Ancora. C'era un altro biglietto per terra nella mia stanza. Con un po'di paura, lo presi in mano e iniziai a leggerlo.
"QUESTA SARÀ LA TUA ULTIMA NOTTE"
Rimasi a guardare quel messaggio minatorio ad occhi spalancati. Che cosa dovevo fare? A pensarci bene questa era la mia ultima notte davvero, perché poi sarei tornato a casa domani, no? Volevo pensare che si trattava solo di uno scherzo. Non era il caso di farsi prendere dal panico.
Dopo essermi lavato il viso, uscii dalla mia stanza per andare a mangiare.
Dopo una mezz'oretta, mi incamminai verso la sala conferenze, per l'ultimo giorno del corso.
Entrai a testa bassa, sedendomi al mio solito posto. Giulia non c'era, evidentemente Marco non scherzava stamattina, l'aveva davvero licenziata.
Non c'era neanche Natasha, probabilmente era ancora in ospedale, dopo tutte le botte che Giulia gli aveva dato poche ore fa.Nel pomeriggio avevamo scoperto come fare inserzioni sui social, montare video e creare pagine di vendita per dei prodotti. Alle 19 ci salutammo tutti, il corso era finito. Devo ammettere che le competenze che avevo imparato in queste tre giorni erano davvero interessanti e utili.
Siccome anche stasera non avevo la minima idea di dove andare a mangiare, decisi di andare sul sicuro e di mangiare nella pizzeria italiana di ieri.
In un tavolino, da sola, c'era Giulia, con gli occhi gonfi di lacrime.
"Ehi Giulia, tutto bene?" gli chiesi, appoggiandogli una mano sulla spalla.
"Tu che ne dici???Ho perso il mio lavoro! Non ho un posto dove andare! I miei genitori mi odiano e come se non bastasse ho picchiato a sangue una ragazza! Quindi no, non va per niente bene!" urlò Giulia tutto d'un fiato.
"Mi dispiace Giulia" risposi con un filo di voce.
"Scusami Mino, tu non c'entri niente, la colpa è solo mia. Siediti qui con me, per favore".
Mi sedetti e chiesi al primo cameriere che avevo visto una viennese. Dopo pochi minuti la pizza era arrivata e iniziai a mangiare.
"Comunque sono sicuro che riavrai il tuo lavoro Giulia, sbagliare è umano, non credo che Marco ti mando via per una bravata".
"Spero che tu abbia ragione Mino, intanto però mi hanno impedito di tornare a dormire nella mia stanza nella villa al mare dove alloggiamo tutti noi, insieme a Marco. Non so dove andare" rispose Giulia, piangendo.
"Be', se è per questo, e se ti accontenti di dormire su un divano, puoi venire a dormire nella mia camera d'albergo, se vuoi" risposi. Mi dispiaceva la situazione in cui era finita, quindi che male c'era se la ospitavo per una notte sul divano?
"Lo faresti davvero?" disse Giulia, tornando a sorridere improvvisamente.
"Ma si, nessun problema" risposi, ricambiando il suo sorriso, mentre ci stavamo alzando per incamminarci verso la mia camera d'albergo.
"Grazie Mino, sei davvero gentile, ti devo un favore" disse Giulia, stampandomi un rapido bacio sulla guancia. "Vado a pagare e arrivo".
Mentre Giulia andava a saldare il conto, mi guardavo intorno. Mi sentivo osservato, forse era un po' di paranoia per quei messaggi minatori.
"Andiamo?" disse Giulia, che era tornata sorridere.
"Sisi..." risposi, sovrappensiero.
Entrammo nella mia stanza. Indicai a Giulia il divano nella quale poteva dormire stanotte.
"Mino, c'è un biglietto nel divano, è tuo?" disse Giulia, porgendomelo.
"Un'altro?" risposi istintivamente.
Presi il biglietto per leggerlo:
"QUESTA SARÀ LA TUA TOMBA, FAI LE TUE ULTIME PREGHIERE"
Inizia ad ansimare dalla paura. Giulia se ne accorse e si avvicinò a me.
"Mino che succede?"
Gli passai il biglietto. Sbiancò anche lei dopo averlo letto.
"Oh mio dio, che cosa significa?"
"Non lo so, è il terzo messaggio minatorio che ricevo in questi giorni".
"Che cosa??" rispose spaventata"Oh andiamo, sarà uno scherzo no?" continuò, ridendo nervosamente.
"È quello che ho pensato anch'io, dormiamo e non pensiamoci più".
"Si giusto, buonanotte Mino e grazie" rispose Giulia, dandomi un bacio sulla guancia.
Poi mi guardò dritto negli occhi, come aveva fatto quella notte di due giorni fa, quando stavamo per baciarci. Eravamo soli, nella mia stanza d'albergo. La tentazione era forte, sentivo dentro di me un desiderio irrefrenabile che mi attirava a lei.
Le sue labbra mi attiravano, i suoi occhi azzurri mi guardavano con un'intensità incredibile.
"Va tutto bene?" mi chiese a bassa voce, mentre le sue mani scendevano sui miei fianchi lentamente.
Lei si morse un labbro, senza distogliere il suo sguardo dal mio.
"No..." risposi sottovoce, con tono insicuro.
"Io sono qui con te Mino, per qualunque cosa, puoi contare su di me" rispose Giulia, sempre a bassa voce, senza distogliere il suo sguardo dal mio.
Le mie mani si appoggiarono istintivamente sui suoi fianchi. Potevo sentire il suo respiro vicino al mio, la sua pelle andare a fuoco.
La distanza tra le nostre labbra era sempre più ridotta. La voglia aumentava sempre di più. Le nostre labbra arrivarono a pochi centimetri di distanza, poi...
ANGOLO DELLO SCRITTORE
cucuuuuu 😁😁 Eccoci qua con il settimo capitolo 😁😁😁 ho fermato il capitolo sul più bello vero? Un po' di suspance non guasta mai, cosa faranno Giulia e Mino nel prossimo capitolo? Quei messaggi minatori sono veri o finti? Scopriremo tutto nel prossimo capitolo, spazio ai commenti e alle supposizioni 😁😁😁
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Il giorno dopo la tempesta
RomanceLa storia d'amore tra Mino e Gaia subisce una brusca frenata durante le vacanze alle Canarie. I due si separano per un equivoco, tra lo stupore di amici e paparazzi. Mino deve fare i conti con qualcuno che vuole porre fine alla sua vita, mentre Gaia...