Capitolo 32

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Verso sera venne a trovarmi un'altra persona: era Enrico, il giornalista a cui dovevo concedere l'intervista.

"Ciao Mino, ho saputo cosa ti è successo, mi dispiace moltissimo" disse Enrico prendendo una sedia per sedersi vicino al mio letto.

"Grazie Enrico, è stato davvero terribile, non so come sia successo" risposi spaventato.

"Sono venuto qui per dirti che è meglio che facciamo l'intervista un'altro giorno, che ne dici di sabato prossimo?"

"Si, va bene, grazie Enrico".

"Bene allora, ci vediamo allora, ciao Mino" rispose Enrico alzandosi dalla sedia sorridendo.

"Ciao Enrico, a sabato" risposi sorridendo leggermente. Poi Enrico uscì dalla camera. Erano le 22, decisi di provare a dormire, anche se tutti i miei pensieri non conciliavano di certo il sonno.

Lunedì 19 Agosto

Mi svegliai verso le 8 di mattina. Ormai ero abituato a svegliarmi a quest'ora per lavoro. Non c'era molto da fare in ospedale, se non mangiare, andare in bagno e prendere le medicine che mi davano. Mi sentivo bene fisicamente, ma sentivo il cuore debole.

"Il tuo cuore sta bene Mino, è solo un po' sconvolto dal recente infarto, con il passare dei giorni riprenderà il solito ritmo, non ti preoccupare" mi ripeteva ogni tanto il dottore.

Verso le 11 di mattina venne Marco a farmi visita.

"Ciao Mino, scusami se non sono venuto ieri, stai bene?" mi chiese sinceramente preoccupato.

"Fisicamente si Marco... mentalmente sono a pezzi..." risposi malinconico.

"È successo qualcosa con Giulia vero? Te lo ha detto?" mi chiese Marco.

"Volevi dire che lo sapevi anche tu?" gli chiesi stupito.

"Si Mino, Giulia me ne aveva parlato qualche settimana fa. Non sapeva se dirtelo o meno, perché aveva paura che tu l'avresti lasciata" risposi Marco abbassando lo sguardo.

"Ah...posso capirlo...non era una cosa così semplice da spiegare..."

"Già. Ascolta Mino: Giulia ha voluto essere sincera perché lei è veramente innamorata di te. Te lo dico perché da quando tu sei qui lei non esce più dalla sua camera: non fa altro che piangere".

"Io...mi dispiace...ma io..."

"Quindi la vuoi lasciare?"

"Non lo so...lei ha mentito spudoratamente all'inizio per allontanare Gaia da me, però alla fine ha trovato la forza di essere sincera con me nonostante tutto..."

"Pensaci bene Mino, ci vediamo quando starai meglio" rispose Marco appoggiandomi una mano sulla spalla, per poi alzarsi e uscire dalla camera.

Cosa dovevo fare? Avrei dovuto perdonarla? Avrei dovuto premiare il fatto che voleva rimediare ai suoi errori?

Dopo qualche ora, entrò un'altra persona nella mia camera: era Omar.

"Mino! Grazie a Dio stai bene!" disse Omar abbracciandomi sul mio letto.

"Omar..." risposi piangendo tra le sue braccia.

"Che succede Mino? Sembri sconvolto" rispose Omar.

Gli raccontai quello che era successo con Giulia.

"Oh...quindi alla fine ha trovato il coraggio di dirtelo" disse Omar a bassa voce.

"No scusa, com'è possibile che lo sapevi anche tu e io no?" risposi spalancando gli occhi.

Il giorno dopo la tempestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora