Capitolo 24

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Ci siamo. Questa era un giorno speciale per me. Fino a pochi mesi fa però non avrei mai pensato di essere con un ragazzo in questo momento se non Mino.

Anche se non lo avevo mai ammesso pubblicamente per una questione di orgoglio, la fine della relazione con Mino mi aveva lasciato un vuoto enorme dentro di me.

Mi sentivo come se mancasse una parte di me. Quando stavo con Mino mi sentivo completa, amata, realizzata. Anche se ora la mia carriera stava crescendo velocemente, probabilmente anche grazie al fatto che ora ero fidanzata con un collega, non mi sentivo veramente felice. Juan era un ragazzo fantastico, ma non era neanche lontanamente paragonabile a Mino. Ma non per una semplice questione di bellezza. Juan probabilmente era anche più sexy e ben messo di Mino, ma per me questa non era la cosa più importante. La cosa che più mi piaceva di Mino era il suo carattere. Il suo essere spontaneo, senza maschere di circostanza. Invece Juan aveva sempre un modo di comportarsi diverso in base ad ogni situazione. Molto spesso non era coerente con le varie cose che diceva. Quando stavo con Mino invece, lui era così com'era: spontaneo, sensibile. Sapeva amare in un modo così incondizionato da farti sentire unica. O almeno così credevo quando stavamo insieme.

Ma poi...quel bacio con Giulia...quelle parole velenose che aveva detto a lei di dirmi se non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere all'operazione.
Non riuscivo quasi a crederci: il mio Mino non avrebbe mai detto queste cose, mai. Avevo passato ore e ore a piangere come una disperata. Ore e ore a sfogarmi con la mia amica di sempre Eleonora al telefono. Nemmeno lei ci credeva. Aveva avuto modo di conoscere Mino qualche volta, sapeva anche lei com'era fatto. O meglio, anche lei credeva di saperlo.

Ormai non sapevo più nemmeno io a cosa credere. Dopo quelle terribili parole che mi aveva riferito Giulia, che si era tranquillamente definita come la sua nuova ragazza, avevo deciso di mettermi con Juan, che mi era stato vicino nei giorni in cui avevo scoperto del bacio di Mino con Giulia.

Molte volte Mino aveva provato a contattarmi, ma ogni volta che vedevo il suo nome sul telefono mi saliva il nervosismo e rifiutavo sempre la chiamata. Poi mi veniva da piangere, sempre.

Intanto il rapporto con Juan era sempre più intimo. Avevamo fatto anche l'amore in qualche occasione, ma anche lì la cosa non reggeva il paragone con Mino, erano due pianeti diversi.

Con Mino era un'esperienza unica. Sapeva farti sentire tutto il suo amore, la sua passione.

Juan invece sembrava che lo faceva solo per sfogarsi.

E io? Be' dopo averlo fatto con Mino ero felice, raggiante: mi sentivo amata.

Dopo che lo facevo con Juan invece mi sentivo triste, affranta, perché ogni volta i miei pensieri andavano a quelle notti d'amore con Mino.

Comunque, ormai ero qui. Alla festa di fidanzamento avevo invitato Omar e Sara. Mino no, per ovvi motivi, visto anche la rissa che aveva fatto con Juan durante la festa di fidanzamento di Omar e Sara. E anche perché la sua presenza in quel momento mi avrebbe fatto stare male, in particolare quella di Giulia, perché non sarebbe mai venuto da solo.

La festa andò avanti tranquillamente. Anche se avevo notato degli sguardi un po' perplessi di Omar e della mia amica Eleonora.

Il miglior amico di Mino e la mia migliore amica. Sapevo bene che loro non approvavano quello che stavo facendo. Loro erano tutti e due a favore della mia relazione con Mino. Credevano che si trattava tutto di un malinteso.

Ma loro non avevano sentito le parole di Giulia, non potevano capire come ci sono rimasta male in quel momento. Quelle parole erano state peggio di una pugnalata al cuore. Mi avevano ferito nel profondo.

Ormai avrei dovuto accettare le cose così come stavano. Si, forse avrei dovuto. Ormai la mia vita andava avanti, anche senza Mino. Il passato è passato. Questa festa di fidanzamento l'avevamo fatta anche per quello, per dimenticare il passato. Per dimenticare Mino. Anche se non era facile dimenticare il nostro amore.

Ormai era ora di dormire. Speravo che la notte mi avrebbe portato consiglio. Anche se ultimamente non succedeva mai, perché il pensiero di Mino mi seguiva anche nei sogni.

Eravamo sempre noi due insieme. Ci baciavamo, sentivo le sue labbra, il suo amore, come se fosse tutto vero. Poi ad un certo punto, lui si staccava da me e andava via con Giulia. Senza dire niente, mentre guardavo tutto incredula. Loro si allontanavano insieme, mentre io cercavo di corrergli dietro, ma le gambe mi pesavano e crollavo a terra, senza riuscire più a rialzarmi.

"Addio Gaia" diceva Mino, mente Giulia rideva felice.

"No...Mino...Noooo! Non mi lasciare!" urlavo disperata.

"Noooooo!", e poi mi svegliavo di colpo, a volte anche urlando per l'appunto, con il cuore che mi batteva forte. E poi piangevo ancora. Dopo questi sogni avevo quasi paura di dormire. Perché, perché dovevo soffrire così tanto?

ANGOLO DELLO SCRITTORE

Eccoci qua con il capitolo ventiquattro 😁😁 un capitolo su come sta Gaia penso che era d'obbligo. Che ne pensate? Spazio ai commenti 😁

Il giorno dopo la tempestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora