere di nuovo i sensi. Il collo non riusciva a reggere la mia testa.
"Sveglia, razza di idiota! Non pensare di andartene senza prima aver ricevuto la giusta punizione per le tue malefatte" urlò rabbioso.
"Dov'eravamo rimasti?Ah sì! Col tempo, avevo deciso di lasciar perdere Gaia, in fondo sono tutte uguali, vanno sempre dove gli conviene queste ragazze di oggi! Vanno sempre dietro al belloccio della classe, e lasciano perdere i ragazzi con qualche chilo in più come me! Siccome io avevo già finito la scuola, per dimenticare Gaia, decisi di trasferirmi qui alle Canarie, per lavorare in un ristorante. Lontano dall'Italia non c'era il rischio di rivederla, e avrei potuto ricostruire la mia vita qui. Dopo pochi giorni, arrivarono al ristorante un gruppetto di ragazzi, quelli di Marco. Tra di lei c'era una ragazza bellissima. Mi sono innamorato di lei subito: un vero e proprio colpo di fulmine. Il suo nome è Giulia. Attaccammo bottone subito. Il nostro rapporto migliorava ogni giorno di più. Questa volta ero deciso a non perdere tempo: mi dichiarai. Ma lei disse che non era pronta per una relazione seria e che mi vedeva solo come un amico. E poi sei arrivato tu! Giulia era venuta in cucina con te, per "presentarci"! Quella troia era ubriaca e non riusciva neanche a capire cosa stava facendo! Non poteva certo rendersi conto che appena ti avevo visto mi era tornata in mente Gaia e tutto quello che avevi fatto! Appena vi siete allontanati, vi ho tenuti d'occhio. E ho visto che Giulia ti ha baciato! A te! Che ti conosceva da due giorni appena! E a me, che ero sempre stato al suo fianco, sono sempre stato un suo amico, un confidente, niente! Ancora una volta tu stavi rovinando tutto!! La mia situazione sentimentale è un disastro per colpa tua!!"
"No, non è vero, lei era ubriaca... non era in se..." risposi.
"Stai zitto! STAI ZITTO!!" urlò pieno di rabbia, con gli occhi iniettati di sangue, tirandomi ancora una volta un pugno, più violento degli altri.
"In quel momento, avevo capito che era il momento di attuare il mio piano. Niente mi tratteneva, non più. Quel bacio era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Già ieri avevo iniziato a mandarti messaggi minatori, perché mi dava fastidio vederti con lei! Ma dopo quel bacio... Aaaaaaaaaaaah!"
Stava per tirarmi un altro pugno, quando sentimmo bussare alla porta. Kevin bloccò il suo braccio a mezz'aria.
"C-chi è?" risposi a fatica.
"Ciao Mino, sono Giulia, scusami se sono ancora qui, ma davvero non so dove andare, lasciami entrare, ti prego, prometto di non disturbarti!"
Kevin era imbestialito. Mi fece cenno di invitarla ad entrare, senza tradirmi, altrimenti mi avrebbe ucciso.
Deglutii. Poi dissi: "Entra", con tono soffocato.
"Grazie Mino, non so davvero come ringraziart... Kevin??? Che cosa ci fai qui?? Mino??Oh mio Dio, che cosa ti è successo?? Ti libero subito!".
Giulia corse verso di me, passando davanti a Kevin.
Ma lui bloccò Giulia per un braccio.
"Kevin, che cosa stai facendo? Chi ha ridotto Mino così?"
"Tu che ne dici?" rispose Kevin, mostrando il tirapugni.
"No...non può essere, tu non faresti del male ad una mosca, sei buono come il pane..."
"Be', le persone cambiano!" rispose Kevin, stringendo con violenza il braccio di Giulia fino a farla urlare di dolore.
"Aaaaaaaaaaaah! Mino, aiutami!!"
"Lasciala stare!" urlai infuriato, mentre mi dimenavo per cercare di liberarmi dai nodi che mi bloccavano i piedi e le mani alla sedia.
"L'hai voluto tu!"
Kevin lanciò Giulia per terra. Poi si diresse verso di me, con gli occhi iniettati di sangue.
Iniziò a tirarmi una serie di pugni. Prima sul viso, poi nella pancia, facendomi sputare sempre più sangue. Sentivo il mio corpo accusare i colpi. Kevin non sembrava intenzionato a fermarsi. Voleva ammazzarmi di botte? Non riuscivo a liberarmi, che ne sarebbe stato di me?
ANGOLO DELLO SCRITTORE
Eccoci qua con un capitolo un po' thriller 😨😨 Kevin era l'autore dei messaggi minatori! Ed ora sembra intenzionato a vendicarsi dei suoi insuccessi sentimentali su quello che secondo lui era la causa: Mino! La situazione si complica, è arrivata anche Giulia, e Kevin è ancora più infuriato, ha iniziato a massacrare di botte Mino, che cosa succederà ancora? Lo scopriremo nel prossimo capitolo! Sotto ai commenti!!
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Il giorno dopo la tempesta
Roman d'amourLa storia d'amore tra Mino e Gaia subisce una brusca frenata durante le vacanze alle Canarie. I due si separano per un equivoco, tra lo stupore di amici e paparazzi. Mino deve fare i conti con qualcuno che vuole porre fine alla sua vita, mentre Gaia...